Missaglia: tutto esaurito per ''Stupefatto'', uno spettacolo per riflettere sulle droghe

Prima dell'inizio dello spettacolo, gli organizzatori hanno dovuto aggiungere decine di sedie, perché quelle previste non potevano accogliere il numeroso pubblico, in gran parte composto da giovanissimi, accorso ad assistere a "Stupefatto", in scena nella serata di venerdì presso il salone polivalente dell'oratorio di Missaglia.

Il presidente della Consulta dei servizi sociali Egidio Casiraghi, il dirigente scolastico Dario Maria Crippa e il vicesindaco Laura Pozzi

Uno spettacolo interpretato da Fabrizio De Giovanni, per la regia di Maria Chiara Di Marco, ispirato all'omonimo racconto autobiografico di Enrico Comi, originario di Triuggio ma missagliese d'adozione. Da alcuni mesi ormai quest'ultimo sta portando avanti un progetto sul tema della prevenzione contro le droghe, in collaborazione con l'amministrazione comunale, l'istituto scolastico e le consulte dei servizi sociali e giovanile, che si è sviluppato anche attraverso un incontro promosso lo scorso novembre a Palazzina Teodolinda in cui Comi, ex tossicodipendente, ha raccontato la sua esperienza. Venerdì sera, appunto, il culmine dell'iniziativa, con la messa in scena dello spettacolo teatrale, al quale il presidente della Repubblica emerito, Giorgio Napolitano, ha voluto conferire una medaglia per il valore sociale.

L'attore Francesco De Giovanni


"Durante questo percorso, gli alunni di terza media di Missaglia e di Monticello hanno potuto dialogare con l'autore, imparando a conoscere i rischi connessi all'assunzione di stupefacenti. Crediamo che questa esperienza ha lasciato un segno e la prova è che oggi i ragazzi sono qui presenti. Questa di stasera vuole essere un'occasione di riflessione: vedremo messa in scena una storia di vita vera, realmente vissuta. La tossicodipendenza è un fenomeno tutt'altro che secondario, forse si è spostata dall'abuso di alcune sostanze ad altre rimanendo però molto presente: e non solo nelle grandi città, anche nel nostro paese" ha dichiarato il vice sindaco Laura Pozzi, che ha assistito allo spettacolo con il sindaco Bruno Crippa.

"L'esperienza di Enrico Comi ha molto toccato i ragazzi di terza media, che hanno davvero apprezzato questa iniziativa. Da questa testimonianza credo abbiano potuto trarre dei consigli, degli insegnamenti anche per il proprio cammino fuori dalla scuola. La cosa più importante, che più mi sta a cuore è il loro percorso di vita. Imparare a difendersi da alcune devianze e saper al contrario apprezzare le cose belle è essenziale" ha commentato poi il dirigente scolastico dell'istituto comprensivo di Missaglia Dario Maria Crippa. Intervenuto poi il presidente della consulta dei servizi sociali Egidio Casiraghi, il quale ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della serata, ricordando in particolare il parroco don Bruno Perego e il vicario don Emanuele Redaelli per aver messo a disposizione il salone, l'associazione "2000 per te" e i vari sponsor per l'essenziale apporto.

Enrico Comi, a sinistra, sul palco al termine dello spettacolo

Al via quindi la rappresentazione, interpretata attraverso un lungo monologo da Francesco de Giovanni, già allievo del grande Dario Fo. Partendo dalla  narrazione della storia di un gruppo di ragazzi, "Rico" e gli amici Luca, Marco, Antonella, Franco, e del loro avvicinarsi alla droga, per le motivazioni in cui cascano in molti: perché lo ha fatto l'amico, per moda, per paura, per ignoranza delle conseguenze. Insomma è riuscito a dare voce al percorso di Enrico Comi, salito sul palco a fine spettacolo, iniziato  quando "avevo 14 anni, la droga molti più di me".  
A.Z.
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