Valaperta: con la Fiera il concerto per gli allevatori terremotati, e il ricordo di Dario Amati
È andata in scena sabato sera, presso il salone parrocchiale dell'oratorio di Valaperta, "Tre cori per una stalla", l'iniziativa di beneficenza organizzata dalla Fiera Zootecnica di San Gaetano.
A qualche mese di distanza dal terremoto che ha devastato il centro Italia, i volontari della Fiera hanno infatti deciso di impegnarsi in prima persona per portare aiuto agli allevatori delle zone terremotate con una serie di eventi ed attività in collaborazione con le Apa Confarigianato Territoriali umbre. Prima in assoluto quella di sabato: una serata di divertimento che ha riunito i coristi di tre realtà corali del territorio e un foltissimo pubblico che ha risposto con generosità all'appello di solidarietà lanciato dalla cooperativa.
"Questo concerto benefico è parte di un progetto che continuerà anche durante i giorni della Fiera di San Gaetano, sempre a favore degli allevatori terremotati" ha ricordato il presidente Angelo Sironi. "Due nostri volontari della Protezione Civile si sono recati nelle zone terremotate e hanno visto la situazione degli allevatori. Dunque abbiamo deciso di mettere in campo questo progetto. In particolare, tutto quello che ricaviamo stasera sarà donato a Giovanni Paris, un allenatore 28enne di Macerata".
Sono state le violente scosse del terremoto del 30 ottobre a distruggere e rendere inagibile la stalla del giovane maceratese: più di 100 i suoi animali, che è riuscito a ritrovare nei boschi di Visso, in particolare nella frazione di Valle Stretta. Già in passato la Fiera aveva approntato un'iniziativa simile per aiutare allevatori ed agricoltori colpiti da calamità naturali in Friuli, nel terremoto del 1976 e ad Alessandria, dopo l'esondazione del Tanaro nel 1994.
"Grazie ai tre cori che hanno accettato di partecipare, all'oratorio di Valaperta che ci ha messo gentilmente a disposizione il salone e all'amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Galbiati che è qui presente. Grazie anche a tutti gli sponsor" ha concluso Sironi prima di lasciare il microfono al primo dei tre cori che si sono esibiti nel corso della serata, il missagliese Coro Brianza.
Nato nel 1978 da un gruppo di amici, oggi il Coro Brianza è una realtà solida e conosciuta nel panorama nazionale e internazionale: nel suo curriculum può vantare anche la partecipazione alla cerimonia di inaugurazione dell'Expo milanese. Dalle canzoni più tradizionali, che raccontano voci e suoni delle montagne, dei laghi e della natura brianzola - come Dove, o Volano le Bianche con le parole di Mario Rigoni Stern e Ninna Nanna del contrabbandiere di Van De Sfroos - fino ai rumori lontani della giungla - con In the Jungle - per poi tornare nella Londra di Geordie: i coristi del Coro Brianza, diretti dal maestro Fabio Triulzi, hanno strappato applausi fragorosi dal pubblico, che si è quindi preparato ad accogliere il Coro Nikolajewka di Desio.
Una trentina i coristi diretti da Simone Varamo e provenienti dal Gruppo Alpini di Desio, con l'immancabile cappello con la penna nera in testa, che hanno regalato al pubblico "storie di persone di tutti i giorni e di alpini": l'amore per i colori italiani, il sogno di un alpino che cede al sonno durante una notte di guardia, il momento del pranzo in caserma e anche la coinvolgente La bella lava al fosso.
Poi, il turno del terzo e ultimo coro: a salire sul palco sono stati I Picett del Grenta di Valgreghentino, il gruppo folkloristo composto da coristi e musicisti di tutte le età che tra quindici giorni volerà a Cuba al Festival Santa Clara in rappresentanza dell'Italia. Con l'aerofono o flauto di Pan, ma anche con chitarre e sassofono, i pettirossi, nati nel 1988 e diretti da Gabriele Bolis, hanno musicato canzoni appassionanti: dall'amore per la mamma a quello per una Lindisima Amapola fino a Paloma e alla canzone italiana forse più conosciuta nel mondo, O sole mio, "perchè il sole torni a splendere anche per chi, ora, ha perso tutto".
Poi, dopo un piccolo momento di scambio di doni tra i direttori e i presidenti dei tre cori e i rappresentanti della cooperativa il Trifoglio con il presidente Angelo Sironi, tutti i cori sono saliti sul palco per una canzone con una dedica particolare.
"Vogliamo ricordare un amico che da qualche mese non c'è più: lui però è sempre presente tra noi, anche se in modo diverso", le parole dei volontari del Trifoglio che hanno voluto ricordare così Dario Amati, originario di Rogoredo e attivo in numerosi ambiti della vita del territorio: in particolare, era stato proprio lui uno degli autori del libro dedicato ai sessant'anni della Fiera di San Gaetano. "Dario era un nostro corista, una persona a noi molto cara. L'emozione è tanta ma vogliamo ricordarlo così" le parole del direttore del Coro Brianza Fabio Triulzi che poi, insieme a tutti i coristi e al pubblico, ha intonato la commovente Signore delle Cime.
Al termine del concerto, dopo l'attesa lotteria, tutti i presenti hanno potuto concludere la serata con un rinfresco preparato dai volontari.
I volontari della Fiera di San Gaetano
A qualche mese di distanza dal terremoto che ha devastato il centro Italia, i volontari della Fiera hanno infatti deciso di impegnarsi in prima persona per portare aiuto agli allevatori delle zone terremotate con una serie di eventi ed attività in collaborazione con le Apa Confarigianato Territoriali umbre. Prima in assoluto quella di sabato: una serata di divertimento che ha riunito i coristi di tre realtà corali del territorio e un foltissimo pubblico che ha risposto con generosità all'appello di solidarietà lanciato dalla cooperativa.
Il presidente Angelo Sironi
Il Coro Brianza
"Questo concerto benefico è parte di un progetto che continuerà anche durante i giorni della Fiera di San Gaetano, sempre a favore degli allevatori terremotati" ha ricordato il presidente Angelo Sironi. "Due nostri volontari della Protezione Civile si sono recati nelle zone terremotate e hanno visto la situazione degli allevatori. Dunque abbiamo deciso di mettere in campo questo progetto. In particolare, tutto quello che ricaviamo stasera sarà donato a Giovanni Paris, un allenatore 28enne di Macerata".
VIDEO
Sono state le violente scosse del terremoto del 30 ottobre a distruggere e rendere inagibile la stalla del giovane maceratese: più di 100 i suoi animali, che è riuscito a ritrovare nei boschi di Visso, in particolare nella frazione di Valle Stretta. Già in passato la Fiera aveva approntato un'iniziativa simile per aiutare allevatori ed agricoltori colpiti da calamità naturali in Friuli, nel terremoto del 1976 e ad Alessandria, dopo l'esondazione del Tanaro nel 1994.
"Grazie ai tre cori che hanno accettato di partecipare, all'oratorio di Valaperta che ci ha messo gentilmente a disposizione il salone e all'amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Galbiati che è qui presente. Grazie anche a tutti gli sponsor" ha concluso Sironi prima di lasciare il microfono al primo dei tre cori che si sono esibiti nel corso della serata, il missagliese Coro Brianza.
Il Coro Nikolajewka
Nato nel 1978 da un gruppo di amici, oggi il Coro Brianza è una realtà solida e conosciuta nel panorama nazionale e internazionale: nel suo curriculum può vantare anche la partecipazione alla cerimonia di inaugurazione dell'Expo milanese. Dalle canzoni più tradizionali, che raccontano voci e suoni delle montagne, dei laghi e della natura brianzola - come Dove, o Volano le Bianche con le parole di Mario Rigoni Stern e Ninna Nanna del contrabbandiere di Van De Sfroos - fino ai rumori lontani della giungla - con In the Jungle - per poi tornare nella Londra di Geordie: i coristi del Coro Brianza, diretti dal maestro Fabio Triulzi, hanno strappato applausi fragorosi dal pubblico, che si è quindi preparato ad accogliere il Coro Nikolajewka di Desio.
Una trentina i coristi diretti da Simone Varamo e provenienti dal Gruppo Alpini di Desio, con l'immancabile cappello con la penna nera in testa, che hanno regalato al pubblico "storie di persone di tutti i giorni e di alpini": l'amore per i colori italiani, il sogno di un alpino che cede al sonno durante una notte di guardia, il momento del pranzo in caserma e anche la coinvolgente La bella lava al fosso.
I Picett del Grenta
Poi, il turno del terzo e ultimo coro: a salire sul palco sono stati I Picett del Grenta di Valgreghentino, il gruppo folkloristo composto da coristi e musicisti di tutte le età che tra quindici giorni volerà a Cuba al Festival Santa Clara in rappresentanza dell'Italia. Con l'aerofono o flauto di Pan, ma anche con chitarre e sassofono, i pettirossi, nati nel 1988 e diretti da Gabriele Bolis, hanno musicato canzoni appassionanti: dall'amore per la mamma a quello per una Lindisima Amapola fino a Paloma e alla canzone italiana forse più conosciuta nel mondo, O sole mio, "perchè il sole torni a splendere anche per chi, ora, ha perso tutto".
VIDEO
Poi, dopo un piccolo momento di scambio di doni tra i direttori e i presidenti dei tre cori e i rappresentanti della cooperativa il Trifoglio con il presidente Angelo Sironi, tutti i cori sono saliti sul palco per una canzone con una dedica particolare.
I tre cori cantano Signore delle Cime
Lo scambio di regali tra responsabili e direttori
"Vogliamo ricordare un amico che da qualche mese non c'è più: lui però è sempre presente tra noi, anche se in modo diverso", le parole dei volontari del Trifoglio che hanno voluto ricordare così Dario Amati, originario di Rogoredo e attivo in numerosi ambiti della vita del territorio: in particolare, era stato proprio lui uno degli autori del libro dedicato ai sessant'anni della Fiera di San Gaetano. "Dario era un nostro corista, una persona a noi molto cara. L'emozione è tanta ma vogliamo ricordarlo così" le parole del direttore del Coro Brianza Fabio Triulzi che poi, insieme a tutti i coristi e al pubblico, ha intonato la commovente Signore delle Cime.
Al termine del concerto, dopo l'attesa lotteria, tutti i presenti hanno potuto concludere la serata con un rinfresco preparato dai volontari.
Laura Vergani