Bevera: la Comunità pastorale si stringe ai suoi preti, per gli anniversari di sacerdozio

Una famiglia riunita attorno a tre sacerdoti che hanno dato la vita per la Chiesa. Giovedì sera la Comunità pastorale Maria Regina degli Apostoli ha fatto festa al parroco don Fabrizio Crotta per il 25° anniversario sacerdotale, al vicario parrocchiale di Bulciago don Virginio Riva nel 55° anno di consacrazione e all'economo Padre Enrico Redaelli, da 50 anni sacerdote missionario della Consolata.

I sacerdoti festeggiati con i "chiericotti"

Le ricorrenze sono state ricordate durante la messa delle 20.30 presso il Santuario di Santa Maria Nascente, a Bevera. Sull'altare sono saliti anche Padre Antonello Rossi, superiore della Consolata di Bevera, e Padre Mario Teodori della Casa missionaria di Brescia. Mancava, invece, don Ambrogio Ratti, prete da ben 60 anni ricoverato in ospedale a seguito di un ictus. Tanti i fedeli da Barzago, Bevera e Bulciago. Presenti anche le autorità civili nelle persone del sindaco di Barzago Mario Tentori con il vicesindaco Daniela Bonfanti e di Luca Cattaneo, primo cittadino di Bulciago intervenuto con il vicesindaco Raffaella Puricelli.

Da sinistra Padre Enrico Redalli, economo presso la Consolata di Bevera, il parroco della Comunità pastorale
don Fabrizio Crotta e il vicario parrocchiale di Bulciago don Virginio Riva


"Mi sembra di essere tra amici. Questa celebrazione ha un valore e un senso davvero familiare. È una serata semplice, ma allo stesso tempo solenne perché festeggiamo il Mistero del corpo e del sangue del Signore per il quale noi sacerdoti abbiamo speso tutto noi stessi. Quella che stiamo celebrando è una sinfonia, una lode a Dio" ha così esordito don Fabrizio all'inizio della messa.
Dopo aver chiesto vicinanza e preghiera per don Ambrogio Ratti, il sacerdote ha ripreso la parola nell'omelia dicendo che "25 anni non sono pochi, ma ce ne sono ancora davanti, se Dio vuole. Mi sembra che dal 1992 tutto sia stato un soffio, è passato così in fretta dall'ordinazione''.

I sacerdoti con i loro famigliari

Don Fabrizio Crotta con la mamma Flaminia

''Ora ho più di 50 anni,
- ha poi confessato - ma davanti a Dio c'è tutta la verità della mia vita. Se non ci fosse il Signore eucaristico la vita del sacerdote sarebbe arida, non saprebbe dove prendere e assorbire quella forza che viene dal donarsi. Nel mio cammino ho incontrato tanti giovani, anziani, ho compiuto tante cose e fatto tanti errori. Sono stato fortunato perché non ho mai trovati né deserti né scorpioni sulla mia strada, ma non sono mancate le prove. A volte è capitato di non trovare Dio, di restare come un sasso: eppure, anche in questi momenti, ho scoperto la carezza del Signore attraverso il suo amore che è grande e non abbandona mai nessuno".

Le autorità civili intervenute alla messa in Santuario. Da sinistra il vicesindaco di Bulciago Raffaella Puricelli, il vicesindaco
di Barzago Daniela Bonfanti, il sindaco di Bulciago Luca Cattaneo e il sindaco di Barzago Mario Tentori


Il parroco ha lasciato intervenire anche gli altri due festeggiati. Il primo a prendere la parola è stato Padre Enrico: "Il Signore mi ha dato la forza di ricominciare ogni giorno e di andare avanti nei momenti di scarsa volontà e debolezza umana. Il mio sacerdozio nasce a 22 anni: vivevo la vita parrocchiale al cento per cento, soprattutto nell'Azione Cattolica e più tardi nelle Acli e nel sindacato. Andavo sempre avanti con la voglia di fare il bene e di essere collaboratore della Chiesa".


Il sacerdote missionario ha voluto ringraziare alcune figure religiose per lui fondamentali e di riferimento durante il cammino vocazionale. Tra queste don Mario Ciceri, originario di Veduggio e per 20 anni viceparroco di Brentana, nel monzese: "Io avevo 10 anni e quel modo di essere sacerdote mi ha ispirato. Era sempre pronto a farsi da fare, cercava la pace e sosteneva le persone deboli" ha spiegato. Ancora, don Emilio Bassani di Paderno d'Adda, diventato poi parroco di Brentana sostituendo don Mario, "mi ha aiutato a crescere" ha detto Padre Enrico. Infine, don Raimondo Bertoletti, assistente diocesano delle Acli di Milano, lo ha accompagnato fino all'ingresso in seminario permettendogli di comprendere più a fondo le questioni sociali: "Mi ha dato il desiderio di diventare sacerdote. Il mio impegno a favore della Chiesa l'ho poi sviluppato in Mozambico" ha infine raccontato.


È stato infine di poche parole il vicario parrocchiale di Bulciago, don Virginio Riva: "L'eucarestia è rendimento di grazie. Il cardinal Montini, quando mi ha consacrato prete insieme ai miei compagni, ha detto: lasciatevi amare da Cristo. È qualcosa di gratuito quello che Dio mi ha dato, ha avuto uno sguardo privilegiato su di me nonostante la mia povertà. Il sacerdozio è una risposta a questo suo amore. Il Signore Gesù si dona per noi nell'eucarestia. Noi sacerdoti siamo davanti a lui pastori e servitori" ha affermato.


La celebrazione eucaristica, animata dal coro parrocchiale di Bevera e servita dai "chiericotti", è terminata con un momento conviviale in oratorio per tutti i fedeli intervenuti.
Simona Alagia
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