Nibionno: durante la 2° Guerra, il conduttore TV Paolo Limiti visse con la madre in paese. I ricordi di chi lo ha conosciuto

Paolo Limiti
Se lo ricorda bene la signora Lina, oggi 92enne. Con la mamma Rosetta detta "Etta" Limiti, scomparsa a seguito di un tumore, era arrivato in paese alla fine del 1940, a pochi mesi di vita.
Scappata dai bombardamenti su Milano, la famiglia Limiti aveva trovato riparo proprio a Nibionno. Nella corte dei Tesuré (così chiamata per i ricchi signori locali che possedevano una vecchia chiesetta tra via Parini e via Mons.Boffa), accanto all'attuale birreria Ines in via Manzoni, aveva rimediato un piccolo locale cucina mentre poco più in là, nel cortile dei Torricelli, la stanza per dormire.
Lì mamma e figlio sono rimasti fino alla Liberazione del 1945, socializzando con le famiglie residenti nelle corti limitrofe. Era invece un ingegnere il padre Calimero, chiamato "Calì", chiamato poi alle armi durante la campagna di Russia.
"Mi ricordo bene i nonni paterni, Romeo e Cesarina, che venivano a trovarli. Non era l'unica famiglia di Milano. C'erano anche gli Spelta. Quando mio papà faceva la polenta, a lui piaceva raccogliere le croste che restavano nel pentolino. La mamma era siciliana e suonava il pianoforte" ha fatto sapere la signora Lina, che in quell'epoca era poco più che un'adolescente ma si intratteneva con le sorelle più piccole e altri amici con il milanese. Limiti, racconta, "era un bambino vivace. Rincorreva i conigli e poi si giocava tanto a tombola. A Milano abitava in via Soperga, vicino alla stazione Centrale".
Anche il papà di Limiti, tornato dalla Russia, aveva fatto tappa a Nibionno ritornando poi con la famiglia a Milano. Dopo pochi anni era per lui sopraggiunta la morte per la malattia e la moglie si era risposata, comprando casa nella vicina Besana in Brianza.
La corte dei Torricelli e quella dei Tesuré, dove aveva trovato alloggio la famiglia Limiti negli anni della guerra
Non solo la signora Lina, ma anche le sue figlie Donata e Savina e le sorelle ricordano bene Limiti che tornato a vivere a Milano, durante le vacanze estive al termine della scuola, ritornava spesso a Nibionno a trovare chi lo aveva fatto sentire a casa. Anche pochi anni fa, durante un tragitto per Lecco - ci hanno riferito - si era fermato da amiche e amici d'infanzia per condividere i momenti più belli: "Quando veniva a trovarci, si ricordava tutto. L'ultima volta è venuto circa dieci anni fa. Negli anni della guerra mancava la corrente elettrica e lui andava nelle stalle la sera per stare al caldo".
Un passato difficile per Limiti e la sua famiglia, costretti a rifugiarsi nelle campagne fuori Milano. Anche nella frazione di Tabiago erano arrivati soprattutto dopo l'8 settembre 1943 almeno una decina di sfollati milanesi, aiutati da alcuni abitanti a trovare un posto per pernottare e rifocillarsi oltre che a nascondersi, con le armi, dai fascisti.
Via Manzoni a Nibionno
Una memoria storica importante, vissuta anche dal noto conduttore Paolo Limiti. Tra i suoi successi la collaborazione con Mina e Ornella Vanoni, per le quali scrisse diverse canzoni, l'ingresso in Rai dal 1968, la collaborazione con Mike Buongiorno nel programma "Rischiatutto", la conduzione di diversi speciali musicali e programmi televisivi.
Il suo carisma resterà impresso nel ricordo dei suoi affezionati telespettatori, ma anche dei nibionnesi che lo hanno conosciuto personalmente, volendogli bene.
Simona Alagia