Casatenovo: in scena Believe, lo spettacolo di circo sociale nel tendone del Parco Vivo
"Il Circo è proprio questo". È andato in scena venerdì sera, nella cornice suggestiva del tendone di Spazio Bizzaro di Parco Vivo, lo spettacolo di circo sociale "Believe", nato grazie al progetto "Down un altro punto di vista".
Musica, colori, esercizi divertenti di giocoleria, acrobazia ed abilità sono stati i protagonisti della serata insieme agli artisti di Spazio Bizzarro con gli utenti del CSE Artimedia di Casatenovo, gli ospiti della CSS "La mia casa", gli operatori della Cooperativa La Vecchia Quercia e i volontari dell'associazione Radici.
Una compagnia circense coloratissima e gioiosa che dopo mesi e mesi di prove ha regalato al pubblico emozionato e affascinato esercizi di giocoleria e scenette tra musica, colori, clave e palline, funi e nastri, nell'essenza più fedele e pura del circo.
"Il circo è proprio questo: grazie di cuore a tutti coloro che hanno permesso questo spettacolo", le parole di Nicola Bruni, di Spazio Bizzarro, mentre, al termine dello spettacolo, la compagnia si godeva gli applausi finali di una "prima" che ha fatto registrare il tutto esaurito, di pubblico ed emozioni.
L'esperienza di circo sociale è nata qualche mese fa, grazie all'incontro tra diversi soggetti del territorio: la Cooperativa Sociale La Vecchia Quercia, che gestisce il CSE l'Artimedia, il CSS La Mia Casa e l'associazione "Tra le nuvole" che gestisce il progetto "Spazio Bizzarro" con il sostegno di cittadini, appassionati e di realtà e associazioni locali come l'Associazione Sant'Anna Social Club Casatenovo, l'Associazione La Colombina Casatenovo, l'Associazione Sportiva Torrevilla, gli Alpini di Casatenovo, l'Inter Club Calò, la Compagnia teatrale Maltrainsema, l'Officina Meccanica Dante Villa, il Colorificio Limonta di Casatenovo, il Fiorista Colombo Casatenovo, l'Ortopedia Pessina Casatenovo e e AFCB (amatori fotografici Cassina de' Bracchi). Ogni settimana fino a luglio, gli incontri con gli insegnanti di Spazio Bizzarro, vissuti con impegno e disponibilità da tutti i ragazzi, hanno permesso di allestire un vero e proprio spettacolo circense.
E se l'esibizione di marzo è stata solo un piccolo primo assaggio, lo spettacolo di venerdì ha avuto il sapore e l'emozione di una "prima", con ragazzi ed educatori che si sono messi in gioco fino in fondo, portando sul palco tanti sorrisi e i valori fondanti del progetto.
"La cosa più importante, che ci siamo detti prima di salire sul palco, è stata ‘divertiamoci!'. Se ci divertiamo noi, si diverte anche il pubblico e così è stato. Siamo soddisfatti: ora la nostra speranza è quella di continuare così", il commento di Claudio, di La Vecchia Quercia. Dopo aver messo in scena lo spettacolo per la prima volta, infatti, l'obiettivo è quello di portare l'esibizione in tanti e diversi contesti, come feste e contesti teatrali e circensi. "Grazie a tutte le associazioni che credono in noi e in quello che facciamo, in particolare ai ragazzi di Sant'Anna Social Club. L'avventura non si conclude stasera ma ci piacerebbe girare l'Italia con lo spettacolo", ha proseguito Nicola Bruni.
Progetto condiviso e pioniere in Italia, il circo sociale considera il circo come mezzo espressivo che permette ai partecipanti di mettere in gioco le proprie caratteristiche, qualità e risorse, arrivando a potenziarle e a farle emergere in modo inaspettato. E dietro a funi, costumi colorati, clave e palline, è grande l'impegno di tutti i soggetti coinvolti come grande anche lo stupore di pubblico e attori per "scene inusuali in cui emergerà un cambiamento del punto di vista, sia dei protagonisti che del pubblico. L'utilizzo inusuale e bizzarro delle attrezzature apre infatti nuovi orizzonti performativi, crea, emoziona, stupisce. L'incontro di realtà differenti può dunque contribuire a far emergere risorse umane e culturali inedite, traghettando gli artisti ed il pubblico in un viaggio di stupore, dove l'impossibile diventa possibile, il limite diventa risorsa e il potenziale individuale diventa bene comune", come spiegato dagli organizzatori.
"Lo spettacolo è stato esplosivo, una vera e propria novità. È significativo nella sua unicità e nel modo di cambiare la visione comune: il limite diventa una risorsa. Ci piacerebbe sponsorizzarlo, per portarlo dappertutto, favorendo il cambiamento della visione e del punto di vista abituale", ha concluso Sara della Vecchia Quercia.
Alcune immagini dello spettacolo
Musica, colori, esercizi divertenti di giocoleria, acrobazia ed abilità sono stati i protagonisti della serata insieme agli artisti di Spazio Bizzarro con gli utenti del CSE Artimedia di Casatenovo, gli ospiti della CSS "La mia casa", gli operatori della Cooperativa La Vecchia Quercia e i volontari dell'associazione Radici.
Una compagnia circense coloratissima e gioiosa che dopo mesi e mesi di prove ha regalato al pubblico emozionato e affascinato esercizi di giocoleria e scenette tra musica, colori, clave e palline, funi e nastri, nell'essenza più fedele e pura del circo.
"Il circo è proprio questo: grazie di cuore a tutti coloro che hanno permesso questo spettacolo", le parole di Nicola Bruni, di Spazio Bizzarro, mentre, al termine dello spettacolo, la compagnia si godeva gli applausi finali di una "prima" che ha fatto registrare il tutto esaurito, di pubblico ed emozioni.
L'esperienza di circo sociale è nata qualche mese fa, grazie all'incontro tra diversi soggetti del territorio: la Cooperativa Sociale La Vecchia Quercia, che gestisce il CSE l'Artimedia, il CSS La Mia Casa e l'associazione "Tra le nuvole" che gestisce il progetto "Spazio Bizzarro" con il sostegno di cittadini, appassionati e di realtà e associazioni locali come l'Associazione Sant'Anna Social Club Casatenovo, l'Associazione La Colombina Casatenovo, l'Associazione Sportiva Torrevilla, gli Alpini di Casatenovo, l'Inter Club Calò, la Compagnia teatrale Maltrainsema, l'Officina Meccanica Dante Villa, il Colorificio Limonta di Casatenovo, il Fiorista Colombo Casatenovo, l'Ortopedia Pessina Casatenovo e e AFCB (amatori fotografici Cassina de' Bracchi). Ogni settimana fino a luglio, gli incontri con gli insegnanti di Spazio Bizzarro, vissuti con impegno e disponibilità da tutti i ragazzi, hanno permesso di allestire un vero e proprio spettacolo circense.
E se l'esibizione di marzo è stata solo un piccolo primo assaggio, lo spettacolo di venerdì ha avuto il sapore e l'emozione di una "prima", con ragazzi ed educatori che si sono messi in gioco fino in fondo, portando sul palco tanti sorrisi e i valori fondanti del progetto.
VIDEO
"La cosa più importante, che ci siamo detti prima di salire sul palco, è stata ‘divertiamoci!'. Se ci divertiamo noi, si diverte anche il pubblico e così è stato. Siamo soddisfatti: ora la nostra speranza è quella di continuare così", il commento di Claudio, di La Vecchia Quercia. Dopo aver messo in scena lo spettacolo per la prima volta, infatti, l'obiettivo è quello di portare l'esibizione in tanti e diversi contesti, come feste e contesti teatrali e circensi. "Grazie a tutte le associazioni che credono in noi e in quello che facciamo, in particolare ai ragazzi di Sant'Anna Social Club. L'avventura non si conclude stasera ma ci piacerebbe girare l'Italia con lo spettacolo", ha proseguito Nicola Bruni.
Progetto condiviso e pioniere in Italia, il circo sociale considera il circo come mezzo espressivo che permette ai partecipanti di mettere in gioco le proprie caratteristiche, qualità e risorse, arrivando a potenziarle e a farle emergere in modo inaspettato. E dietro a funi, costumi colorati, clave e palline, è grande l'impegno di tutti i soggetti coinvolti come grande anche lo stupore di pubblico e attori per "scene inusuali in cui emergerà un cambiamento del punto di vista, sia dei protagonisti che del pubblico. L'utilizzo inusuale e bizzarro delle attrezzature apre infatti nuovi orizzonti performativi, crea, emoziona, stupisce. L'incontro di realtà differenti può dunque contribuire a far emergere risorse umane e culturali inedite, traghettando gli artisti ed il pubblico in un viaggio di stupore, dove l'impossibile diventa possibile, il limite diventa risorsa e il potenziale individuale diventa bene comune", come spiegato dagli organizzatori.
"Lo spettacolo è stato esplosivo, una vera e propria novità. È significativo nella sua unicità e nel modo di cambiare la visione comune: il limite diventa una risorsa. Ci piacerebbe sponsorizzarlo, per portarlo dappertutto, favorendo il cambiamento della visione e del punto di vista abituale", ha concluso Sara della Vecchia Quercia.
L. V.