Costa: è mancato Filippo Rigamonti, per tanti anni gestore del bar e dell’albergo
E' mancato ieri, a 75 anni, Filippo Rigamonti, ex titolare dell'omonimo bar in via Buonarroti a Costa Masnaga. Un'attività nata nel secolo scorso, con una storia così lunga alle spalle da aver ricevuto, negli scorsi anni, l'onorificenza di locale storico.
L'esercizio commerciale, all'epoca si trattava di una trattoria, era stato avviato nel 1929 da Filippo Rigamonti, in ricordo del quale era stato attribuito il nome al nipote, nato nel 1941. La gestione della locanda era in seguito passata nelle mani del figlio Mario che però, dopo essere partito per la campagna di Russia durante la seconda Guerra Mondiale, non aveva fatto più rientro a casa. Era il 1940 e Filippo, nato l'anno successivo, non ha mai avuto l'opportunità di conoscere il padre. Da quel momento, l'attività era stata condotta dalla madre, tanto che poi il nome del bar era stato declinato al femminile, "La Filippa", come è ancora oggi conosciuto dagli abituali avventori e dai residenti nei paesi vicini.
A 26 anni Filippo, appena sposato con la moglie Felicita, con cui avrebbe poi condiviso le scelte di vita, aveva deciso di non lasciare cadere nel vuoto quanto costruito dal nonno. Aveva quindi voluto proseguire l'attività di famiglia, apportandovi dei cambiamenti, pur senza snaturare l'esercizio già esistente. Insieme alla moglie che in tanti anni gli è rimasta al fianco nella conduzione dell'attività, Filippo aveva trasformato il locale in un bar gelateria, rinnovandolo, ad eccezione della cucina dove ancora oggi sono visibili le travi lignee. Non solo, operando alcuni adeguamenti, aveva poi realizzato, nei due piani superiori, alcune stanze per le persone di passaggio in Brianza. Proprio a Filippo, infatti, si deve la creazione dell'albergo con 12 camere che ancora oggi è aperto, sotto il coordinamento di Claudio Mauri. E' stata un'intuizione straordinaria per quell'epoca in cui i nostri territori iniziavano a svilupparsi: riuscire ad offrire un luogo di svago per i momenti in compagnia, ma anche offrire anche un servizio per le persone che venivano a Costa e dintorni per un periodo di tempo limitato. La fortuna del locale è dovuta senz'altro anche alla posizione strategica in cui si trova, all'uscita di Costa dell'attuale Superstrada 36 del lago di Como e dello Spluga.
Negli anni Novanta, la coppia, dopo tanti anni di lavoro, ha scelto di riposarsi e di affidare a terzi la gestione di tutto il complesso.
Così oggi lo ricorda, commossa, la vedova. Il 4 ottobre avrebbe dovuto festeggiare con il marito un importante traguardo personale, le nozze d'oro, ma a quell'appuntamento, purtroppo, Filippo non potrà essere presente. Resta comunque un dolce ricordo della sua persona. "E' sempre stato un lavoratore molto attivo. Filippo era una persona affabile con tutti, disponibile ed era circondato da tanti amici".
L'ex titolare del bar, oltre alla moglie Felicita, ha lasciato i figli Massimo e Nadia, i nipoti Paolo e Matteo e la sorella Mariuccia. La cerimonia per l'ultimo saluto si celebrerà nella chiesa di Santa Maria Assunta lunedì 24 luglio alle 11 e proseguirà poi per il cimitero locale.
Filippo Rigamonti
L'esercizio commerciale, all'epoca si trattava di una trattoria, era stato avviato nel 1929 da Filippo Rigamonti, in ricordo del quale era stato attribuito il nome al nipote, nato nel 1941. La gestione della locanda era in seguito passata nelle mani del figlio Mario che però, dopo essere partito per la campagna di Russia durante la seconda Guerra Mondiale, non aveva fatto più rientro a casa. Era il 1940 e Filippo, nato l'anno successivo, non ha mai avuto l'opportunità di conoscere il padre. Da quel momento, l'attività era stata condotta dalla madre, tanto che poi il nome del bar era stato declinato al femminile, "La Filippa", come è ancora oggi conosciuto dagli abituali avventori e dai residenti nei paesi vicini.
Un'immagine dell'albergo Filippo negli anni Ottanta
A 26 anni Filippo, appena sposato con la moglie Felicita, con cui avrebbe poi condiviso le scelte di vita, aveva deciso di non lasciare cadere nel vuoto quanto costruito dal nonno. Aveva quindi voluto proseguire l'attività di famiglia, apportandovi dei cambiamenti, pur senza snaturare l'esercizio già esistente. Insieme alla moglie che in tanti anni gli è rimasta al fianco nella conduzione dell'attività, Filippo aveva trasformato il locale in un bar gelateria, rinnovandolo, ad eccezione della cucina dove ancora oggi sono visibili le travi lignee. Non solo, operando alcuni adeguamenti, aveva poi realizzato, nei due piani superiori, alcune stanze per le persone di passaggio in Brianza. Proprio a Filippo, infatti, si deve la creazione dell'albergo con 12 camere che ancora oggi è aperto, sotto il coordinamento di Claudio Mauri. E' stata un'intuizione straordinaria per quell'epoca in cui i nostri territori iniziavano a svilupparsi: riuscire ad offrire un luogo di svago per i momenti in compagnia, ma anche offrire anche un servizio per le persone che venivano a Costa e dintorni per un periodo di tempo limitato. La fortuna del locale è dovuta senz'altro anche alla posizione strategica in cui si trova, all'uscita di Costa dell'attuale Superstrada 36 del lago di Como e dello Spluga.
Negli anni Novanta, la coppia, dopo tanti anni di lavoro, ha scelto di riposarsi e di affidare a terzi la gestione di tutto il complesso.
Così oggi lo ricorda, commossa, la vedova. Il 4 ottobre avrebbe dovuto festeggiare con il marito un importante traguardo personale, le nozze d'oro, ma a quell'appuntamento, purtroppo, Filippo non potrà essere presente. Resta comunque un dolce ricordo della sua persona. "E' sempre stato un lavoratore molto attivo. Filippo era una persona affabile con tutti, disponibile ed era circondato da tanti amici".
L'ex titolare del bar, oltre alla moglie Felicita, ha lasciato i figli Massimo e Nadia, i nipoti Paolo e Matteo e la sorella Mariuccia. La cerimonia per l'ultimo saluto si celebrerà nella chiesa di Santa Maria Assunta lunedì 24 luglio alle 11 e proseguirà poi per il cimitero locale.
M.Mau.