Suello: ATS incontrerà il Comune che ha chiesto i controlli sul termovalorizzatore
L'agenzia di tutela della salute (ATS Brianza) incontrerà a settembre - in data ancora da programmare - le amministrazione che hanno chiesto lo svolgimento dell'indagine epidemiologica di tipo "caso controllo" sulle ricadute delle emissioni in atmosfera del termovalorizzatore di Valmadrera.
Lo ha comunicato recentemente al comune di Suello che, tra i primi, si era mosso per chiedere questo tipo di valutazione, in aggiunta allo studio epidemiologico che Silea Spa sta svolgendo in collaborazione con l'università di Torino.
In virtù del progetto di teleriscaldamento che intende realizzare la società che gestisce l'impianto di Valmadrera, l'amministrazione aveva sostenuto l'importanza dell'analisi di tipo caso controllo sin dalla prima missiva del 20 gennaio indirizzata al direttore generale di ATS Massimo Giupponi. Per tale ragione aveva chiesto all'ATS un incontro per motivare la richiesta e per discutere i contenuti del protocollo di tale indagine. Il solo studio epidemiologico, per Suello, viene infatti ritenuto insufficiente dal momento che gli esiti vengono resi noti soltanto al termine dell'investimento.
ATS aveva replicato il 16 marzo rendendosi disponibile ad un confronto che avrebbe dovuto però avvenire nel contesto del consiglio di rappresentanza dei sindaci "organismo istituzionale che ha la funzione di raccogliere le istanze ed i pareri che provengono dai distretti, dagli ambiti e anche dai singoli comuni, svolgendo un ruolo di raccordo, sintesi e coordinamento".
Aveva poi fatto riferimento all'assemblea pubblica che si era tenuta a Valmadrera il 31 gennaio, alla presenza dei referenti dell'ente pubblico e dell'Università di Torino che si sta occupando dello studio epidemiologico. "Lo studio previsto non è di tipo campionario su un sottogruppo della popolazione bensì intercetta tutte le possibili informazioni in merito al contesto studiato e dunque massimizza le possibilità di identificare eventuali nessi causa-effetto in ambito di indagini ambientali sull'effetto di sorgenti inquinanti di questo tipo" si leggeva nella lettera firmata dal direttore generale di ATS.
Il 12 giugno il sindaco Carlo Valsecchi, a fronte di una mancata convocazione ufficiale da parte di ATS, ha chiesto l'intervento dell'assessore regionale al welfare Giulio Gallera "affinchè venga convocato un incontro e aperto un tavolo di discussione cui possano prendervi parte i rappresentanti dei comuni richiedenti e l'ATS Brianza e valutate le proposte di indagine sugli effetti sulla salute di emissioni puntuali del termovalorizzatore".
A distanza di oltre un mese, il 27 luglio, ATS, riprendendo la missiva dello scorso marzo, ha comunicato di essere disponibile ad incontrare i comuni richiedenti nel mese di settembre. Nella lettera, si fa anche riferimento alla simulazione dell'approccio di tipo caso controllo sugli stessi dati raccolti per l'indagine epidemiologica, "al fine di valutare concretamente la confrontabili dei risultati anche al di fuori del contesto teorico che prevede la sicura maggiore affidabilità dei risultati".
Si fa inoltre cenno allo stato dei lavori attuale: le anagrafiche comunali dei soggetti che vivono nel territorio oggetto di valutazione sono state raccolte ed è ora in corso il confronto con i dati della Nuova anagrafe regionale (NAR). Si sta anche sviluppando l'identificazione dei soggetti mediante record-likage probabilistico "che consente di ampliare con metodologie valicate la quantità di informazioni agganciate per massimizzare la potenza dello studio". A inizio settembre, si terrà un nuovo incontro del gruppo di lavoro ed entro la fine dell'anno verrà realizzato un "report preliminare che sintetizzi le principali evidenze che emergono dalle analisi".
Lo ha comunicato recentemente al comune di Suello che, tra i primi, si era mosso per chiedere questo tipo di valutazione, in aggiunta allo studio epidemiologico che Silea Spa sta svolgendo in collaborazione con l'università di Torino.
In virtù del progetto di teleriscaldamento che intende realizzare la società che gestisce l'impianto di Valmadrera, l'amministrazione aveva sostenuto l'importanza dell'analisi di tipo caso controllo sin dalla prima missiva del 20 gennaio indirizzata al direttore generale di ATS Massimo Giupponi. Per tale ragione aveva chiesto all'ATS un incontro per motivare la richiesta e per discutere i contenuti del protocollo di tale indagine. Il solo studio epidemiologico, per Suello, viene infatti ritenuto insufficiente dal momento che gli esiti vengono resi noti soltanto al termine dell'investimento.
Primo a sinistra il vicesindaco Giacomo Angelo Valsecchi con i consiglieri Egidio Galli, Massimo Valsecchi, Stefano Mauri e il consigliere di minoranza Ernesto Crimella
ATS aveva replicato il 16 marzo rendendosi disponibile ad un confronto che avrebbe dovuto però avvenire nel contesto del consiglio di rappresentanza dei sindaci "organismo istituzionale che ha la funzione di raccogliere le istanze ed i pareri che provengono dai distretti, dagli ambiti e anche dai singoli comuni, svolgendo un ruolo di raccordo, sintesi e coordinamento".
Aveva poi fatto riferimento all'assemblea pubblica che si era tenuta a Valmadrera il 31 gennaio, alla presenza dei referenti dell'ente pubblico e dell'Università di Torino che si sta occupando dello studio epidemiologico. "Lo studio previsto non è di tipo campionario su un sottogruppo della popolazione bensì intercetta tutte le possibili informazioni in merito al contesto studiato e dunque massimizza le possibilità di identificare eventuali nessi causa-effetto in ambito di indagini ambientali sull'effetto di sorgenti inquinanti di questo tipo" si leggeva nella lettera firmata dal direttore generale di ATS.
Il 12 giugno il sindaco Carlo Valsecchi, a fronte di una mancata convocazione ufficiale da parte di ATS, ha chiesto l'intervento dell'assessore regionale al welfare Giulio Gallera "affinchè venga convocato un incontro e aperto un tavolo di discussione cui possano prendervi parte i rappresentanti dei comuni richiedenti e l'ATS Brianza e valutate le proposte di indagine sugli effetti sulla salute di emissioni puntuali del termovalorizzatore".
A distanza di oltre un mese, il 27 luglio, ATS, riprendendo la missiva dello scorso marzo, ha comunicato di essere disponibile ad incontrare i comuni richiedenti nel mese di settembre. Nella lettera, si fa anche riferimento alla simulazione dell'approccio di tipo caso controllo sugli stessi dati raccolti per l'indagine epidemiologica, "al fine di valutare concretamente la confrontabili dei risultati anche al di fuori del contesto teorico che prevede la sicura maggiore affidabilità dei risultati".
Si fa inoltre cenno allo stato dei lavori attuale: le anagrafiche comunali dei soggetti che vivono nel territorio oggetto di valutazione sono state raccolte ed è ora in corso il confronto con i dati della Nuova anagrafe regionale (NAR). Si sta anche sviluppando l'identificazione dei soggetti mediante record-likage probabilistico "che consente di ampliare con metodologie valicate la quantità di informazioni agganciate per massimizzare la potenza dello studio". A inizio settembre, si terrà un nuovo incontro del gruppo di lavoro ed entro la fine dell'anno verrà realizzato un "report preliminare che sintetizzi le principali evidenze che emergono dalle analisi".
M.Mau.