Decanato Oggiono: 147mila euro per il fondo famiglia lavoro del cardinal Tettamanzi. 117 domande presentate




IMG_3668.jpgIl cardinale Tettamanzi


 E' passato ormai un anno da quel primo preziosissimo seme piantato dal cardinale Dionigi Tettamanzi che, proprio notte santa lanciava la proposta del "Fondo Famiglia-Lavoro", un sostegno concreto per chi in questo periodo di difficile congiuntura economica perde l'occupazione.
"Nei confronti delle probabili dimensioni della crisi, questa iniziativa è poco più di una "goccia" rispetto al "mare" delle necessità  - aveva sottolineato l'arcivescovo - Vuol essere però un segno con cui la Chiesa ambrosiana manifesta il suo impegno di sobrietà  e di solidarietà  e, soprattutto, vive e testimonia la sua fede nel Signore che si è fatto uomo tra gli uomini, servo tra i poveri e per i poveri".
Oggi, a un anno di distanza, la Caritas decanale di Oggiono ha presentato un bilancio del Fondo al 31 dicembre 2009. Nel corso dell'anno nel decanato sono state presentate 117 domande; di queste ne sono state esaminate 79; 61 hanno ottenuto parere positivo e 18 invece sono state respinte.
L'importo totale distribuito è stato pari a 147 mila 200 euro, mentre ammontano a "soli" 18mila 874 euro le offerte pervenute dal decanato, una cifra importante ma che testimonia comunque le difficili condizioni di molte famiglie del territorio, che riceve dal fondo molte più offerte di quante riesca a raccogliere.
A presentare domanda sono stati prevalentemente uomini (106 uomini, mentre sono solo 11 le donne) e di età  media tra i 35 e 40 anni, tuttavia una decina di richiedenti ha meno di 30 anni, due meno di 23 anni.


 


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I contributi erogati agli utenti delle parrocchie del decanato oggionese


 


 Per quanto riguarda la cittadinanza, la maggior parte dei richiedenti è di origine straniera (82 richiedenti) ma alto è anche il numero degli italiani, ben 35. La maggior parte ha come titolo di studio la licenza media inferiore (69), 20 possiedono soltanto la licenza elementare e 12 il diploma superiore; 7 richiedenti sono laureati.
Quasi il 90% dei richiedenti ha famiglia e la maggior parte è disoccupata da un breve periodo. Dal punto di vista professionale la categoria più colpita è stata quella degli operai (soprattutto generici ma anche specializzati). La causa principale di perdita dell'occupazione è stata prevalentemente la fine di un contratto a tempo determinato (36); tuttavia numerosi sono stati anche i licenziamenti (31) e il termine della cassa integrazione (30). La maggior parte dei problemi lavorativi è insorta nei primi 6 mesi del 2009.
I nuclei familiari più colpiti sono tendenzialmente formati da 3 o 4 componenti con 1 o 2 figli minori a carico, ma non mancano anche famiglie più numerose.


 


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La tabella che mostra la condizione riguardante il reddito dei richiedenti


 Circa il 70% dei richiedenti (76) ha un reddito inferiore o uguale a 500 euro; 11 inferiore o uguale a 750 euro; soltanto 12 hanno un reddito superiore a mille euro. Quasi il 90% non può contare sul sostegno economico di parenti e amici.
La situazione abitativa rivela come la maggior parte dei richiedenti (68) paga l'affitto; solo 26 abitano in una casa di proprietà .
Tutti i comuni del decanato hanno erogato contributi, il comune che ha registrato il maggior numero di richieste è stato il comune di Oggiono: 42 sono state le domande presentate, di queste ne sono state accolte attualmente 20 e il contributo erogato è pari a 47mila 300 euro. Numerose le richieste presentate anche a Molteno (20 presentate, 8 accolte, 18 mila euro erogati); Bulciago (10 presentate, 8 accolte, 25mila 200 erogato); Galbiate (13 richieste, 5 accolte, 11mila 600 erogato) e Annone (8 presentate, 7 accolte, 17mila 400 erogato).


 


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La situazione demografica di chi ha ricevuto il contributo


 Per quanto riguarda invece il profilo di coloro che hanno ricevuto il contributo, si tratta prevalentemente di un uomo (75%), italiano (51%), coniugato (73%) e di età  compresa tra i 31 e i 50 anni (71%) con figli minori a carico (82%). Per lo più è un operaio specializzato o generico (70%) disoccupato da meno di un anno (72%) e che percepisce un reddito familiare inferiore a 500 euro mensili (46%) dovendo fronteggiare spese mensili inferiori a 500 euro (78%) e con un carico debitorio inferiore a 750 euro (76%). Dal punto di vista abitativo vive in casa in affitto con contratto di edilizia privata ( 43%) o in casa di proprietà  (33%).


M.M.
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