Bosisio P.: 4 rotatorie 'adottate' dai privati che si prenderanno cura dell'arredo verde

Alcuni privati hanno adottato le rotonde cittadine a Bosisio Parini per interventi di abbellimento e manutenzione. Si tratta in particolare delle quattro rotatorie presenti in paese: una in via Eupilio a Garbagnate Rota, due in via Manzoni e un'altra un via Brianza all'intersezione con via Cercè. 



Le due rotonde di via Manzoni

L'amministrazione comunale, negli scorsi mesi, aveva pubblicato un bando di gara per la cura dell'arredo urbano all'interno di questi ampi spazi. Quattro sono le imprese del paese che, partecipando alla gara, hanno adottato le rotatorie: Livio impianti, Fattoria Selva, Agriverde e hotel Parini. 


Gli allestimenti avverano a cura e spese delle imprese che hanno stipulato un convezione con il comune. "Si tratta di allestimenti decorativi belli e preziosi che non sono costati nulla alla collettività. Per i prossimi anni, i privati allestiranno questi spazi da un punto di vista ambientale occupandosi anche della manutenzione periodica" ha spiegato il primo cittadino Giuseppe Borgonovo. Come contropartita, è previsto che ogni azienda possa posizionare un cartellone pubblicitario. 


Lo spazio di viale Brianza

Ci sono voluti alcuni mesi, ma ormai l'allestimento di quasi tutte le rotonde è giunto a conclusione: i quattro spazi sono stati dotati di tappeti verdi, impianto di irrigazione, fiori ed essenze per rendere ancora più gradevole la vista delle strade urbane. Per quella di Garbagnate Rota, la più grande, occorrerà attendere fino a settembre per vedere il completamento dell'opera: nel prossimo mese verranno infatti posizionati gli arbusti e il manto erboso.


La rotonda di via Eupilio, parallelamente allestita


"Mi sarei aspettato un intervento più veloce, però in considerazione del fatto che non impegnano alcun capitale della collettività e del fatto che sono dotate di un arredo urbano diverso dal cliché, vale la pena attendere per apprezzare il bel risultato finale" ha aggiunto il sindaco.
M.Mau.
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