Nel 2009 la Caritas di Oggiono ha raccolto 139 tonnellate di vestiti usati per rimpinguare il “guardaroba solidale'




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  139 tonnellate di abiti usati. E' il bilancio della Caritas del Decanato di Oggiono per l'anno 2009.
Un dato in linea con la raccolta dello scorso anno, ma leggermente in calo con i valori dal 2004 al 2007.
Il servizio di raccolta promosso da CARITAS Ambrosiana è attivo dal 1998 e interessa l'intero territorio della Diocesi di Milano. Caritas Ambrosiana ha affidato al Consorzio Farsi Prossimo il coordinamento della raccolta sul territorio e il Consorzio, promosso dalla stessa Caritas, affida la gestione operativa della raccolta sui territori a Cooperative Sociali, anch'esse promosse da Caritas Ambrosiana.
In cima alla classifica dei comuni del decanato, per quantità  di abiti donati alla Caritas c'è Oggiono, con 41 tonnellate di vestiti deposti negli appositi cassonetti gialli, di buona qualità . Un risultato favorito dai numerosi contenitori dislocati sul territorio comunale: Piazza AVIS, Centro paese, Viale Vittoria , Cimitero, Oratorio e Imberido e svuotati generalmente con cadenza settimanale.
Buono anche l'apporto alla raccolta abiti usati da parte della popolazione di Galbiate, che ha conferito nel 2009, 30,683 tonnellate di vestiti. Bene anche l'apporto dato dai cittadini del comune di Barzago, che hanno deposto circa 10 tonnellate di abiti.


 


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  Il materiale raccolto viene in parte venduto, mentre il restante quantitativo va ad alimentare la distribuzione di abiti direttamente ai più poveri e bisognosi, attraverso i centri di raccolta gestiti nelle parrocchie da numerosi volontari, i cosiddetti "Guardaroba dei poveri".
Nel decanato di Oggiono questo servizio è svolto dal Gruppo missionario.
"La Caritas - hanno spiegato i volontari - che ha già  avviato interventi riguardanti il recupero di materiali, con particolare riferimento agli abiti e indumenti dismessi, intende promuovere una cultura della solidarietà  e di educazione contro il consumismo usa e getta con particolare attenzione al riciclaggio come forma di trasformazione dello spreco in risorsa. Il progetto oltre a finalità  ambientali ha esplicite finalità  sociali, in quanto il lavoro sarà  svolto anche da soggetti svantaggiati. Raccogliere indumenti significa anche pagare meno tasse di smaltimento rifiuti per i cittadini e tenendo conto della tariffa richiesta da Silea per i rifiuti "residuali" (€ 116,28 alla ton.) i nostri comuni hanno risparmiato la somma di oltre 16.000 euro".
Sabato 8 maggio 2010, come ogni anno, ci sarà  la RACCOLTA DIOCESANA CARITAS DI INDUMENTI USATI. Il ricavato sarà  destinato a finanziare progetti in Diocesi che attuino percorsi finalizzati al sostegno dei malati di Aids.


G.C.
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