Cassago: serata di poesia con la S.Agostino, nel 40°del gruppo letterario Acarya di Como
Cinquanta candeline per l'associazione storico-culturale Sant'Agostino e quaranta per il gruppo letterario Acarya di Como. I due compleanni sono stati festeggiati sabato 11 novembre con una serata di musica e poesia presso la sala consigliare del comune di Cassago Brianza.
Durante la serata è stata colta l'occasione per far volare i versi dei poeti, tra cui alcuni cassaghesi, che hanno pubblicamente letto le loro liriche. L'obiettivo era quello di sanare il "deficit nell'anima", come lo ha definito la sindaca Rosaura Fumagalli durante l'intervento iniziale, che ciascuno sembra avere in questa fase storica.
"La cronaca di questi giorni ci ricorda quanto siano importanti associazioni come le vostre che promuovono e sostengono la cultura" ha detto, ricordando anche quanto sia indispensabile, seppur difficoltoso per i limiti del bilancio, che le amministrazioni pubbliche non facciano mancare il loro sostegno alle associazioni culturali.
La parola è passata a Luigi Beretta, presidente dell'associazione Sant'Agostino, che ha spiegato come musica e poesia siano riuscite a mettere insieme il gruppo cassaghese e comasco. "Anche Sant'Agostino è stato sia poeta che musico" ha continuato, evidenziando come entrambe le discipline siano capaci di farci diventare "persone vere". Anche Ivano Gobbato, presidente della Biblioteca di Cassago Brianza "Rita Levi Montalcini", è intervenuto, spiegando come "i poeti servano soprattutto a ricordarci quanto decisive siano le parole: le abbiamo tra le mani, o meglio tra i denti tutto il giorno e tutti i giorni e ciò le rende scontate, facendoci perdere di vista la loro importanza".
Sono i poeti, i protagonisti della serata di sabato, a ricordarci quanto siano importanti e belle le parole, le uniche, come dicevano anche i latini, che permettono di volare. Inframezzate dalle note del flauto e del violino i versi delle poesie sono volati nella sala consigliare di Cassago Brianza e uno spazio lo hanno trovato anche le liriche di Renato Beretta, padre del presidente Luigi, lette per l'occasione da Ivano Gobbato.
La lettura di una delle poesie del padre ha fornito l'occasione a Grazio Caliandro, poeta cassaghese, di consegnare a Luigi Beretta una targa speciale in memoria del caro defunto. "Ha avuto lo stesso desiderio di Agostino di trovare una risposta ferma, stabile alle nostre domande" ha ricordato il presidente dell'associazione Sant'Agostino. "Mi ha aiutato a crescere e grazie per averne onorato la memoria" ha reagito all'inaspettato fuori programma.
Dopo che i poeti e le poetesse (Antonio Bianchetti di Como, Rosanna Belotti di Faloppio, Angelo Elli di Giussano, Cesare Puppi di Guanzate, Luigi Besana di Cantù, Ettore Cappelletti di Lambrugo, Federica Frigerio di Tavernerio, Luigi Somaschini di Giussago, Pinuccia Perlini di Olgiate Comasco, Graziella Molinari di Montorfano) hanno declamato alcune delle loro liriche presenti nella raccolta "Mai la parola rimane sola", la parola è tornata a Luigi Beretta che ha detto come spesso "cose e momenti interessanti accadono pure ma siamo distratti. A volte però siamo in grado di coglierne la bellezza".
Medesimo concetto è stato espresso anche dalla sindaca Fumagalli che ha rigraziato per la "serata bellissima che ci ha costretti a uscire di casa".
I poeti e i rappresentanti della S.Agostino intervenuti alla serata
Durante la serata è stata colta l'occasione per far volare i versi dei poeti, tra cui alcuni cassaghesi, che hanno pubblicamente letto le loro liriche. L'obiettivo era quello di sanare il "deficit nell'anima", come lo ha definito la sindaca Rosaura Fumagalli durante l'intervento iniziale, che ciascuno sembra avere in questa fase storica.
"La cronaca di questi giorni ci ricorda quanto siano importanti associazioni come le vostre che promuovono e sostengono la cultura" ha detto, ricordando anche quanto sia indispensabile, seppur difficoltoso per i limiti del bilancio, che le amministrazioni pubbliche non facciano mancare il loro sostegno alle associazioni culturali.
La parola è passata a Luigi Beretta, presidente dell'associazione Sant'Agostino, che ha spiegato come musica e poesia siano riuscite a mettere insieme il gruppo cassaghese e comasco. "Anche Sant'Agostino è stato sia poeta che musico" ha continuato, evidenziando come entrambe le discipline siano capaci di farci diventare "persone vere". Anche Ivano Gobbato, presidente della Biblioteca di Cassago Brianza "Rita Levi Montalcini", è intervenuto, spiegando come "i poeti servano soprattutto a ricordarci quanto decisive siano le parole: le abbiamo tra le mani, o meglio tra i denti tutto il giorno e tutti i giorni e ciò le rende scontate, facendoci perdere di vista la loro importanza".
Sono i poeti, i protagonisti della serata di sabato, a ricordarci quanto siano importanti e belle le parole, le uniche, come dicevano anche i latini, che permettono di volare. Inframezzate dalle note del flauto e del violino i versi delle poesie sono volati nella sala consigliare di Cassago Brianza e uno spazio lo hanno trovato anche le liriche di Renato Beretta, padre del presidente Luigi, lette per l'occasione da Ivano Gobbato.
La lettura di una delle poesie del padre ha fornito l'occasione a Grazio Caliandro, poeta cassaghese, di consegnare a Luigi Beretta una targa speciale in memoria del caro defunto. "Ha avuto lo stesso desiderio di Agostino di trovare una risposta ferma, stabile alle nostre domande" ha ricordato il presidente dell'associazione Sant'Agostino. "Mi ha aiutato a crescere e grazie per averne onorato la memoria" ha reagito all'inaspettato fuori programma.
Luigi Beretta
Dopo che i poeti e le poetesse (Antonio Bianchetti di Como, Rosanna Belotti di Faloppio, Angelo Elli di Giussano, Cesare Puppi di Guanzate, Luigi Besana di Cantù, Ettore Cappelletti di Lambrugo, Federica Frigerio di Tavernerio, Luigi Somaschini di Giussago, Pinuccia Perlini di Olgiate Comasco, Graziella Molinari di Montorfano) hanno declamato alcune delle loro liriche presenti nella raccolta "Mai la parola rimane sola", la parola è tornata a Luigi Beretta che ha detto come spesso "cose e momenti interessanti accadono pure ma siamo distratti. A volte però siamo in grado di coglierne la bellezza".
Medesimo concetto è stato espresso anche dalla sindaca Fumagalli che ha rigraziato per la "serata bellissima che ci ha costretti a uscire di casa".
A.P.