Missaglia: il cav.Redaelli ricorda la figura di E.T.Moneta a 110 anni dal Nobel per la Pace

Una lettera aperta per ricordare la figura di Ernesto Teodoro Moneta, unico premio Nobel per la Pace italiano, che visse gli ultimi anni della propria esistenza a Missaglia. Poche righe per sintetizzare la sua storia, in occasione dei 110 anni dal conferimento dell'importante premio; anniversario che ricorrerà domenica 10 dicembre.
Pietro Redaelli, noto fotografo missagliese, è probabilmente uno dei massimi conoscitori della storia di Moneta e in questi anni si è speso con particolare impegno per ricordarne l'importante figura. E' inoltre membro della società internazionale per la pace e la giustizia internazionale con sede a Milano, che sta promuovendo proprio in queste ultime settimane una serie di incontri con le scuole e le associazioni del territorio dedicati appunto all'unico Premio Nobel per la Pace italiano - giornalista e combattente che poi rifiutò l'idea della guerra - che abitò a Contra di Missaglia, comunità di cui fu anche sindaco. Oggi riposa nella cappella di famiglia, all'interno del cimitero di Via Papa Giovanni.

Ernesto Teodoro Moneta

Di seguito la lettera integrale di Pietro Redaelli:
Pietro Redaelli
Questa LETTERA APERTA è per ricordare,  domenica 10 dicembre 2017, i 110 anni dell’assegnazione del premio. “NOBEL PER LA PACE” a ERNESTO TEODORO MONETA, e anche il centenario della sua morte avvenuta il 10 febbraio 2018,   e sepolto a Missaglia nella tomba di famiglia.
Partecipò attivamente a Milano, all’età di 13 anni, con il padre e i fratelli ai moti delle 5 giornate di Milano contro gli austriaci .
Si unì volontario con il generale Sirtori e fu suo attendente, partì da Torino con i Cacciatori delle alpi , di Garibaldi, per la spedizione dei mille.
Deluso dalgli intrighi e patteggiamenti dei generali, tornò a Milano,  fu chiamato da Sonzogno a curare le pagine della cultura e teatro del giornale IL SECOLO, dopo poco tempo Sonzogno lo chiamò a dirigere il suo giornale, che diresse ben 29 anni, la tiratura passò ben presto da poche migliaia a 45mila.
Partecipò e promosse convegni nazionali e internazionali sul tema della pace.
Il 10 dicembre 1907 gli fu assegnato il Premio NOBEL per la PACE.
Nel 1880 fu anche Sindaco di Contra, Maresso e Valaperta, (ora Missaglia e Casatenovo) per 10 anni.
Visse tra Missaglia e Milano, sposò l’amica delle sorelle, Ersilia Caglio, che abitava a Tegnoso di Missaglia dove si trasferì, ebbe 2 figli, di cui il primo Luigi fu il primo sindaco di Missaglia unita, (Contra, Maresso, Lomaniga e Missaglia) per 25 anni.
La Società per la pace e la giustizia internazionale, oltre che a Milano sta promuovendo incontri con le associazioni e le scuole secondarie della Brianza per promuovere la sua conoscenza con il contributo  di alcune associazioni del meratese e casatese.                                                           

Cav. Pietro Redaelli socio onorario
SOCIETA' PER LA PACE E LA GIUSTIZIA INTERNAZIONALE

G. C.
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