Oggiono, viaggio nelle associazioni: il Cai nato 30 anni fa, conta oltre 200 tesserati

Prende il via oggi con la prima puntata dedicata al CAI, una rubrica tutta dedicata alle associazioni di Oggiono. Settimana dopo settimana proporremo questo breve dossier per far conoscere le realtà del mondo sociale, sportivo e culturale presenti in paese.

Il CAI (Club Alpino Italiano) di Oggiono è nato nel 1975 dalla comune volontà di un gruppo amante della montagna e delle escursioni fuori porta, residente nella frazione di Guernera.
Massimo e Mario De Capitani, Rodolfo Milano, Luigi Sartori, Pier Giuseppe Brusadelli, Luigi Ratotti, Piero Molteni, Giuseppe Mangioni e Alessandro Valsecchi hanno trasformato la passione per l'altezza in un'attività concreta radunando un numero di persone sempre maggiore.

Alcune immagini dei soci del CAI oggionese

Con il tempo il gruppo - unito non più solo dal comune interesse per i monti, ma anche da amicizia - ha iniziato a pensare in grande: si è avanzata la possibilità di formare una nuova aggregazione, così da avere un'organizzazione stabile e duratura nel tempo.
L'inesperienza condusse il gruppo a contattare Gianni Magistris - presidente della Sezione CAI di Valmadrera con pluriennale esperienza alle spalle - che diede loro alcune informazioni di carattere strategico e giuridico per poter costituire una sottosezione ad Oggiono.
Agli esordi dell'attività, alcuni aderenti chiesero all'allora primo cittadino Luigi Pirovano un luogo fisico quale punto di ritrovo riferimento per i cittadini; vennero loro concessi due locali all'interno di Villa Sironi.


Al termine dell'anno 1987 con oltre 50 soci, la sottosezione si formava ufficialmente. Da quel momento le attività organizzate dagli appassionati sono cresciute esponenzialmente: ha preso il via l'alpinismo giovanile, le escursioni alpine, eventi di beneficienza come la burollata di novembre e nel febbraio 1989 è stata organizzata una serata per patrocinare la spedizione all'Everest, guidata dagli alpinisti Oreste Forno e Graziano Bianchi.
"Gli anni passano - ha commentato il vicepresidente Alessandro Baggioli - ma la tenacia alla fatica, alla conquista della vetta, alla bellezza del silenzio e la continua ricerca di emozioni che la montagna ti sa dare non si esauriscono mai".
E per quanto riguarda invece gli anni che verranno? "Dedicheremo particolare attenzione all'Alpinismo Giovanile, il corso per Accompagnatori di Alpinismo Giovanile che stanno facendo Giuseppe Corbetta e Francesco Valsecchi ci permetterà di introdurre gli aspetti della cultura di montagna, associativi e sulle metodologie di base volte alla gestione dei rapporti educativi dei ragazzi".

La recente cena per celebrare il 30°anniversario di fondazione

Accanto alla promozione dei gruppi già esistenti, la sottosezione avrà anche il compito di sottostare alle direttive della L. 5/2017 per la realizzazione della rinomata "Rete escursionistica della Lombardia"; il loro compito sarà quindi quello di mappare e catastare i sentieri di competenza.
Di recente il gruppo si è riunito per una cena sociale, ricordando anche il trentesimo anniversario di fondazione. Il 2017 sta per volgere al termine con un bilancio positivo: sono oltre 200 i tesserati del sodalizio.
Angelica Badoni
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