Bulciago: un ex rifugio-anti aereo di Brescia dedicato alla memoria di Vittorio Arrigoni

Un ex rifugio anti-aereo della città di Brescia è stato dedicato all'attivista bulciaghese Vittorio "Vik" Arrigoni, ucciso nella striscia di Gaza nel 2011. "Egli stesso rifugio e protezione di molti, trasformò il suo sogno di pace in una vita spesa a difesa dei diritti umani degli ultimi e dei dimenticati" recita la targa svelata domenica 4 febbraio, giorno di compleanno di Vittorio Arrigoni, presso lo spazio di via Odorici, quartiere Carmine, nel centro storico della città di Brescia.

La targa che ricorda Vittorio Arrigoni

L'idea di dedicare uno spazio a "Vik" era sul campo da parecchio tempo: "nel 2013 era nato il comitato "un parco per Vittorio Arrigoni" che, composto da numerose realtà locali, avanzò al Comune la proposta, sostenuta da una petizione on line, di dedicare un luogo pubblico a Vittorio. L'intento era ravvivare e diffondere il ricordo e l'insegnamento della vita di Vittorio, palestinese d'adozione per la sua vicinanza a quel popolo martoriato" ha ricordato la madre, Egidia Beretta che con i suoi viaggi continua a mantenere viva la memoria di "Vik" e il suo impegno a fianco dei palestinesi della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, da anni assediata dalle armate israeliane.

La mamma Egidia Beretta Arrigoni


Era lì Vittorio Arrigoni tra il dicembre 2008 e il gennaio 2009 quando le bombe dell'operazione "Piombo fuso" delle truppe di Tel Aviv la devastarono. Era lì, unico reporter straniero, a testimoniare l'orrore dell'aggressione sul suo blog e sulle pagine di varie testate. "Simbolo della follia della guerra" e delle sue conseguenze che Vik ha vissuto in prima persona e di cui è rimasto vittima, per ricordarlo è stato scelto proprio un ex rifugio antiaereo, divenuto nel frattempo spazio artistico e luogo artistico.


Lo ha ricordato Sonia Trovato del comitato "un parco per Vittorio Arrigoni" che ha ripercorso anche le varie tappe del viaggio di "Vik". Al suo intervento è seguito quello di Chiara Paolitti di Amnesty International che, a partire dall'esperienza e dall'impegno del bulciaghese a fianco del popolo palestinese, ha messo in luce le continue violazioni dei diritti messe in atto dal governo israeliano. Ha ricordato la sedicenne palestinese Ahed Tamini, rinchiusa da settimane in carcere solo per uno schiaffo a un soldato a Nabi Saleh. E con lei tutte le persone che hanno perso la libertà per aver osato sfidare il potere. Insieme a Egidia Beretta, a Brescia erano presenti la vice Sindaca e assessora alla cultura di Brescia, Laura Castelletti, e l'Assessore alla Partecipazione Marco Fenaroli oltre a famigliari e amici.

Omar Suleiman


L'accompagnamento musicale è stato offerto dai canti della corale Carmine Ribelle mentre Omar Suleiman ha realizzato una performance teatrale sui testi di Ghassan Kanafani. "Ci sono giorni e giorni. Quelli che passano anonimi e quelli che ti si imprimono dentro all'anima e nel cuore e sai che potrai contare su di essi quando la tristezza, il dolore, la non voglia di vivere si accaniscono su di te come predatori. Domenica 4 febbraio, è stato uno di quei giorni benedetti" ha scritto Egidia Beretta.
A.P.
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