Bevera: futuro incerto per la sede della Consolata. I Missionari al Santuario?

La sede dei Missionari della Consolata
Al momento si tratta soltanto di un'ipotesi, che è stata però discussa dal consiglio pastorale riunitosi la scorsa settimana alla presenza del vicario episcopale Monsignor Maurizio Rolla e naturalmente del parroco don Marco Tagliabue, insediatosi alla guida della comunità lo scorso settembre. Durante la serata i presenti hanno tracciato un bilancio della situazione attuale della parrocchia, che necessita di una presenza spirituale fissa, stante la centralità che rappresenta per il territorio a cavallo fra il casatese e l'oggionese. Moltissimi i fedeli legati al santuario e in particolare all'effige della Vergine ospitata al suo interno, considerata miracolosa e pertanto particolarmente venerata. Proprio per questa ragione la volontà comune è quella di valorizzare e preservare la forte identità della piccola ma amatissima chiesa, all'interno della comunità pastorale che comprende anche le parrocchie di Barzago e Bulciago.
Come ha spiegato il parroco don Marco nel notiziario distribuito in quest'ultimo fine settimana, una delle ipotesi che si sta valutando prevede che i missionari si insedino al primo piano dell'edificio che ospita il bar e l'oratorio, garantendo così la necessaria vita spirituale al santuario: già oggi celebrano le messe e i sacramenti, festivi e feriali, spostandosi di volta in volta dalla vicina sede di Via Romitaggio. Manca tuttavia una presenza fissa, una sorta di presidio religioso che invece i missionari potrebbero dare.
Del resto, come ci ha confermato il referente della sede della Consolata di Bevera, Padre Antonello Rossi, risale ormai al 2016 la disponibilità manifestata dai vertici dell'ordine missionario all'allora arcivescovo Scola - e ribadita al successore Delpini - di mettersi maggiormente a disposizione del Santuario di Bevera, stante anche la necessità in prospettiva, di abbandonare la sede nel comune di Castello Brianza, come indicato dai propri superiori durante una visita avvenuta nei mesi scorsi. Con il trasloco a Maresso nel 2016 della scuola media La Traccia, ospitata per diversi anni proprio alla Consolata, gli spazi vuoti sono aumentati e la struttura e il suo parco appaiono ormai sovradimensionati rispetto alle esigenze e alle attività delle missioni. Attualmente nella casa di Bevera, oltre agli otto religiosi, c'è l'associazione Namaste che si occupa di iniziative a favore dell'integrazione degli stranieri e il piccolo negozio di commercio equo e solidale gestito dalla cooperativa Karibuny. Sono ormai lontani infatti, gli anni in cui a Bevera aveva sede il seminario dei missionari della Consolata o ancora della scuola media al servizio dei giovani studenti di Castello, prima che questi ultimi si recassero a Rovagnate.
Al momento non ci sono scadenze temporali da rispettare: certo è che l'ipotesi del trasferimento all'oratorio di Bevera consentirebbe ai religiosi di restare sul territorio che già conoscono e per il quale rappresentano un punto di riferimento importante.
Non resta quindi che attendere le prossime settimane per capire se quella che al momento appare come un'ipotesi - seppur fortemente accreditata - possa trasformarsi in realtà.
G. C.