Oggiono: Pamela racconta la sua seconda vita dopo l'incidente e l'amore per i viaggi

Pamela Cazzaniga
Si è svolto nella serata di ieri il secondo appuntamento della rassegna "Incontri a km 0" organizzati dall'amministrazione comunale di Oggiono e, in particolare, dall'assessore alla cultura Elena Ornaghi.
Protagonista dell'iniziativa è stata Pamela Cazzaniga, originaria di Valmadrera che all'età di 21 anni è stata vittima di un incidente stradale costatole la perdita della sensibilità degli arti inferiori. Quando era solo una ragazza infatti, il 20 aprile 1997 di ritorno dalla discoteca in compagnia di alcune amiche, la conducente è stata improvvisamente colta da un colpo di sonno ed ha così perso il controllo dell'autovettura. La tragedia è stata solo l'inizio di un lungo percorso sanitario e psicologico terminato nella stesura del libro "La mia seconda vita".
"Ho deciso di scriverlo pensando allo scopo - ha raccontato Pamela - ossia aiutare quelle persone che cadono nel baratro e non riescono ad uscirne, per dire loro che ce la possono fare così come ce l'ho fatta io. E non perché io sia superwoman".
L'idea del testo è nata anche dalla spinta dell'amica Valeria Riva che da oltre 10 anni soffre di sensibilità chimica multipla, patologia che comporta una generale intolleranza ai prodotti chimici. "Metà del ricavato - ha garantito l'autrice - sarà devoluto alla ricerca per la sua malattia, ovviamente tolte le spese di produzione perché è un libro autoprodotto".
Mediatore della serata il giornalista Dario Angelibusi che ha intervistato Pamela e il dottor Francesco Benenati, primario del reparto di Medicina Riabilitativa dell'Ospedale Manzoni di Lecco che negli anni ha affiancato numerosi pazienti con lesioni gravi. Ed è proprio a lui che Angelibusi ha rivolto una prima domanda dopo il racconto dell'incidente, chiedendo quali parole vengono dette per la prima volta alle vittime portate d'urgenza in ospedale.


"Non sapendo il danno nell'immediato non possiamo dirgli nulla riguardo a quello naturalmente, gli comunichiamo dove sono dirette e cerchiamo di tranquillizzare poi, non appena invece abbiamo accertamenti sul danno, l'approccio sarà personalizzato. Il miglior incoraggiamento durante la riabilitazione è il contatto con chi è più avanti nel percorso" ha spiegato il medico.
Dopo l'incidente Pamela ha affrontato il primo anno con un sorriso quasi contagioso, non ha mai dovuto essere supportata ma anzi era lei stessa che infondeva coraggio a malati, famiglia ed amici; con il tempo il peso delle conseguenze si è fatto però sentire portando per i successivi nove anni gioie e tormenti che hanno condotto Pamela ad attimi di cedimento e difficoltà, tutto questo fino al 2006 quando dopo la morte del padre la giovane donna ha affrontato un percorso psicoterapeutico che l'ha portata a ritrovare l'equilibrio perso.


"Nel mio stato è palese che tante cose non possono essere fatte - ha commentato Pamela - ma ora dopo 21 anni posso dire che anche io posso comunque fare molto e questo perché i limiti in realtà sono solo nella mente".
La forza di volontà dell'autrice l'ha portata a superare le barriere architettoniche di tutto il mondo, rendendo il viaggio il suo lavoro, infatti l'autrice collabora ora con diverse riviste ed è consulente presso un tour operator per persone disabili che vogliono trovare comode soluzioni di alloggio e mobilità in Italia così come all'estero.


Nel 2014 poi, attraverso la creazione del blog ‘Il mondo di Pamela', l'autrice ha iniziato a condividere le proprie avventure. "Il viaggio della mia vita è stato in India - ha raccontato - e pensare che nemmeno mi ispirava come meta, ma una volta arrivata ho apprezzato la prospettiva orientale ed ho affrontato un percorso interiore. Un peccato per le barriere architettoniche che, soprattutto in Asia, rendono più difficile visitare i luoghi di interesse".


In conclusione Angelibusi ha chiesto all'autrice se non si è mai posta la fatidica domanda ‘perché proprio a me?'. "Inizialmente sì - ha risposto - ma poi ho capito che ognuno ha il suo destino ed ora sono convinta che la mia vita sia migliore così com'è perché quello che è accaduto mi ha fatto capire la grande fortuna che ho".
Pamela Cazzaniga ha infine ricordato i prossimi incontri: il 5 aprile a Civate, il 3 maggio a Maggianico ed il 9 maggio a Sirone dove, oltre alla presentazione del libro, sarà possibile acquistarne copia.
Angelica Badoni
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