Bosisio: ricoverato al Niguarda il 24enne cremellese dopo l'infortunio alla Rodacciai

Si trova ricoverato presso il Centro Grandi Ustionati dell'ospedale Niguarda di Milano, il 24enne originario di Cremella rimasto coinvolto questa mattina in un grave infortunio sul lavoro avvenuto all'interno dell'azienda Rodacciai di Bosisio Parini.
La dinamica del sinistro è ancora al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Merate e del personale ATS che dovrà ora ricostruire cosa è esattamente accaduto e attribuire le eventuali responsabilità del caso. Dalle prime informazioni sin qui raccolte pare che il giovane, dipendente di una società esterna con sede nel casatese per la quale stava svolgendo alcune mansioni all'interno dell'azienda di Bosisio, sia stato improvvisamente investito da una fiammata mentre stava lavorando ad un quadro elettrico, forse a causa di un cortocircuito.

I mezzi di soccorso intervenuti questa mattina a Bosisio

Il cremellese, Emanuele F., che si trovava in cima ad una scala a circa 2,5 metri di altezza, è stato colpito da una pioggia di scintille, riportando ustioni al volto e agli arti superiori, che hanno richiesto l'immediato intervento sul posto del personale sanitario, allertato dai colleghi e dai responsabili dell'azienda bosisiese. Alla Rodacciai si sono portati un'ambulanza della Lecco soccorso, un'automedica e l'elisoccorso, alzatosi in volo dall'ospedale Sant'Anna di Como. L'equipe sanitaria è stata vericellata all'interno della proprietà dell'azienda che si affaccia sulla superstrada 36: subito sottoposto alle prime cure del caso, il 24enne è stato poi trasferito in ambulanza in Via dei Livelli dove, nei pressi della stazione di rifornimento gpl, lo attendeva l'elisoccorso. Caricato sul velivolo, il cremellese ha raggiunto l'ospedale Niguarda, in particolare il Centro Grandi Ustionati, unico nel suo genere in Lombardia, specializzato nella cura di questa tipologie di traumi. L'operaio, rimasto sempre cosciente, ha riportato ustioni di primo e secondo grado al volto e agli arti inferiori, con una prognosi stimata dai medici in trenta giorni.
Mentre proseguono gli accertamenti dei carabinieri finalizzati a stabilire con esattezza le cause e la dinamica dell'infortunio, anche il Codacons attraverso una nota chiede che sia fatta piena luce sull'accaduto.
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