Galbiati lancia una raccolta firme contro l'anonimato nella donazione

Una petizione sulla piattaforma internazionale Change.org per modificare la legge 91/1999 che regola la donazione degli organi nella parte che prevede l'anonimato tra i famigliari del donatore e il ricevente.

Marco Galbiati

L'iniziativa è di Marco Galbiati che dopo aver avuto la possibilità di conoscere il ragazzo che ha ricevuto il rene sinistro donato dal giovanissimo Riccardo (morto a gennaio 2017 sulle piste dell'Aprica) - grazie a un appello lanciato su FB e quindi in modo del tutto casuale - desidera che quanti lo desiderano possano avere la stessa possibilità.
"La legge in vigore in Italia prevede l'anonimato: è vietato diffondere le generalità dei famigliari del donatore e quelle del ricevente - spiega Galbiati - Credo fortemente che questa sia una legge ingiusta, poiché vieta alle due parti, qualora entrambe lo desiderino, di potersi incontrare e conoscere, magari con un supporto psicologico. Avviene così in altri paesi e in Italia non è sempre stato così".

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"Ho avuto la possibilità di conoscere Maurizio che ha ricevuto il rene di Riccardo: pure lui voleva conoscere me - continua Galbiati - E' stato bello raccontargli chi era mio figlio e ne è nata una bella amicizia. Ricevo quotidianamente attestati di incoraggiamento per quello che sto facendo, segno che questo desiderio è condiviso da tanti. Mi auguro siano in tantissimi a firmare".
La battaglia di Galbiati è stata rilanciata anche da Barbara d'Urso che martedì scorso ha ospitato Marco nella sua trasmissione "Pomeriggio 5".
E' possibile firmare dal sito internet dell'associazione di Marco e Riccardo Galbiati www.iltuocuorelamiastella.it oppure direttamente a questo link.
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