Maturità: ''archiviata'' anche la seconda prova d'esame. Ecco i commenti dei ragazzi all'uscita da Bachelet, Fumagalli, Greppi

Anche il fatidico e temuto giorno della seconda prova si è concluso oggi nel primo pomeriggio quando i maturandi hanno affrontato l'esame dedicato ad una delle materie principali del loro corso di studio. Abbiamo fermato alcuni ragazzi al termine delle sei ore istituzionali all'esterno dall'istituto Alessandro Greppi di Monticello per farci raccontare le prime impressioni e considerazioni circa il lavoro svolto e le aspettative legate alla valutazione finale e alle prossime prove in programma.


I maturandi hanno cominciato a lasciare l'istituto a partire dalle ore 13 e tra i primi ragazzi a commentare la prova sono state Laura e Noemi, due studentesse del socio-psico-pedagogico. "La traccia che è stata scelta per la prova aveva ampi margini di interpretazione e quindi gli argomenti e le considerazioni da inserire erano ampi, ma ovviamente il rischio è sempre quello di uscire fuori dal tema principale proprio perché le cose da poter scrivere sono molteplici".


Infatti per il loro indirizzo il ministero ha scelto il tema "diritti umani e principi democratici", accompagnato da un brano di Conrad P. Kottak tratto da "Antropologia Culturale" e di Chiosso da "I significati dell'educazione. Teorie pedagogiche e della formazione" sui quali i ragazzi dovevano rielaborare una trattazione personale e specialistica. Sempre per quanto riguarda l'indirizzo socio-psico-pedagogico, anche Matteo e Leonardo ci hanno dato un parere positivo rispetto alla difficoltà della prova. "Il tema del diritto umanitario non è stato esattamente integrato nel programma dell'anno e quindi ha suscitato qualche incertezza, che però è stata contro-bilanciata da una proposta di quesiti ad ampio respiro che hanno permesso a tutta la nostra classe di rispondere perché si poteva ricorrere a nozioni più generali affrontate durante le lezioni".


Giudizio un po' più critico ma comunque soddisfatto è stato quello degli studenti del liceo linguistico peri quali invece la  struttura della seconda prova prevedeva l'analisi di un brano in lingua inglese  e la  stesura di un testo  potendo scegliere tra quattro tipologie di prova. I ragazzi intervistati hanno espresso in grande maggioranza la preferenza per la tipologia relativa al tema storico-sociale relativo all'immigrazione, mentre il tema di attualità e quello di letteratura sono stati considerati, per lo più, poco stimolanti.


All'uscita, sono state Bianca e Martina a raccontarci i loro pareri rispetto alla prova insieme alle loro compagne e si sono trovate d'accordo sul fatto che la parte più difficile dell'esame fosse quella della produzione, in cui bisognava argomentare ampiamente il tema della traccia, mentre è stata apprezzata la proposta generale dei temi che ha toccato argomenti diversi tra loro. "La cosa che spaventa di più, oltre all'esito della prova, è come sarà valutata dal commissario esterno di inglese perché avendo un altro metodo di valutazione potrebbe fare considerazioni diverse sulle prove, rispetto a quelle a cui siamo stati abituati nel corso degli anni dai nostri professori" ha commentato poi una coppia di compagni di classe, aggiungendo anche che complessivamente non si è trattato di una prova complicata. Un po' più delusi e preoccupati sono apparsi all'uscita di scuola i ragazzi dell'indirizzo informatico, che invece hanno valutato come inadeguata e poco in linea con il programma affrontato e previsto dal loro corso di studio la traccia proposta dalla prova, che per l'indirizzo informatico consisteva nella realizzazione di uno schema di relazione per un progetto di informatica.


Sono stati Luca, Massimiliano e Riccardo a raccontarci le loro impressioni al riguardo, senza nascondere perplessità e preoccupazione. "La prova ci ha messo in difficoltà da una parte perché richiedeva un tipo di risoluzione logica che non ci aspettavamo per un tipo di prova tecnica come questa, ma dall'altro ha avvantaggiato molti proprio perché servivano competenze più generali, non esattamente specifiche dell'ambito informatico''. Più positivi e fiduciosi rispetto al lavoro svolto relativamente alle tracce proposte sono stati invece gli studenti dell'istituto tecnico a indirizzo telecomunicazioni, i quali hanno giudicato alla portata delle loro conoscenze la prova affrontata. Infine, anche i ragazzi dell'istituto chimico hanno condiviso le loro preoccupazioni, in particolare Alessandro e Ramy hanno commentato la loro prova così: "la traccia scelta dal ministero è stata davvero una delle più toste, la struttura di alcuni esercizi non era mai stata affrontata in classe dai professori e quindi siamo rimasti spiazzati di fronte a certe domande. Il problema dell'esame è stato quello di porre alcune domande in modo insolito che rischiavano di far allontanare dalla risposta giusta, per questo non sappiamo cosa aspettarci dalla valutazione che farà il commissario esterno''.


Complessivamente, quindi, i ragazzi hanno cercato di sfruttare al meglio gli strumenti e le competenze apprese nel corso degli anni per affrontare temi generali o domande inaspettate che sono state proposte dal ministero in questa seconda prova. In molti, però, hanno dichiarato di sentirsi più preoccupati circa la terza prova di settimana prossima, la quale invece prevede una serie di domande aperte che toccheranno due materie interne e due esterne, riguardanti l'intero programma scolastico di quest'anno, prova per cui ovviamente la mole di studio è superiore rispetto a queste due prove ormai concluse. La maggior parte dei ragazzi ha comunque espresso un giudizio piuttosto positivo circa questi due primi esami affrontati, riconoscendo proprio nell'ampia e diversificata proposta delle tracce e dei temi delle diverse prove uno dei punti di forza di questa maturità 2018.

All'Istituto Graziella Fumagalli di Casatenovo le materie trattate in seconda prova erano Scienza e cultura dell'alimentazione per l'indirizzo "Servizi per l'enogastronomia e per l'ospitalità alberghiera", mentre Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva per l'indirizzo di studi di "Servizi di Accoglienza turistica". Una prova tutto sommato fattibile che ha soddisfatto gli studenti del Fumagalli, i quali ci hanno rilasciato qualche dichiarazione a caldo all'uscita dell'edificio scolastico. "È andata bene, mi aspettavo le domande e la prova era fattibile, forse non immediata ma sicuramente fattibile" ha detto Giorgia Gallo di 5D, una delle prime ragazze ad uscire. "Non abbiamo affrontato in maniera completa l'argomento durante l'anno, perciò non eravamo molto tranquilli all'inizio; nonostante ciò però, anche grazie alle nozioni apprese dal professore di cucina durante l'anno, siamo riusciti a cavarcela" hanno affermato alcuni ragazzi di 5C, che hanno trovato una conferma della loro opinione in alcuni compagni, che hanno affrontato la stessa prova sulla qualità dei prodotti alimentari. "Poteva andare meglio, ma è andata bene. Abbiamo dovuto affrontare gli argomenti un po' "di pancia", ma, anche se intensa, la prova è andata tutto sommato bene in quanto si poteva spaziare su diversi argomenti''.

Stefano Bassani di 5A ha espresso invece la sua soddisfazione sull'argomento richiesto. "Speravo uscisse il tema riguardante il Business Plan ed è uscito, perciò sono contento. La prova non è andata al massimo, ma in generale non è andata nemmeno male". Anche Mattia De Matteis, della stessa classe, si è dichiarato tutto sommato soddisfatto. "La prova di economia non era così difficile ma era lunga, la difficoltà perciò era il tempo. Secondo me però era più facile di quella dello scorso anno, sulla quale ci siamo esercitati, perciò ci è andata bene''.

Pareri abbastanza soddisfatti anche per i ragazzi di 5B. "Non ci aspettavamo quelle richieste di economia aziendale, ma gli argomenti erano comunque stati affrontati durante l'anno, perciò la parte difficile era quella di sviluppare e fare bene le risposte; per questo non è andata male".
In generale dunque, gli studenti del Fumagalli hanno trovato alcune richieste prevedibili, altre meno attese, ma che comunque non hanno impedito loro di svolgere una prova buona e soddisfacente.

Chiudiamo con l'istituto Bachelet di Oggiono dove i primi ad uscire dalla seconda prova scritta d'esame sono stati gli studenti di ragioneria. "Era una prova di informatica: dovevamo creare un database e un sito internet" ha detto Clara Gerosa, una delle prime a abbandonare l'edificio scolastico. "Era una prova fattibile: le esercitazioni in classe ci avevano preparato a dovere" ha continuato senza nascondere la sua soddisfazione. Un'opinione simile è stata espressa sia da Alessio Mapelli, "Le prove durante l'anno erano più difficili", sia da Melissa, "gli standard richiesti durante l'anno erano decisamente più alti", sia da Elena che si è detta soddisfatta per la preparazione ottenuta durante l'anno.

Cambiano gli indirizzi ma le opinioni rimangono grosso modo gli stessi come ha confermato Alessandro Mapelli dell'indirizzo linguistico. "Abbiamo avuto una prova di comprensione scritta e produzione scritta di inglese" ha spiegato. "Ho scelto la seconda traccia perché mi è sembrata più accessibile della prima. Ci hanno aiutato le simulazioni durante l'anno".
All'indirizzo scientifico invece, la prova era composta da due problemi e una decina di domande in totale mentre al geometra gli alunni hanno dovuto stimare il valore di tre immobili e un terreno oltre a due domande. "Sono fiduciosa. Si trattava di cose già affrontate in classe" ha spiegato Miriana dell'indirizzo geometra. Un po' più scettica sulle tracce è stata Letizia del linguistico che alla fine ha scelto la stessi di Alessandro. La prima tranche degli esami di Stato è quasi finita visto che lunedì ad attendere tutti gli studenti c'è la terza prova, una delle più temute.

L'incertezza sulle materie preoccupa un po' tutti che, dopo una breve pausa, sono pronti a ributtarsi nello studio in questo weekend.

Servizi a cura di Martina Besana, Alessandro Vergani e Alessandro Pirovano
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