Bevera: futuro del santuario ancora sospeso dopo l'incontro tra la parrocchia e la Consolata
Il santuario di Bevera
Il destino della comunità pastorale con le due ipotesi è stato al centro dell'incontro svoltosi martedì 5 giugno alla presenza di Monsignor Marino Mosconi, cancelliere arcivescovile, Monsignor Maurizio Rolla, vicario episcopale, Monsignor Paolo Martinelli, vicario per la vita consacrata maschile, Padre Antonello, superiore dei Padri della Consolata di Bevera e Don Marco, parroco della Comunità Pastorale.
Secondo quanto riporta il notiziario della Comunità Pastorale infatti, la convenzione avanzata dalla Curia per "accogliere i padri in parrocchia, inserendone uno a titolo di "vicario parrocchiale" non ha suscitato l'entusiasmo della Consolata per la quale sarebbe meglio "assumere a pieno titolo la "Parrocchia Santa Maria Nascente", ricoprendone ogni responsabilità". E' stata questa la controproposta della congregazione dei missionari che già ora dispongono di una propria sede a Bevera in via Romitaggio, destinata però ad essere progressivamente liberata e alienata. L'idea di un trasferimento della congregazione era già emersa nei mesi scorsi, ma solo ora alla proposta è stata data una forma decisamente più dettagliata. Per ora la discussione è stata sospesa e il parroco Don Marco ha dichiarato di "voler prendere tutto il tempo necessario per coinvolgere la Comunità Pastorale" sulle due proposte in campo: passaggio della parrocchia di Bevera ai Padri della Consolata e contestuale scioglimento della Comunità Pastorale oppure continuazione del cammino della Comunità Pastorale così com'è ora, a costo di aver meno S.S. Messe nelle tre parrocchie. "Spostarsi nella struttura vicina al santuario di Bevera permetterebbe ai Padri della Consolata di lasciare lo spazio di via Romitaggio, ormai inadeguato alle nostre esigenze e dimensioni, e di rimanere radicati in un territorio che ormai ci conosce" ha detto Padre Antonello.
Al momento sono nove i missionari della Consolata presenti nell'attuale struttura che continua a ospitare una serie di attività, a partire dal negozio equosolidale "Karibuny". Intrecciato o meno alla parrocchia di Bevera, il loro destino sarà deciso nei prossimi mesi.
