Dolzago: tutto pronto per il concerto di Guy Davis e Fabrizio Poggi
Si terrà questa sera in oratorio a Dolzago a partire dalle ore 21 il concerto di Guy Davis e Fabrizio Poggi. È uscito il 24 marzo per la prestigiosa etichetta americana MC Records l'attesissimo album Sonny & Brownie's Last Train, frutto della collaborazione tra l'ambasciatore del blues Guy Davis e il grande armonicista Fabrizio Poggi. Un'intensa session di blues acustico, registrata dal vivo in uno studio milanese, per meglio catturare l'essenza dell'affinità musicale che lega i due bluesmen, cresciuta e maturata nel corso di anni di esibizioni e registrazioni insieme. Questo lavoro è un omaggio al duo Sonny Terry & Brownie McGhee, storica coppia di bluesmen capaci di creare un magico e fantastico mix musicale. Un lavoro particolare questo di Davis e Poggi, perché pochissimi artisti si sono cimentati nel riproporre le canzoni di questi mostri sacri del country-blues.
Continua così l'idillio nato tra i due artisti e testimoniato dal precedente album - uscito per l'etichetta Dixiefrog - Juba Dance, salito nelle prime posizioni nella Hit Parade Blues Usa Top 50. Già in quel prodotto discografico nasceva un curioso melange acustico - talora nello stile piedmont, proprio alla Sonny Terry & Brownie McGhee - che risultava molto spontaneo, seme che ha fatto germogliare questo Sonny & Brownie's Last Train che i due amici stanno promuovendo con un International Tour prima negli USA e, successivamente in Europa, toccando - ovviamente - anche l'Italia nel periodo estivo, che ha ricevuto entusiastici consensi e una permanenza stabile nei primi posti delle classifiche USA ed è stato candidato ai Grammy Awards e agli Oscar del Blues 2018.
Guy Davis (classe 1952) non è solo un grande chitarrista, armonicista e cantante ma anche un attore di talento. Un talento nato in ambito familiare visto che Guy è il figlio di Ruby Dee e Ossie Davis, celebri attori, registi e attivisti per i diritti civili degli afroamericani. Da loro ha ereditato la passione per le storie, che racconta attraverso la sua musica sempre nel solco della tradizione. D'altronde Guy è davvero il link più diretto a personaggi come Robert Johnson, Charlie Patton e Blind Lemon Jefferson.
Nella sua lunga carriera ha lavorato con personaggi del calibro di Odetta, Pete Seeger, Taj Mahal, Dr. John e Richie Havens. "Una buona storia - dice Guy - può portarti dove non sei mai stato, farti incontrare persone che non conosci; farti andare lontano". Guy Davis nei suoi concerti, negli oltre diciotto dischi all'attivo che gli hanno valso numerosi riconoscimenti, mette in scena storie e canzoni che, viaggiando sulle strade blu, le strade secondarie dell'America minore, parlano di personaggi di ogni sorta in un vortice narrativo giocoso e ironico ma anche denso di mistero e di dramma. Sono storie che parlano di canzoni attorno al fuoco, di "beautiful losers", di schiavi che scappano con cani feroci alle calcagna e vagabondi che rubano uova nei pollai per riuscire a mettere in bocca qualcosa. Storie che parlano di contrabbandieri di
whisky dal cuore tenero e che si snodano tra le paludi infestate da insetti giganti tra Mississippi e Louisiana; e di contadini che suonando l'armonica come il mitico Sonny Terry raccontano storie attraverso quel piccolo strumento. Storie di gente di campagna che lavora sodo per mantenere famiglie numerosissime e in cui l'unico sollievo è il blues suonato da un vecchio zio. Storie a volte durissime che parlano di ragazzi impiccati, di Ku Klux Klan e di gente che deve ballare per salvarsi la vita al crocicchio, al cross road. Storie in cui peccato e redenzione camminano insieme. La bravura di Guy sta tutta nel riuscire a divertire e a commuovere anche l'ascoltatore che ha meno confidenza con la lingua inglese. Il suo modo di raccontare attraverso splendide e antiche canzoni è affabile, coinvolgente e diretto. Davvero le storie che Guy racconta attraverso le sue canzoni sono come le favole che si raccontano ai bambini prima di addormentarsi, semplici ma piene di significato. Favole a volte tristi a volte divertenti ma sempre affascinanti. Così come è la vita. Così com'è il blues. Il blues di Guy Davis.
Fabrizio Poggi, cantante, armonicista e scrittore, nominato assieme a Guy Davis ai Grammy Awards 2018, premio Oscar Hohner Harmonicas, candidato ai Blues Music Awards (gli Oscar del blues), candidato ai Blues Blast Music Awards, vincitore del JIMI AWARD (gli Oscar della prestigiosa rivista Blues411) come miglior album internazionale, candidato ai JIMI AWARD come miglior album dell'anno, candidato ai JIMI AWARD come miglior armonicista, è il bluesman italiano più conosciuto in America.
22 album incisi, di cui molti registrati negli Stati Uniti, ha suonato con tanti grandi del blues, del rock e della canzone d'autore tra cui i Blind Boys of Alabama, Charlie Musselwhite, Little Feat, Ronnie Earl, Kim Wilson, Marcia Ball, John Hammond, Sonny Landreth, Garth Hudson of THE BAND and Bob Dylan, Guy Davis, Eric Bibb, Ruthie Foster, Otis Taylor, Mike Zito, Bob Margolin, Flaco Jiménez, David Bromberg, Zachary Richard, Jerry Jeff Walker, Bob Brozman, Eric Andersen, Richard Thompson, Tom Russell, Jimmy LaFave, The Original Blues Brothers Band, Steve Cropper.
La notizia ha ormai fatto il giro del mondo, e anche del nostro belpaese, ovvero che il disco di Guy Davis col nostro Fabrizio Poggi, Sonny & Brownie's Last Train, è stato candidato ai Grammy Awards 2018 nella categoria Best Traditional Blues Album. E anche se il prezioso riconoscimento, il 28 Gennaio scorso, è andato a niente poco di meno che i Rolling Stones, accanto a Fabrizio e Guy c'erano anche Eric Bibb, Elvin Bishop e R.L. Boyce. Stavolta il blues italiano è ancora sotto i riflettori:Fabrizio e Guy infatti sono candidati ai Blues Music Awards 2018 della Blues Foundation nella categoria Acoustic Album e il 10 Maggio saranno stavolta a Memphis, Tennessee! Questo disco, uscito nel Marzo del 2017 su etichetta MC Records, è frutto della collaborazione tra il famoso ambasciatore del blues Guy Davis e il nostro grande armonicista Fabrizio Poggi, un omaggio al duo Sonny Terry & Brownie McGhee, storica coppia di bluesmen capaci di creare un magico e fantastico mix musicale. Un lavoro particolare questo di Davis e Poggi, perché pochissimi artisti si sono cimentati nel riproporre le canzoni di questi mostri sacri del country-blues. Già presenti in Italia nel 2017 con l'incredibile esibizione ai Festival Dal Mississippi al Po e Rocce Rosse Blues, Guy e Fabrizio, da persone semplici amanti della musica che suonano, stanno continuando a promuovere il loro ultimo lavoro con un International Tour prima negli USA e, successivamente in Europa, toccando - ovviamente - anche l'Italia nel periodo estivo. Ancora una volta emerge la qualità del blues italiano, e in particolare di Fabrizio Poggi, la cui armonica è perfettamente integrata con le sonorità di Guy Davis, famoso in tutto il mondo per essere non solo un grande chitarrista, banjoista, armonicista e cantante ma anche un attore di talento. Due cantastorie che, con passione, le raccontano attraverso la loro musica sempre nel solco della tradizione, come testimonia il particolare omaggio di Sonny & Brownie's Last Train, storie che si snodano tra Mississippi e Louisiana, storie di peccato e redenzione che camminano assieme.
Continua così l'idillio nato tra i due artisti e testimoniato dal precedente album - uscito per l'etichetta Dixiefrog - Juba Dance, salito nelle prime posizioni nella Hit Parade Blues Usa Top 50. Già in quel prodotto discografico nasceva un curioso melange acustico - talora nello stile piedmont, proprio alla Sonny Terry & Brownie McGhee - che risultava molto spontaneo, seme che ha fatto germogliare questo Sonny & Brownie's Last Train che i due amici stanno promuovendo con un International Tour prima negli USA e, successivamente in Europa, toccando - ovviamente - anche l'Italia nel periodo estivo, che ha ricevuto entusiastici consensi e una permanenza stabile nei primi posti delle classifiche USA ed è stato candidato ai Grammy Awards e agli Oscar del Blues 2018.
Guy Davis (classe 1952) non è solo un grande chitarrista, armonicista e cantante ma anche un attore di talento. Un talento nato in ambito familiare visto che Guy è il figlio di Ruby Dee e Ossie Davis, celebri attori, registi e attivisti per i diritti civili degli afroamericani. Da loro ha ereditato la passione per le storie, che racconta attraverso la sua musica sempre nel solco della tradizione. D'altronde Guy è davvero il link più diretto a personaggi come Robert Johnson, Charlie Patton e Blind Lemon Jefferson.
Nella sua lunga carriera ha lavorato con personaggi del calibro di Odetta, Pete Seeger, Taj Mahal, Dr. John e Richie Havens. "Una buona storia - dice Guy - può portarti dove non sei mai stato, farti incontrare persone che non conosci; farti andare lontano". Guy Davis nei suoi concerti, negli oltre diciotto dischi all'attivo che gli hanno valso numerosi riconoscimenti, mette in scena storie e canzoni che, viaggiando sulle strade blu, le strade secondarie dell'America minore, parlano di personaggi di ogni sorta in un vortice narrativo giocoso e ironico ma anche denso di mistero e di dramma. Sono storie che parlano di canzoni attorno al fuoco, di "beautiful losers", di schiavi che scappano con cani feroci alle calcagna e vagabondi che rubano uova nei pollai per riuscire a mettere in bocca qualcosa. Storie che parlano di contrabbandieri di
whisky dal cuore tenero e che si snodano tra le paludi infestate da insetti giganti tra Mississippi e Louisiana; e di contadini che suonando l'armonica come il mitico Sonny Terry raccontano storie attraverso quel piccolo strumento. Storie di gente di campagna che lavora sodo per mantenere famiglie numerosissime e in cui l'unico sollievo è il blues suonato da un vecchio zio. Storie a volte durissime che parlano di ragazzi impiccati, di Ku Klux Klan e di gente che deve ballare per salvarsi la vita al crocicchio, al cross road. Storie in cui peccato e redenzione camminano insieme. La bravura di Guy sta tutta nel riuscire a divertire e a commuovere anche l'ascoltatore che ha meno confidenza con la lingua inglese. Il suo modo di raccontare attraverso splendide e antiche canzoni è affabile, coinvolgente e diretto. Davvero le storie che Guy racconta attraverso le sue canzoni sono come le favole che si raccontano ai bambini prima di addormentarsi, semplici ma piene di significato. Favole a volte tristi a volte divertenti ma sempre affascinanti. Così come è la vita. Così com'è il blues. Il blues di Guy Davis.
Fabrizio Poggi, cantante, armonicista e scrittore, nominato assieme a Guy Davis ai Grammy Awards 2018, premio Oscar Hohner Harmonicas, candidato ai Blues Music Awards (gli Oscar del blues), candidato ai Blues Blast Music Awards, vincitore del JIMI AWARD (gli Oscar della prestigiosa rivista Blues411) come miglior album internazionale, candidato ai JIMI AWARD come miglior album dell'anno, candidato ai JIMI AWARD come miglior armonicista, è il bluesman italiano più conosciuto in America.
22 album incisi, di cui molti registrati negli Stati Uniti, ha suonato con tanti grandi del blues, del rock e della canzone d'autore tra cui i Blind Boys of Alabama, Charlie Musselwhite, Little Feat, Ronnie Earl, Kim Wilson, Marcia Ball, John Hammond, Sonny Landreth, Garth Hudson of THE BAND and Bob Dylan, Guy Davis, Eric Bibb, Ruthie Foster, Otis Taylor, Mike Zito, Bob Margolin, Flaco Jiménez, David Bromberg, Zachary Richard, Jerry Jeff Walker, Bob Brozman, Eric Andersen, Richard Thompson, Tom Russell, Jimmy LaFave, The Original Blues Brothers Band, Steve Cropper.
La notizia ha ormai fatto il giro del mondo, e anche del nostro belpaese, ovvero che il disco di Guy Davis col nostro Fabrizio Poggi, Sonny & Brownie's Last Train, è stato candidato ai Grammy Awards 2018 nella categoria Best Traditional Blues Album. E anche se il prezioso riconoscimento, il 28 Gennaio scorso, è andato a niente poco di meno che i Rolling Stones, accanto a Fabrizio e Guy c'erano anche Eric Bibb, Elvin Bishop e R.L. Boyce. Stavolta il blues italiano è ancora sotto i riflettori:Fabrizio e Guy infatti sono candidati ai Blues Music Awards 2018 della Blues Foundation nella categoria Acoustic Album e il 10 Maggio saranno stavolta a Memphis, Tennessee! Questo disco, uscito nel Marzo del 2017 su etichetta MC Records, è frutto della collaborazione tra il famoso ambasciatore del blues Guy Davis e il nostro grande armonicista Fabrizio Poggi, un omaggio al duo Sonny Terry & Brownie McGhee, storica coppia di bluesmen capaci di creare un magico e fantastico mix musicale. Un lavoro particolare questo di Davis e Poggi, perché pochissimi artisti si sono cimentati nel riproporre le canzoni di questi mostri sacri del country-blues. Già presenti in Italia nel 2017 con l'incredibile esibizione ai Festival Dal Mississippi al Po e Rocce Rosse Blues, Guy e Fabrizio, da persone semplici amanti della musica che suonano, stanno continuando a promuovere il loro ultimo lavoro con un International Tour prima negli USA e, successivamente in Europa, toccando - ovviamente - anche l'Italia nel periodo estivo. Ancora una volta emerge la qualità del blues italiano, e in particolare di Fabrizio Poggi, la cui armonica è perfettamente integrata con le sonorità di Guy Davis, famoso in tutto il mondo per essere non solo un grande chitarrista, banjoista, armonicista e cantante ma anche un attore di talento. Due cantastorie che, con passione, le raccontano attraverso la loro musica sempre nel solco della tradizione, come testimonia il particolare omaggio di Sonny & Brownie's Last Train, storie che si snodano tra Mississippi e Louisiana, storie di peccato e redenzione che camminano assieme.
