Filo diretto da Lecco a Roma, con la senatrice Antonella Faggi: audizione per la Lega su Genova, con un pensiero ad Annone
La senatrice Antonella Faggi durante il suo intervento
Un "filo diretto" tra i cittadini, i loro bisogni e aspettative, e la senatrice Antonella Faggi che si farà portavoce delle diverse istanze, mettendosi a disposizione personalmente con il proprio indirizzo mail così da instaurare un dialogo proficuo e costruttivo.
La senatrice lecchese Antonella Faggi, nel corso dell'audizione davanti al ministro per le infrastrutture Danilo Toninelli e a un centinaio tra deputati e senatori di tutti gli schieramenti politici, ha espresso la posizione della Lega sul disastro di Genova e su questi tredici giorni di lavoro per dare risposte e "numeri" a quanto accaduto.
"Dico grazie a Lei signor Ministro perchè in 13 giorni è riuscito a mettere assieme una serie di dati e a ricostruire una situazione, non facile. Per capire cosa fare nel futuro bisogna conoscere gli eventi pregressi" ha esordito. Citando la propria esperienza di 4 anni come vicepresidente di una società autostradale, ente di diritto privato a controllo pubblico, la dottoressa Faggi ha spiegato, forte della sua esperienza, diversi passaggi quali la pubblicazione della concessione che però, se non abbinata, agli atti aggiuntivi, a poco serve per avere i numeri e le risposte necessarie.
"Ben venga signor Ministro la ricostruzione fatta da lei in 13 giorni con grande umità e letta per poi dare contezza dei dati" ha proseguito "come ha detto c'è necessità di restituire al più presto la normalità". E poi facendo riferimento alla "sua" terra, la senatrice ha ricordato la tragedia di Annone "E' accaduto a Genova ma io arrivo da un posto dove è caduto un ponte e ha fatto una vittima. Dieci minuti prima proprio da lì era passata mia figlia. Ed oggi il ponte di Annone è lì, bello fermo. Si sono fatte tante conferenze stampa, si sono tutti agitati per dirci in quanto tempo lo avrebbero ricostruito...tanto che è ancora lì e di riposte non ne abbiamo". Allineandosi alle precedenti dichiarazioni del ministro sulla necessità di una grande opera di manutenzione delle infrastrutture, affinchè ciò non avvenga più, la Senatrice Faggi si è detta anche soddisfatta della possibilità attiva dal 1° settembre che comuni, provincia e regioni comunichino al Governo quali sono le loro emergenze.
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