Molteno, Pharmalife: il sindaco in consiglio ''non ci sono alternative a informare la Procura''

Il sindaco Mauro Proserpio e il vice Giuseppe Chiarella
Nessun giudizio, solo atti ufficiali e documenti di cui sono stati letti alcuni estratti. Al termine del consiglio comunale di Molteno che si è tenuto nella serata di martedì 18 settembre il sindaco Mauro Proserpio, nel punto all'ordine del giorno denominato comunicazioni, ha voluto fare chiarezza sulla vicenda della Pharmalife, l'azienda che lo scorso gennaio ha avviato l'attività sul territorio di Garbagnate Monastero. In questa occasione ha altresì risposto all'interrogazione presentata dal gruppo di minoranza Progetto per Molteno, illustrando gli ultimi sviluppi del caso e ripercorrendo sin dall'inizio la storia, fatta in primo luogo di ''scontri'' tra i due enti pubblici.
I cittadini della zona Paradiso di Molteno, su cui insiste la zona produttiva, hanno cominciato a far pervenire le prime segnalazioni di rumori. "Su questa base, l'assessore all'urbanistica Massimo Petrollini ha inoltrato una mail via PEC al comune di Garbagnate Monastero per chiedere i documenti di carattere ambientale ("autorizzazione unica ambientale, Scia e ogni ulteriore titolo autorizzativo rilasciato da comuni ed enti"), specificando che la richiesta serviva al comune per le segnalazioni pervenute e per verificare ed eventuali azioni nei confronti dell'azienda" spiega il primo cittadino.
Il 29 maggio il comune di Garbagnate Monastero riferisce di aver domandato all'interessato il consenso per l'accesso. Il 5 giugno l'azienda risponde con "la più ferma opposizione alla richiesta di accesso agli atti per la genericità della richiesta fondata solo su anonime segnalazioni. Non si ravvisano motivati interessi giuridici che possano evitare la riservatezza degli atti". Il 22 giugno, l'ente pubblico su cui insiste l'attività produttiva conferma i contenuti della lettera e non fornisce l'accesso agli atti. Tale conferma - a detta degli amministratori moltenesi - verrà rafforzata con la lettera del 1 agosto.

Il complesso della Pharmalife a Garbagnate Monastero
Il 2 agosto l'assessore Petrollini scrive al prefetto, all'autorità nazionale anti corruzione e al responsabile anticorruzione del comune di Garbagnate ribadendo che la sua richiesta ha rilevanza in materia di sanità pubblica. Il 3 agosto, la responsabile dell'ente limitrofo risponde confermando i contenuti della lettera di opposizione.
"Nel frattempo i rumori sono stati soprassieduti dalle molestie olfattive. A fronte dei moduli ricevuti dai cittadini, abbiamo chiesto l'intervento urgente di Arpa. L'8 agosto l'ente avvia l'indagine preliminare e, dopo aver fatto alcuni sopralluoghi per escludere altre possibilità, individua la fonte del disagio in quest'azienda".
A seguito della visita ispettiva di Arpa viene emessa una relazione in cui si dice che "l'espulsione dell'aria trattata non avviene in modo conforme a quanto stabilito da due normative, la bocca del camino è posta fuori dal sistema di filtrazione e la quota non è adeguata e che, nell'area del trattamento dei reflui è percepibile un forte odore, attribuibile ai reflui in fase di fermentazione e anche alla mancanza di un idoneo sistema di trattazione dell'area".
Dopo aver fornito alcune prescrizioni all'azienda, l'Arpa dichiara che si riserva di fare ulteriori verifiche. "La ditta ha comunicato di non essere ancora in possesso dell'AUA (autorizzazione unica ambientale) che risulta in itinere in provincia e si impegna a fermare gli impianti". In quel momento l'AUA avrebbe dovuto essere confermata dall'ATO, l'organo preposto ad autorizzare lo scarico: "In attesa del parere si prevede smaltimento mediante dei reflui idrici mediante ditte esterne" è la comunicazione che fornisce la società ad Arpa.

Da sinistra gli assessori Massimo Petrollini, Maurizio Villa, la segretaria dr.ssa Viviana Tutore,
il sindaco Mauro Proserpio e gli assessori Giuseppe Chiarella e Michele Corti


Il 7 settembre, il comune di Molteno scrive alla Provincia di Lecco e al comune di Garbagnate per chiedere una serie di informazioni sull'istanza di AUA e di "essere coinvolto nel procedimento autorizzativo in quanto ente coinvolto. Chiedo inoltre la sospensione dell'attività e del rilascio dell'AUA".
Il 13 settembre, la Provincia riferisce di aver ricevuto il 6 aprile dal SUAP l'istanza di autorizzazione dell'AUA e comunica che l'AUA n. 21 è stata adottata l'11 settembre. In merito alla richiesta del comune della sospensione dell'attività rimanda alle relazioni di Arpa.
In estrema sintesi, la concessione dell'AUA è avvenuta a qualche giorno di distanza dalla richiesta del primo cittadino di sospendere l'iter.
Al termine della lettura dei documenti, Proserpio ha dichiarato: "nessuno del materiale in nostro possesso contiene

I consiglieri Gilardi, Corti (PD) e Galimberti (Progetto per Molteno)
documentazione tecnica. Il comune ora non gioca in difesa ma in attacco, nelle sedi opportune, al fine di accertare perché questo è avvenuto e si muoverà con le azioni necessarie per fornire una fotografia chiara a chi deve appurare le responsabilità. Dai documenti ottenuti, Arpa evidenzia la necessità di interventi strutturali e la mancanza di autorizzazioni basilari per l'inizio dell'attività. Non ci saranno alternative alla trasmissione degli atti in Procura".

Il capogruppo di minoranza Giovanni Galimberti si è dichiarato soddisfatto della risposta dell'amministrazione, mentre per la consigliera del PD Giusi Corti "il comune di Garbagnate si mette a mio avviso in una posizione critica".
Al termine degli interventi, anche il vicesindaco Giuseppe Chiarella ha preso la parola. "A chi ci ha accusato di aver montato un caso, rispondo che in dieci anni di amministrazione tutte le segnalazioni pervenute agli uffici sono state prese in carico: se tutto è in regola, non c'è nulla da temere. Non si è trattato in questo caso di una richiesta strana, ma semplicemente di verificare che fosse tutto in regola. Siamo rimasti molto male del comportamento del comune di Garbagnate perché non si è mai visto il diniego degli atti. Siamo coscienti dell'importanza delle aziende, ma altrettanto certi che anche queste devono adeguarsi all'ambiente circostante, soprattutto quando arrivano dopo".

Ovviamente lo spazio resta a disposizione per eventuali precisazioni o repliche.
M.Mau.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.