Casatenovo: gli Alpini presenti alla cerimonia a Campodolcino
Gli Alpini casatesi e i loro accompagnatori davanti alla targa in ricordo di Vincenzo Vismara
ll 12 settembre 1958, l'allora arcivescovo di Milano, Giovanni Battista Montini, inaugurava un imponente monumento dedicato alla Madonna d'Europa collocato su una vetta a 2mila metri, nel comune di Campodolcino. A distanza di sessant'anni da quella data, la scorsa domenica è stata organizzata una cerimonia ai piedi dell'imponente statua della Vergine, alla quale hanno partecipato anche gli Alpini di Casatenovo.
E' anche merito del gruppo fondato dal cavalier Vincenzo Vismara, se sulla vetta della Serenissa potè essere eretta la statua mariana. Correva l'anno 1956 quando, durante una gita delle penne nere alla Casa alpina di Motta, don Luigi Re espresse il desiderio di poter costruire una stele in onore della Madonna, sulla cima di quella montagna. Gli Alpini di Casatenovo si misero subito all'opera, organizzando una sottoscrizione per finanziare la realizzazione della statua, affidata allo scultore Egidio Casagrande, che nel giro di dieci mesi portò a termine l'opera, dell'altezza di ben 14 metri. Fu scelta la vetta della Serenissima, più stabile e raggiungibile da tutti e nel 1958 alla presenza di Sua Eminenza Giovanni Battista Montini, il monumento potè essere inaugurato.
Domenica erano presenti all'Alpe Motta dodici penne nere casatesi, guidate dal vice Uberto Villa che ha fatto le veci del capogruppo Dino Pirovano (impossibilitato a presenziare per cause di forza maggiore). Insieme alla comitiva di Casatenovo c'era anche Antonio Vismara, nipote di Vincenzo, ricordato con una targa per l'impegno che allora aveva profuso nel progetto.
G. C.