Dalla Lituania ai palchi più prestigiosi, con i 'big' della musica. Saule Kilaite a Casatenovo il 23

""Andando, vivendo" rimarrà per sempre nel mio cuore, perchè è un viaggio musicale, ancora di più, un viaggio nella vita. E per me, ma credo per tutti, la musica tocca le corde più profonde".
Si entusiasma, Saule Kilaite, violin performer lituana, conosciuta anche in Europa e nel mondo (è stata in scena con Andrea Bocelli, Gianna Nannini, Laura Pausini, Michael Bublè e altri) quando racconta del concerto che alle 21 di venerdì 23 novembre la vedrà protagonista sul palcoscenico dell'auditorium di Casatenovo. Spettacolo che aprirà la stagione teatrale 2018-19. Accanto a lei, in quello che è uno show multimediale, Marino Delgado Rivilla (clarinettista-performer, collabora con molti teatri, anche con "La Scala") Lidia Bonacina, danzatrice e musicista, la coreografa e ballerina Elena Lago. Videoscenografie sincronizzate del francese Roland Tapì. La regia è di Carlo Cartisano.

Saule Kilaite nel suo studio di registrazione

"Uno spettacolo - sottolinea la violinista, da anni in Brianza - nato nel 2008. A Casatenovo sarà un addio, ma rimarrà per sempre nei miei ricordi. In gennaio invece, sarò in scena con "Diario di un violino", nuovo spettacolo, che sto scrivendo, e si ispira al mio romanzo d'esordio. E' la storia del violino negli ultimi quattro secoli, ovvero da Stradivari a Michael Jackson, passando per Bach, Paganini, Tciajcowskj, Chagall e decine di nomi che hanno fatto la storia della musica e dell'arte. Saranno loro - spiega Saule - ad accompagnarmi nelle due ore di parole e musica che stiamo costruendo".
La storia della violinista lituana è di quelle che sembrano esistere anche per essere raccontate. Saule nasce a Kaunas, seconda città della Lituania dopo Vilnus, la capitale. La mamma, medico, è appassionata di musica classica. La bambina ha solo quattro anni quando ascolta per la prima volta le note delle "Quattro stagioni" di Antonio Vivaldi, note che l'accompagneranno per tutta la vita. Di più, quella musica diventerà una sorta di filo conduttore della sua esistenza. "Lo ricordo come fosse oggi - racconta dallo studio di registrazione dove prepara lo spettacolo - la musica del Prete Rosso (dal colore dei suoi capelli ndr) mi colpì al punto da farmi sentire quasi scaraventata nelle melodie che stavo ascoltando - A volte - sottolinea Saule - le parole non spiegano tutto. La musica sì, perchè entra nel profondo. Lo sento quando sono in concerto. Se chi mi sta ascoltando si apre, il feeling è certo, e diventiamo una cosa sola".

A cinque anni Saule viene iscritta al liceo musicale. Ci rimarrà fino a diciotto. "Era quasi una scuola militare. Si studiava moltissimo, solfeggio, analisi musicale, armonia, pianoforte, violino. Abbiamo cominciato in cinquanta. Siamo arrivate in dodici, ma quei tredici anni mi hanno dato basi molto solide". La giovane lituana studia tutti i grandi musicisti, ma è Vivaldi a rimanere nei suoi pensieri. "Dal primo giorno in cui l'ho ascoltato - dice - la passione per la sua musica non è mai diminuita. Ho studiato il violino. Conservo ancora quello, piccolissimo, che mamma mi aveva regalato quando avevo cominciato mi aveva iscritto a scuola. (lo vedete anche nelle foto ndr). Invece, quello che mi accompagna ogni giorno nello studio e che suono nei concerti, è in legno di abete rosso. L'ho ricevuto a dieci anni, e l'aveva costruito per me un vecchio liutaio tedesco".
Terminato il conservatorio, Saule torna a casa, ma il desiderio è un altro. Antonio Vivaldi è italiano. Per la giovane musicista lituana la decisione è quasi obbligata. "Volevo studiare nel Paese del Prete rosso, magari non lontano dalla "sua" Venezia". Kilaite arriva a Brescia, dove, per la seconda volta, si laurea al conservatorio. Concerti, spettacoli, televisione, colonne sonore, libri, artista eclettica, è sempre sulla scena. A Brescia, in piazza Della Loggia, Saule terrà anche un concerto che non dimenticherà più. "Sul palco, con me, c'erano Gianna Nannini e i Deep Purple. Un'emozione enorme. La musica - aggiunge - è più forte di me, mi fa fare quello che vuole....", dice parafransando la celebre frase, sulla pittura, di Pablo Picasso, al quale peraltro si ispira.


Saule ha raggiunto il suo sogno: diventare musicista. "Quando suono - dice con passione - io divento il violino, e lui diventa me. Non è retorica. Entro in simbiosi totale con lo strumento. E il pubblico lo percepisce. So che ci sono musicisti bravissimi. Tecnica perfetta, ma se non c'è l'anima - sottolinea - l'emozione non arriva. La musica è linguaggio che può commuovere. Per me è un modo di amare, è liberta".
Torniamo alla storia. Siamo al 2005 quando la giovanissima violinista comincia a costruire "Andando vivendo", show multimediale che, dal 2008, la vedrà in tournèe nel mondo.
"La musica peraltro, è anche cercare di aiutare chi ha bisogno di aiuto" dice l'artista. Nel 2010 è a San Siro, in palcoscenico con Gianna Nannini e Laura Pausini, in un concerto storico: "Amiche per l'Abruzzo". Collabora da anni, come testimonial musicale, con Solidalmente, associazione promossa a Barzanò da Anna Lissi. Ha suonato per ELO di Lecco, Villa Beretta di Costamasnaga, AGRES di Saronno, per Soroptmist, nonchè per i progetti promossi da Lyons e Rotary
Prima di concludere la chiacchierata, mi regala un "Grapich Novel" (album a fumetti).

"Se osi i sogni si avverano - dice prima di spiegare - volevo fare la musicista, scrivere un libro, e fare l'attrice. Suono il violino, ho pubblicato il mio primo romanzo e, in qualche misura, ho appagato anche l'altro desiderio. "Charly Cartisano, mio produttore, ascoltava in radio un'intervista ad Antonio Serra, guru del fumetto. Terminato il programma aveva telefonato, ad un amico, Massimo Fantuzzi, meratese, grande disegnatore e allievo di Milo Manara. Nonchè alla radio, chiedendo di parlare con Serra. Il lunedì dopo era a Milano, nel suo studio. Gli aveva raccontato il mio sogno. Io vivevo nel Settecento. Prima di morire Antonio Vivaldi scriveva per me, una partitura inedita: la quinta stagione. Con la macchina del tempo, diventava possibile rivivere, la storia, anche nel terzo millennio''.
"Saule, la quinta stagione" è ora un fumetto edito da Bellavite". Farla diventare attrice, è stato l'ultimo regalo di Vivaldi alla "sua" violinista.
Sergio Perego
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