Si spengono le luci di TeleUnica, sempre più accesi i motori della nostre testate

Marco Calvetti
Qualche giorno fa la tavolata natalizia delle nostre testate fiorente di gioventù e di promettenti orizzonti. Ieri sera l'annuncio, lucido e drammatico insieme, della eclisse di TeleUnica: a fine dicembre si spegneranno luci e microfoni della emittente locale dopo un'agonia innescata dal fallimento di Filca Cooperative, polmone e cassaforte dell'azienda editoriale.

Uno stridente contrasto, e anche un segno dei tempi. Il mondo dei media sta cambiando schemi e alfabeti, e certo la nostra realtà non può sottrarsi alle novità e quella che si va manifestando come una vera e propria rivoluzione.

In me abitano sentimenti contrapposti: la passione che mi ha coinvolto, se non travolto, per l'informazione online, contagiato  dall'entusiasmo e dalle capacità dei tanti collaboratori che gravitano tra Lecco, Merate e Casate, coprendo l'intera provincia con incisività e tempestività, direi anche simultaneità dei fatti, secondo il verbo del nostro direttore Claudio Brambilla.

Dall'altra la nostalgia per una testata che chiude e nella quale ho profuso energie, passione e le mie qualità mescolate con i difetti. Tre lustri e passa di attività ai vertici: dalla direzione di TeleUnica Lombardia sino alle più recenti esperienze di Lecco e di Sondrio, quando l'emittente, in regime monopolistico, era una delle Tv locali più viste d'Italia, nel rapporto tra audience e abitanti. Immagini e voci che restano nonostante l'amaro epilogo e che non cancellano una quotidiana testimonianza di servizio e di approfondimento su un ventaglio di temi, con i quali la dimensione locale si contaminava con quella regionale e persino nazionale.

Ora mi ritrovo in questa nuova battaglia e le 33 persone che hanno brindato con noi sono la dimostrazione che lo strumento dell'online ha un'efficacia unica se si vuole intercettare una platea vasta nei tempi e nelle modalità richiesti dalla complessità delle questioni e dal ritmo sempre più accelerato delle cose del mondo.

Ci sta ovviamente, in questo contesto, un'osservazione sul declino della carta stampata, a me così cara, che è in crisi ad ogni latitudine con giornali che fanno fatica a sopravvivere e che vengono costantemente battuti dall'universo dei social e dalla incalzante e competitiva macchina dell'online.

Ho fatto la scelta giusta aderendo a questo progetto, figlio di una felice intuizione del direttore.

Ormai anche il nostro network è maggiorenne e perciò deve assumersi crescenti responsabilità e semmai il sipario calato su TeleUnica affida ai nostri colleghi un motivo in più per rappresentare questo territorio, per raccontarlo e per accompagnarlo nei processi di sviluppo e di crescita.

Una voce non supina la nostra, ma semmai plasmata in una visione critica e tuttavia sempre, ostinatamente, capace di  richiamarci alle fonti e, diciamolo pure, alla verità.

In stagioni sempre più avvilite da leggende più o meno metropolitane, dalle false notizie e dall'approssimazione, il dovere e il piacere di rispettare le regole canoniche del giornalismo sono il nostro pane quotidiano, i binari entro i quali liberare la nostra corsa con correttezza, oggettività e soprattutto libertà.
Marco Calvetti
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