A Monticello vissero i Bocconi, fondatori de 'La Rinascente' e dell'Università di Milano. L'asilo e Cascina Teresa li ricordano

C'è un filo rosso che lega la storia di Monticello Brianza a La Rinascente - fra i più celebri grandi magazzini di Milano - così come all'università Bocconi. La dinastia che ha dato il nome al blasonato ateneo, di fama internazionale, è vissuta infatti in paese e qui ha lasciato una traccia più che tangibile del suo passaggio.

Villa Bocconi, oggi sede della Casa di riposo

A cominciare dall'omonima villa, da decenni ormai sede della casa di riposo e già nobilitata dalla presenza del letterato francese Stendhal che fra l'altro nel suo "Voyage dans la Brianza", in appendice al "Voyage d'Italie" (1818) scrisse: "Monticello: ammirevole panorama... Non ho mai visto niente di simile; all'orizzonte si scorge il duomo di Milano e sullo sfondo una linea azzurra disegnata dalle montagne di Parma e di Bologna".

Il busto in municipio alla memoria di Luigi Bocconi e a destra l'asilo intitolato al benefattore e alla moglie Teresa

Luigi Bocconi l'acquistò nel 1883 dalla famiglia Balestrini di Cortenuova che a sua volta l'aveva avuta dall'ospedale Maggiore di Milano; a quest'ultimo era stata donata dai Calderara. L'imprenditore milanese restò legato a Monticello fino alla sua morte, avvenuta il 7 marzo 1900, ricoprendo per un periodo anche il ruolo di sindaco: dal 1895 al 1899. Non a caso nell'androne del municipio è conservato un busto in marmo a ricordo dell'impegno politico-amministrativo profuso da Bocconi per la comunità monticellese. Sua moglie Teresa inoltre, fu promotrice della scuola materna di Via Sirtori, ancora oggi intitolata alla memoria dei due coniugi-benefattori.

I manifesti pubblicitari dell'attività dei Bocconi a Milano
(foto tratte da http://www.internimagazine.it/news/agenda/la-rinascente-prima-della-rinascente/)

Luigi e il fratello Ferdinando erano originari di Lodi, ma si trasferirono a Milano a metà Ottocento, portando avanti l'attività di confezionamento di abiti e vestiti già intrapresa dal padre e che sfociò, dopo l'apertura del primo negozio in centro città, nella nascita dei grandi magazzini, che di lì a poco sarebbero stati conosciuti con il nome di ''La Rinascente''. In realtà a sviluppare l'azienda di famiglia a partire dagli anni Novanta (del 1800 s'intende) fu il solo Ferdinando, dal momento che Luigi decise di dedicarsi all'impegno civico: non soltanto a Monticello ma anche a Milano, come consigliere comunale e della camera di commercio.

Il palazzo milanese in cui aveva sede il negozio di abbigliamento della famiglia Bocconi, precursore de La Rinascente

Con la morte di Luigi, il fratello Ferdinando entrò in possesso per i due terzi della villa monticellese, insieme alla cognata Teresa Rossi. La proprietà passò poi di mano alla famiglia dell'ingegner Alessandro Taccani nel 1939 che negli anni successivi la cedetta ad Amelia Guerra. L'Onpi (opera nazionale pensionati d'Italia) ne entrò in possesso nel 1952, facendone una casa di riposo. Nel 1979 il compendio passò a Regione Lombardia, proprietaria fino al 1998 quando villa e pertinenze furono cedute al Comune di Monticello.

Teresa Rossi Bocconi e l'atto del consiglio comunale per l'intitolazione della cascina di Via Montegrappa

Ferdinando Bocconi lasciò poi l'attività imprenditoriale ai figli che nel 1917 diedero ufficialmente vita a La Rinascente. Alla memoria del primogenito, caduto tragicamente ad Adua nella guerra italo-etiopica, venne finanziata e intitolata l'università commerciale milanese - ancora oggi tra gli atenei più blasonati a livello internazionale - inaugurata il 10 novembre 1902 con un corso di laurea in economia e commercio e uno in lingue. I Bocconi infine, furono i fautori dell'iniziativa editoriale che sfociò nella celebre Treccani.

Altre due immagini dell'odierna Villa Bocconi

Un altro immobile monticellese però, è legato a doppio filo alla celebre famiglia milanese. Si tratta del complesso rurale conosciuto come Cascina Teresa, situato in Via Montegrappa, lungo la strada che collega il paese a Besana, nei pressi di Villa Greppi. Un insediamento privato di grandi dimensioni, costruito probabilmente agli inizi dell'Ottocento e che negli anni successivi passò nelle mani della famiglia Calderara, già proprietaria anche della villa che ospita la casa di riposo. Alla morte del conte Carlo, tutto - come già detto sopra - finì nelle disponibilità dell'ospedale Maggiore di Milano, e nel 1873 ai Balestrini di Cortenuova (famiglia di cui faceva parte anche il pittore Carlo).

Il complesso residenziale denominato Cascina Teresa

Solo dieci anni più tardi la cascina - allora conosciuta come Fabbrica - entrò a far parte del patrimonio della famiglia Bocconi che nel 1888, 130 anni fa esatti, fu intitolata dal consiglio comunale di Monticello (seduta del 24 giugno) a Teresa Rossi, moglie di Luigi. Alla morte di quest'ultimo l'immobile nel 1903 divenne di proprietà del fratello Ferdinando, poi dei suoi figli, per essere infine acquistata nel 1939 dalla famiglia Cesati e infine dai Vismara.

Immagini e notizie tratte da ''Monticello Brianza. Paesaggi, uomini, culture''
Gloria Crippa
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.