Casatenovo: con don Dell'orto e UTE si parla della Storia della Chiesa il 14


Don Umberto Dell'orto

E' in programma giovedì 14 marzo alle ore 20.45 il settimo incontro per il ciclo ''La storia della Chiesa'' a cura di don Umberto Dell'orto. La lezione promossa dall'Università per Tutte le Età di Casatenovo si terrà a Villa Farina e sarà dedicata all'Ottocento, il secolo lungo.

Di seguito gli argomenti che saranno affrontati durante la serata:
1. Il quadro di riferimento della questione sociale (vol. 4, 130-131. 162-166. 170-171)
- responsabilizzazione del laicato: dalla rivendicazione dei diritti della Chiesa a iniziative di carattere sociale e culturale; il ruolo della donna nella Chiesa e nella società
- trasformazione del lavoro e cambiamenti conseguenti, quali la crescita demografica, l’emigrazione, l’inurbamento, il lavoro giovanile, gli orari e il salario
- il socialismo come dottrina e come movimento

2. Dalla questione sociale o operaia sorge la dottrina sociale delle Chiesa (166-171. 210-217):
- prima mancanza di strumenti per affrontare la nuova situazione, poi la consapevolezza del ruolo della gerarchia ecclesiastica
- in area tedesca: il vescovo von Ketteler (+1877) e il laico Georg von Hertling con pluralità di interventi; Adolf Kolping (+1865) e l’«Unione dei giovani artigiani»; il corporativismo di Karl Vogelsang (+1890), laico tedesco attivo in Austria
- In area belga: la «Scuola di Liegi» a favore delle associazioni di soli operai e delle cooperative
- In area francese: diversi indirizzi nella seconda parte dell’Ottocento, con il corporativismo e il suo superamento, con l’«Opera dei circoli cattolici operai» di Albert de Mun nel 1871, con l’imprenditore Léon Harmel (+1915) per la corresponsabilità degli operai e l’«Associazione cattolica degli industriali del Nord»
- In area italiana: preti come don Giovanni Bosco e don Leonardo Murialdo; un laico come Giuseppe Toniolo e l’«Unione cattolica per gli studi sociali in Italia»
- L’Unione di Friburgo dal 1885 e altri convegni
- La Rerum novarum (1891) di Leone XIII manifesto di un cattolicesimo sociale in corso da tempo e che proseguirà la sua corsa

3. Nuovi orientamenti scientifici e dottrinali e la scienza cattolica in ritardo (182-183. 198-199. 205-209. 224-226):
- Per gli studi biblici: i nuovi problemi e nuove prospettive di lettura della Bibbia; la sfida raccolta solo da pochi studiosi cattolici, come Lagrange; l’enciclica Providentissimus Deus (1893) di Leone XIII; congressi scientifici internazionali e l’azione di freno dell’autorità ecclesiastica; l’arretratezza dei manuali
- studi filosofici e teologici: enciclica Aeterni Patris (1879) e unicità della dottrina tomista, con una duplice negativa conseguenza
- studi storici: meno penalizzati per le ricerche (apertura Archivio Segreto Vaticano nel 1880) ma nulla passa nei manuali scolastici e si pone resistenza alle conseguenze derivanti dalle ricerche (i casi di Lanzoni e di Duchesne)

4. La crisi modernista (227-249):
- differenza tra Modernismo e crisi modernista
- in Francia con i filosofi-teologi Blondel e Laberthonnière, con i biblisti Alfred Loisy e mons. Mignot, gli storici Duchesne e Battifol
- in Inghilterra: George Tyrrell e Miss Maude Petre
- In Italia: studiosi di scienze bibliche, ossia Semeria, Genocchi, Fracassini e, soprattutto, Salvatore Minocchi con la rivista «Studi religiosi»; Romolo Murri e il tentativo di unificazione e concretizzazione politica con la Democrazia Cristiana; censure e condanne fino al biennio chiave 1906-1907 per don Ernesto Buonaiuti, per il romanzo di Fogazzaro Il Santo, per la rivista «Il Rinnovamento»
- la Germania tra le premesse della crisi modernista
- la posta in gioco nella crisi modernista: il tentativo di ricomporre una duplice frattura da parte di Maurice Blondel, ossia tra naturale e soprannaturale con L’Action nel 1893 e tra storia e fede con Histoire et dogme del 1904; l’essenza del cristianesimo e le origini della Chiesa in L’Évangile et l’Église di Alfred Loisy del 1902

5. Le condanne romane e le conseguenze del Modernismo (248-259):
- Il decreto del Sant’Ufficio Lamentabili del luglio 1907 e l’enciclica Pascendi dominici gregis del settembre 1907 conducono alla creazione della dottrina modernista come sistema unitario, espresso mediante «il modernista tipo»
- la repressione modernista compiuta dalla La Sapinière fino al 1914
- il blocco causato dal Modernismo nella Chiesa cattolica

Riferimenti al volume 4 “Manuale di storia della chiesa” di Umberto dell’Orto e   don Saverio Xeres

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