Bulciago: evacuata la ''chimica'', dopo una emergenza. Ma solo per un'esercitazione

Alcune immagini dell'esercitazione di questa mattina a Bulciago

E' stato il fumogeno arancione, seguito dal suono della sirena all'interno della azienda SICOR di Bulciago a dare il via questa mattina all'esercitazione con simulazione di rischio rilevante. Illustrata nei dettagli nell'assemblea pubblica di martedì 2 marzo, la prova è servita per "testare la catena di comando, a partire dal sistema di avviso messo in atto dall'azienda bulciaghese.


E' stato messo in atto il protocollo in caso di emergenza massima" ha spiegato Matteo Selva, referente Unità Grandi Emergenze e coordinatore incidenti maggiori.

Insieme a funzionari e agenti di 118, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia di Stato, ATS, ARPA, Croce Rossa e Verde, Polizia Locale, era presente presso il comando avanzato allestito per l'occasione presso il parcheggio dello Sport Specialist di Barzanò.

Presso l'azienda SICOR invece, sono state messe in atto immediatamente le procedure del Piano di Emergenza Interno che ha coinvolto i lavoratori e i dipendenti dello stabilimento mentre venivano azionate le pompe d'acqua utili per abbattere la pericolosità dell'acido cloridrico, la sostanza utilizzata di cui si è immaginato il rilascio.

"Abbiamo scelto lo scenario in cui la bombola che lo contiene subisce dei danneggiamenti nel corso della movimentazione, solo diurna, dal mezzo di trasporto al deposito interno che la contiene", ha spiegato Debora Orrico, direttrice comunicazione di Teva Italia, "l'obiettivo è quello di minimizzare il rischio sia per i lavoratori, attraverso procedure interne regolarmente provate, che per i cittadini che vivono nelle immediate vicinanze, avvisandoli attraverso l'allarme sonoro".

Sul posto si sono portati vari automezzi dei Vigili del Fuoco che hanno messo in atto le procedure utili sia all'interno, attraverso un nucleo specializzato, che all'esterno dello stabilimento. Annunciata sui mezzi di stampa e sui siti comunali, l'esercitazione di oggi non ha provocato disagi alla cittadinanza: l'arteria stradale di fronte all'azienda, l'ex SP342, non è stata interrotta così come le strade comunali dove, solo per pochi istanti, sono state abbassatele stanghe all'inizio.

"Ci saranno sicuramente aspetti da migliorare. E' stata la prima prova in cui è stato messo in pratica il Piano di Emergenza per l'azienda SICOR e l'obbiettivo era proprio vederlo in azione nella pratica" hanno detto fonti amministrative.

Di seguito il comunicato stampa diffuso dalla Prefettura di Lecco:

SPERIMENTATO IL PIANO DI EMERGENZA ESTERNO DELLA SICOR SRL

Una errata operazione in fase di movimentazione del carrello elevatore, la fessurazione del corpo valvola del bombolone e la conseguente fuoriuscita di acido cloridrico anidro in atmosfera all’interno della Sicor Srl di Bulciago (Lc), azienda a rischio di incidente rilevante.

Il gestore dell’azienda richiede l’immediato intervento del 112 NUE Areu e dei Vigili del Fuoco. Giunti sul posto, gli operatori sanitari prendono in carico 15 lavoratori dipendenti della Ditta per sottoporli a decontaminazione ed una persona che transitava in zona ed avverte fastidio da irritazione per l’inalazione del gas.

Il Prefetto di Lecco, Michele Formiglio, attiva il Centro di Coordinamento dei Soccorsi nella sala operativa della Prefettura per il coordinamento e la gestione della maxi-emergenza. In loco viene allestito il Posto di Comando Avanzato e presso il Comune di Bulciago viene attivata l’Unità di Crisi Locale. Arpa ed ATS si portano sul posto dell’incidente per le verifiche di competenza.

E’ questo lo scenario dell’esercitazione di emergenza che si è svolta stamattina, organizzata e coordinata dalla Prefettura di Lecco, con la partecipazione della Protezione Civile Regione Lombardia e Provincia di Lecco, 112-NUE Areu, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecco, Questura di Lecco, Carabinieri, Polizia Stradale, Arpa, ATS Comuni di Bulciago, Barzago, Barzanò, Costa Masnaga, Cassago Brianza, Garbagnate Monastero e Nibionno.

Perché un sistema di protezione civile funzioni, è necessario testarlo periodicamente. Per tale ragione, particolare attenzione è stata riservata alla verifica dell’efficacia e della rapidità dell’attivazione delle procedure per la gestione delle emergenze, specialmente nei minuti che hanno preceduto l’arrivo sul posto degli enti coinvolti nella gestione dell’emergenza.

L’esercitazione è stata svolta in osservanza delle disposizioni recate dal decreto legislativo del 26 giugno 2015 n.105, che stabilisce che il Piano di Emergenza Esterna delle aziende a rischio di incidente rilevante debba essere riesaminato, sperimentato e, se necessario, aggiornato ad intervalli appropriati. Ciò attraverso esercitazioni che testino le procedure di attivazione delle strutture operative, la capacità operativa delle componenti istituzionali e di alcuni settori socio-economici presenti nelle zone a rischio e la capacità operativa dei piani di settore previsti.

All’esercitazione è seguita una riunione di debriefing per la valutazione dei risultati ottenuti con la conduzione dell’esercitazione; tramite feed-back a caldo e scambio di esperienze immediatamente a valle della conduzione, sono stati verificati i risultati al fine di evidenziare le criticità ed i punti di forza.

Il test al sistema di protezione civile – alla tempestività e operatività dei soccorsi, alla circolazione delle informazioni e al flusso della comunicazione di emergenza- ha prodotto risultati assolutamente soddisfacenti in linea con gli obiettivi dell’esercitazione.

Lecco, 4 aprile 2019

Il Capo di Gabinetto (Marcella Nicoletti)

 

A.P.
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