Oggiono: ''TINnamorerai di me'', iniziativa benefica per la neonatologia del Manzoni

Un successo andato oltre ogni aspettativa. L'iniziativa "TINnamorerai di me" - "TIN" è l'acronimo di Terapia Intensiva Neonatale - ha avuto un'ampia partecipazione. Intorno a questo progetto benefico si è ritrovata buona parte comunità oggionese. Nel pomeriggio di domenica 19 maggio, la palestra dell'oratorio di Oggiono si presentava gremita da alcune centinaia di persone. Genitori e nonni che con i loro bambini e nipoti sono giunti per supportare l'iniziativa benefica. Un successo che è andato anche oltre i confini della città, richiamando anche diversi cittadini dei comuni limitrofi.

Chiara Frigerio (seconda da destra) con altri volontari

L'idea di dar vita a "TINnamorerai di me", con l'intento di raccogliere fondi per il reparto di neonatologia e terapia intensiva neonatale dell'ospedale Manzoni di Lecco, è nata da una proposta di Chiara Frigerio.
«Ho avuto - ha spiegato la stessa Frigerio - la mia bambina in terapia intensiva presso l'ospedale. Il prossimo giovedì compirà due anni. Ho sentito la necessità di organizzare qualcosa visto che mi sento debitrice verso il reparto che l'ha salvata. Così, con l'aiuto di diverse persone, ho organizzato questa manifestazione per raccogliere fondi».

Dopo il pranzo che ha visto oltre 220 partecipanti, la giornata è stata tutta incentrata sui bambini. Giochi, clown, spazi per arrampicare, esibizioni di ginnastica artistica, danza e laboratori creativi sono state solo alcune delle iniziative organizzate. Sempre con l'ottica di trasformare una giornata di allegria e divertimento, trascorsa in compagnia fra famiglie, in un concreto aiuto per la neonatologia del Manzoni.

«Il nostro reparto - ha spiegato la dottoressa Manuela Condò dell'ospedale di Lecco, presente all'iniziativa con la sua collega dottoressa Carla Maccioni - ha 20 posti di cui 8 di terapia intensiva. Si tratta di un reparto di media grandezza e di terzo livello in cui vengono trattate un po' tutte le patologie, anche in ambito chirurgico, con la chirurgia pediatrica. Ogni anno abbiamo anche una casistica di circa quaranta bambini prematuri nati sotto le trenta settimane e sotto il chilo e mezzo di peso».
Entrambe le dottoresse sono rimaste molto colpite dal successo dell'iniziativa. Molto probabilmente la prima organizzata in modo specifico per il reparto di neonatologia a raggiungere un successo di a portata. «Siamo rimaste stupite - hanno commentato entrambe - è un'iniziativa veramente ottima, ci sembra che ci sia proprio una grande comunità che ha scelto di partecipare, siamo molto contente».

«Per il nostro reparto - ha continuato Carla Maccioni - potrebbe essere la prima volta, che un evento raggiunge questa portata, di così grandi dimensioni e con così tanta partecipazione. Ci sono tante persone che per loro fortuna non avranno mai la necessità di mettere piede nel nostro reparto, eventi come questi però sono un'occasione utile per sensibilizzare tutta la nostra comunità».
Sulle modalità di investimento dei fondi raccolti non è stato possibile prendere anticipatamente una decisione, anche se sono state fatte alcune valutazioni. «Fra le idee - ha spiegato l'organizzatrice Chiara Frigerio - c'è quella di acquistare dei fasciatoi riscaldanti per neonati o macchinari di rianimazione. Valuteremo nei prossimi giorni».

Sono infatti diverse le soluzioni che risulterebbero utili al reparto di neonatologia dell'ospedale Manzoni. «Ci sono presidi e attrezzature - ha spiegato la dottoressa Condò - che possono essere utili per migliorare l'assistenza dei bambini nati prematuri. Valuteremo insieme con il primario dottor Roberto Bellù e con il personale infermieristico. Di volta in volta possono presentarsi necessità e bisogni diversi. Ad esempio, da circa un anno e mezzo a Lecco è presente la banca del latte, e negli ultimi tempi stiamo valutano come migliorare il servizio».

Altre esigenze derivano invece dal ruolo del reparto di neonatologia del Manzoni, punto di riferimento all'interno di contesto territoriale più esteso di quello provinciale. «Essendo il nostro reparto di Lecco punto di riferimento per la Valtellina - ha spiegato la dottoressa Condò - stiamo valutando come migliorare l'assistenza per i bambini che devono essere trasferiti da Sondrio, ma anche da Gravedona, Erba e Merate. Molto spesso si devono effettuare trasferimenti da grandi distanze, sia in ambulanza che in elisoccorso. Nei centri che dipendono da Lecco sarebbe utile introdurre strumenti in grado di fornire assistenza telemedica o ecografi portatili. Insomma, tutto quello che può servire per cercare di capire il più possibile la situazione di un neonato prima di effettuarne il trasferimento». Soluzioni, queste ultime, che risulterebbero in linea con il nuovo sviluppo dell'eliambulanza del Manzoni che sta assumendo sempre più importanza nel contesto regionale.
«Siamo qui - ha concluso la dottoressa Condò - anche per ringraziare tutti, anche a nome del primario dottor Roberto Bellù che non ha potuto essere presente. Con iniziative come questa si sensibilizza tutta la comunità e anche per noi è una bella carica per proseguire».

Anche Chiara Frigerio ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno aiutato a trasformare la sua idea in un grande successo. «Abbiamo avuto tantissimi collaboratori, devo ringraziare tutti coloro che ci hanno dato una mano, un gruppo di mamme che hanno avuto i propri piccoli in cura presso il reparto di neonatologia, in particolare Anne e Emanuela, ringrazio anche l'associazione sportiva dell'oratorio, tutte le persone che hanno collaborato, Don William e tutti coloro che hanno prestato servizio a titolo gratuito, come il personale degli stand e la croce verde».

L.A.
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