Mandic: a un esterno la guida di Chirurgia. La prova del nove con la scelta del facente funzioni di ''Ortopedia – Traumatologia''

L’esito di un concorso non si discute. Ma si può commentare, soprattutto se da esso ne possono discendere conseguenze negative. Ci riferiamo ovviamente al concorso per il ruolo di primario del reparto di chirurgia del Mandic, retto sin qui, come facente funzioni, dal dottor Marco Confalonieri. Al concorso hanno effettivamente partecipato sette medici. Confalonieri si è classificato al quinto posto, dietro il collega di Lecco Fulvio Tagliabue. Il primariato, dunque, non andrà a un “interno”. Dovessero non assumere il ruolo i primi tre, sarebbe un professionista del Manzoni a prendere le redini del reparto di Merate (e questo, qualcosa a noi lo dice).

Un reparto, ci sia concesso aprire la parentesi, di eccellenza indiscussa. Il professor Carzaniga non ha bisogno di ulteriori citazioni. Uno sguardo all’archivio basta per sottolinearne le straordinarie credenziali. E Marco Confalonieri è stato il suo allievo prima di assumere la guida del reparto.

Che cosa accadrà domani è difficile da prevedere. Certo all’ospedale di Merate lo scoramento è dilagante. Il senso di abbandono da parte di una direzione strategica, cui noi stessi  abbiamo concesso fin troppa fiducia forse malriposta, è palpabile.

L’auspicio è che tutto il personale resti al proprio posto continuando l’ottimo lavoro sin qui svolto, sia pure in condizioni sempre più difficili a causa anche della scarsità di anestesisti che, inevitabilmente, riduce il numero possibile di sedute operatorie.

Ma la preoccupazione di qualche defezione significativa è grande.

Ora si attende il passaggio successivo: quello della sostituzione di Alessandro Spreafico alla guida del reparto di Ortopedia Traumatologia. Spreafico andrà in pensione a fine luglio. Quindi è presumibile che i vertici – Favini e Corrao in testa – abbiamo già un’idea della persona cui assegnare il ruolo di primario facente funzioni, in attesa del concorso.

Questo passaggio è cruciale per capire quale percorso il Direttore generale ha imboccato relativamente al futuro del San Leopoldo Mandic.

Nelle more, oltre a tenere desta l’attenzione possiamo solo augurarci che la “politica” batta un colpo. Per ora solo il Movimento 5 Stelle ha dato prova di concentrazione massima sulla questione.

Il giudizio sull’attuale maggioranza è sospeso, anche se il Sindaco, sinora, non ha fornito prova alcuna di voler “pesare” nelle scelte della Direzione strategica, almeno come “moral suasion” . Il centrosinistra sembra in preda al medesimo torpore che aveva avvolto l’attività di Sei Merate, attentissima ai problemi dei profughi e dell’accoglienza, del tutto distratta sulle criticità crescenti dell’ospedale cittadino.

Attendiamo il risveglio.
Claudio Brambilla
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