Casatenovo: la comunità si stringe attorno a Don Emanuele, nel 20° di ordinazione

Spontaneo, naturale e sicuramente emozionato Don Emanuele Beretta ha festeggiato sabato pomeriggio nella parrocchia di San Giorgio i suoi 20 anni di sacerdozio. Un traguardo importante che lo ha visto professare la propria missione nelle comunità di Bussero, Varedo e infine Sesto San Giovanni dove presta servizio attualmente in San Carlo.


E' stato il parroco don Antonio Bonacina che, in occasione della ricorrenza dedicata alla Madonna del Carmelo, ha chiesto a Don Emanuele di tornare nel suo paese natale per celebrare la Messa facendo memoria della sua ordinazione. Nel tardo pomeriggio di sabato, alla vigilia della notte bianca del paese, don Emanuele ha quindi condiviso con la comunità riunita alcune riflessioni maturate durante questi 20 anni di sacerdozio e che sicuramente non possono prescindere dal luogo in cui la fede e la sua vocazione sono cresciute in lui.

Don Emanuele

La messa ha visto la presenza di molti fedeli, tra cui amici e famigliari di don Emanuele, accorsi per dargli i propri saluti e per avere notizie della sua nuova esperienza come parroco. Il calore e l'entusiasmo dell'accoglienza hanno fatto sentire a casa fin da subito don Emanuele per tutto il corso della celebrazione, nella quale hanno trovato posto anche scambi di battute e ricordi personali.

Don Antonio

"Non ho mai festeggiato la festa della Madonna qui a Casatenovo dato che mi trovavo sempre fuori dal paese per via di impegni con i gruppi dell'oratorio ed è quindi un piacere e una gioia poter finalmente condividere con voi questo momento così importante per la comunità intera" ha affermato "la mia presenza oggi è per me segno che il Signore è capace di annodare eventi e storie in un unico disegno provvidenziale in grado di creare occasioni di valore da ricordare. Vorrei a tal proposito ringraziare questa comunità che è stata la sorgente e la radice della mia vocazione e continua ad esserlo negli anni nonostante la lontananza. Le letture che abbiamo ascoltato oggi ci raccontano dell'alleanza che Dio ha voluto per sempre con noi, il suo popolo, nonostante l'umanità porti con sé fragilità e limiti intrinsechi. Vorrei che oggi portassimo a casa il ricordo e la consapevolezza della bellezza di Dio. Non dobbiamo infatti dimenticarci che la religione e il nostro rapporto con Dio non è solo una relazione segnata dall'aspetto moralistico ma c'è anche e soprattutto un lato bello in questa relazione, caratterizzato dalla vicinanza del sangue di Dio con quello dell'uomo. Gesù ha infatti avuto lo stesso sangue dell'uomo e questo dimostra che la fede va oltre il semplice credo, è qualcosa che diventa vero e prende vita proprio all'interno di un momento così apparentemente semplice come quello della liturgia. Ricordiamoci che siamo sempre preziosi agli occhi di Dio, in un'epoca in cui veniamo misurati maggiormente per i nostri successi e per ciò che produciamo, il Signore è sempre Colui che sa guardarci dall'interno e nella profondità del nostro essere."

L'entusiasmo e il bene della comunità nel ricevere la presenza di don Emanuele in un momento così speciale si sono manifestati anche nei regali che i fedeli gli hanno voluto consegnare. A fare da cornice alla celebrazione con le sue voci sempre intonate ed emozionanti è stato il Coro di Santa Felicita.

La festa in parrocchia è proseguita con un rinfresco preparato dai volontari dell'oratorio mentre il paese ha dato il via alle danze per la Notte Bianca.
M.T.
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