Oggiono: Villa Sironi ''apre le sue porte'' al pubblico per visite guidate e eventi culturali
Fine settimana di cultura ad Oggiono, nell'ambito dell'iniziativa Ville Aperte 2019. Domenica 22 settembre le porte dell'affascinante Villa Sironi, appartenente al periodo eclettico-liberty di fine '800 e inizio '900, sono state aperte al pubblico che è accorso numeroso per ammirarne i locali interni e l'ampio giardino. L'iniziativa proposta è frutto di una stretta collaborazione fra il Circolo Culturale Angelo Tenchio, l'associazione Brianza Nostra e l'amministrazione comunale.
Un momento delle visite guidate in Villa Sironi
Durante la mattinata si è tenuta una conferenza informativa a cura dell'associazione Brianza Nostra, incentrata sulla figura di Ludovico il Moro e sulla diffusione della produzione della seta in Brianza. È stata ricostruita brevemente la vita di Ludovico il Moro, uno dei più grandi mecenati di Leonardo da Vinci, soffermandosi in modo particolare sulla collaborazione avvenuta nel periodo in cui soggiornarono a Milano, fornendo così una panoramica generale di tutti i segni lasciati da questa forte intesa.Nella seconda parte della presentazione il pubblico ha potuto approfondire la tematica della produzione del baco da seta e della diffusione di questo fenomeno in Brianza.
Nel primo pomeriggio si sono svolte, a cura del Circolo Tenchio, le visite guidate che hanno permesso ai presenti di osservare l'architettura dell'imponente villa.
"Fu costruita su progetto del giovane architetto Enrico Barbieri, nato a Milano nel 1883, con titolo conseguito nel 1909 presso l'Accademia di Architettura di Milano, che visse e lavorò a Milano dove morì nel 1963. Il progettista si rifà chiaramente alle esperienze dell'arch. Gino Coppedè, fiorentino di nascita, che elaborò uno stile molto personale attingendo forme tardo-medioevali e rinascimentali, rielaborandole in modo suggestivo. La Villa fu costruita con l'impiego della pietra arenaria di Oggiono, presente in numerose cave del paese e dintorni, e del granito, presente in alcuni inserti al di sopra di alcune architravi connesse alla copertura, intercalata da campi intonacati e decorati a graffito che attenuano il colore grigio della pietra. Il graffito è una tecnica che utilizza due strati di intonaco a calce colorata, di colori diversi e sovrapposti. Lo strato superficiale, seguendo il disegno preciso, viene graffiato ed asportato, mettendo in risalto il colore sottostante. La composizione architettonica è asimmetrica con l'imponente altana (torretta) sul fronte di sud-est, che consente di spaziare lo sguardo sul paese e la campagna sottostante. La distribuzione degli spazi interni mantiene una funzionalità ancora ottocentesca, ossia con servizi e cucine al piano seminterrato, che obbligava la presenza di personale di servizio. Sebbene articolata, ricca e fantasiosa nelle decorazioni, la costruzione all'esterno appare severa, soprattutto vista dal basso e dal lato esterno dello scalone, quasi ad incutere un senso di soggezione, mitigato però dalla dolcezza e dall'eleganza del paesaggio verso nord, dove i protagonisti diventano il bosco, il lago e la catena della Prealpi" hanno spiegato i volontari del circolo culturale durante le visite.
Tenendo conto del tema di Ville Aperte, incentrato sulla figura di Leonardo, oltre la visita di Villa Sironi di proprietà comunale, l'amministrazione ha pensato, quest'anno, di far scoprire, attraverso un piccolo itinerario, l'Oggiono di Marco, allievo di Leonardo. La partenza è avvenuta dalla presunta casa della famiglia D'Oggiono, all'incrocio fra piazza Sironi e via Marco d'Oggiono, sposandosi poi alla chiesa prepositurale Sant'Eufemia, all'interno della quale si possono ammirare alcune opere del maestro oggionese.
L'Associazione Archeologica Oggionese ha invece guidato i gruppi alla scoperta delle opere di Marco custodite nella Prepositurale di Oggiono. Gli spettatori hanno potuto osservare il Polittico dell'Assunta, 10 tavole dipinte a olio, e l'Affresco della Madonna col Bambino fra Sant'Eufemia, patrona della città, e Santa Caterina di Alessandria.
Monica Bonfanti e Angelo Onesti di Brianza Nostra
Sa.A.