Casatenovo: saracinesche abbassate lungo la provinciale 51. Da nord a sud diversi i negozi chiusi. E altrove non va meglio
L'ultimo ad aver cessato l'attività - seppur in maniera a quanto pare provvisoria - è il bar Canarino, il frequentatissimo (e storico) esercizio pubblico situato in Via Sirtori al confine con Monticello. Percorrendo la strada provinciale 51, che attraversa da nord a sud il territorio di Casatenovo, le serrande abbassate sono però parecchie. A cominciare appunto dal celebre bar, punto di riferimento per giovani e adulti che risulta non operativo dal giorno di Ferragosto e che a dispetto dei cartelli posizionati inizialmente per indicare la data di riapertura, ora riporta unicamente la scritta ''chiuso'' sulle vetrine esterne. Al momento quindi, non è dato sapere quando il bar riprenderà a funzionare.
Il bar Canarino in Via Sirtori, al confine con Monticello
Non si tratta tuttavia dell'unica chiusura registratasi negli ultimi tempi a Casatenovo. Ha abbassato le saracinesche la cartoleria Vergani in Piazza Repubblica, a pochi passi dal municipio, mentre poco più avanti, procedendo in direzione Lesmo, continuano ad essere vuoti i locali in Piazza Mazzini un tempo occupati dalla pizzeria d'asporto e - dall'altra parte della strada - dal panificio, chiuso ormai da anni, così come in Via Roma l'ex videoteca situata accanto all'autoscuola Brianza e la rosticceria take-away Via-Vai.
A destra l'insegna ''coperta'' della cartoleria Vergani in Via Cavour e sotto a sinistra l'ex videoteca di Via Roma
Non ha resistito molto il negozio di articoli religiosi situato dall'altra parte della strada e neppure il caseificio specializzato nella produzione di mozzarelle, che aveva trovato spazio nei locali adiacenti alla carrozzeria Caglio. Ancora vuoti i locali accanto allo storico ristorante La Fermata, al confine con Campofiorenzo, che in passato avevano ospitato un bar con differenti gestioni.
L'ex negozio di articoli religiosi in Via Roma e sotto l'ex pizzeria Via-Vai e il caseificio
Stessa sorte per il piccolo spazio nella corte della frazione, di fronte alla sala civica, occupato prima da un'edicola-cartoleria e successivamente da una pasticceria-gelateria siciliana, attività quest'ultima che ha chiuso i battenti a pochi mesi dall'insediamento. Ha abbassato le serrande nei mesi scorsi anche il Compro Oro di Via De Gasperi, accanto alla stazione di rifornimento.
L'ex edicola-cartoleria e il Compro oro di Campofiorenzo, in Via De Gasperi
Una conta davvero impietosa, con l'ottimismo che - pur volendoci mettere tutta la buona volontà - va scemando. Anche perchè allargando lo sguardo, le cose non sembrano andare meglio in altre zone del paese. Di serrande abbassate se ne contano anche in Via Parini, al confine con Casatevecchio, dopo la chiusura del punto Snai, trasferitosi altrove, del negozio di sigarette elettroniche e con la Tecnocasa che ha abbassato le saracinesche per spostarsi in Via Manzoni, in pieno centro.
A sinistra i locali vuoti in Via Parini e sotto l'ex sede Tecnocasa
Un quadro non propriamente felice nonostante l'impegno messo in campo negli ultimi due anni dall'Associazione Commercianti Casatesi, particolarmente vivace nel proporre iniziative di intrattenimento per far conoscere la propria attività: dalla notte bianca di fine luglio, al recente apericena, passando per i mercatini e le luminarie natalizie.
A destra lo storico panificio di Piazza Mazzini e sotto l'edificio che ospitava il ristorante La Fermata e accanto, un bar
G. C.