Oggiono: Leonardo e i suoi studi sull'anatomia nell'incontro col circolo Tenchio e Asst

"Leonardo e l'anatomia, a misura d'uomo'' era il titolo dell'incontro dedicato alla figura del ''genio'' in occasione del 500esimo anniversario della sua morte. L'iniziativa, organizzata dal circolo culturale Angelo Tenchio, si è svolta nella mattinata di sabato 12 ottobre presso la sala conferenze della BCC di Oggiono.

I relatori e i volontari del circolo Tenchio

"Abbiamo deciso di promuovere un'intera giornata di studio dedicata a questo grande maestro riunendone idealmente l'anima scientifica e artistica. Conosciuto per le sue opere artistiche, gli affreschi, le sculture e le invenzioni, Leonardo è stato anche un grande studioso ed appassionato di anatomia. Questa mattina illustreranno gli aspetti più interessanti delle sue ricerche la professoressa Cristina Riva, direttore dell'unità di anatomia e istologia dell'ASST di Lecco, e la dottoressa Chiara Lietti, radiologa dell'Ospedale Manzoni di Lecco.

Gli studi geniali di questo autore sono avvolti sempre da un misterioso perché che quest'oggi vorremmo divenisse spunto di riflessione ed approfondimento. Le tavole anatomiche da lui realizzate mettono in luce la personalità di questo artista che compì i suoi studi scientifici attraverso lo studio della natura, del disegno e della pittura'' le parole di Elena Ornaghi, volontaria del circolo culturale, ringraziando per la presenza e la collaborazione le autorità presenti, le dirigenze scolastiche dell'istituto Bachelet di Oggiono e l'istituto Medardo Rosso di Lecco, l'ordine dei medici della provincia lecchese, l'azienda socio sanitaria territoriale ASST e gli amici del circolo che hanno sostenuto anche quest'iniziativa, in particolar modo il signor Caccia che ha ospitato nel pomeriggio gli studenti per l'allestimento di un'ideale bottega d'arte rinascimentale.

"La radiologia medica si occupa della produzione e dell'interpretazione, a fini diagnostici o terapeutici, di immagini radiologiche e svolge quindi un ruolo fondamentale ed imprescindibile nello studio delle patologie umane. La prima immagine radiografica risale alla fine del 1800. Si scoprì che le radiazioni elettromagnetiche, prodotte da un tubo radiogeno, potevano attraversare i tessuti del paziente e fornirne un'immagine. Fino alla seconda metà del 20esimo secolo la radiologia convenzionale era l'unica metodologia indiretta che mi permetteva di studiare l'interno del corpo umano. Successivamente sono stati fatti passi da gigante nelle varie tecniche, soprattutto per quanto riguarda la TAC, che utilizza le radiazioni elettromagnetiche e permette di studiare i volumi corporei, e la risonanza che offre, al contrario, immagini bidimensionali. Osservando e confrontando le tavole anatomiche leonardesche con le immagini forniteci dalle radiografie convenzionali, TAC e risonanze, è chiaramente visibile la precisione delle sue rappresentazioni e l'impressionante corrispondenza con le immagini moderne. Lo studio anatomico di Leonardo si spingeva ben oltre il semplice studio artistico. Analizzando, per esempio, una radiografia di una mano si può notare la precisione con cui, cinquecento anni fa, questo autore ha riprodotto le ossa del carpo che permettono, articolando il radio e l'ulna con i cinque metacarpi, il movimento" ha spiegato la dottoressa radiologa Chiara Lietti proiettando le tavole anatomiche leonardesche ed illustrando la somiglianza con le radiografie attuali.

"Le tavole leonardesche dove possono essere collocate? In una casella scientifica o letteraria? È possibile trovare una sintesi?" ha domandato il dottor Luigi Sala, mediatore della conferenza, ai presenti, sperando si potesse trovare al termine dell'incontro una possibile risposta.

Da sinistra la dottoressa Chiara Lietti e la professoressa Cristina Riva

Elena Ornaghi

"Questa è una mattinata, a mio parere, splendida, che ci mostra diversi aspetti interessanti che possono indurci in approfondimenti e riflessioni. Io credo che il filo rosso di questa giornata sia, oltre a Leonardo e i suoi studi anatomici, il concetto "a misura d'uomo". Leonardo e i suoi studi sono una lezione immensa che narrano la sua genialità poliedrica e la sua capacità di applicazione biomedica ed ingegneristica. Sui suoi studi si innesta successivamente una tradizione e numerosi furono gli esperti che contribuirono alla creazione di un atlante scientifico di anatomia. Gli studi anatomici di Leonardo si collocano a cavallo tra il 1400 e il 1500, epoca in cui la medicina presentava un forte carattere esperienziale con poco a che fare con la fenomenologia e la causalità. Si trattava di una medicina dei sintomi che valutava la gravità della malattia in relazione alla sua manifestazione esteriore cutanea. Il rigore anatomico fisiopatologico di questo grande genio si discosta da questa concezione contribuendo alla creazione della moderna nozione di anatomia patologia, disciplina attualmente nel segno del metodo scientifico e dell'innovazione, che studia le alterazioni dell'organismo in relazione ai vari organi, apparati, tessuti, cellule e cromosomi'' ha spiegato la professoressa Cristina Riva sottolineando l'importanza di questa branca della medicina.

''Dopo questa mattina sono certa abbiate colto come i disegni di Leonardo siano stati l'apripista anche per quanto riguarda il campo dell'anatomia dissettiva. Abbiamo deciso di intitolare quest'incontro "a misura d'uomo" perché Leonardo, per compiere il suo studio artistico e scientifico, si affida alla misurazione dell'uomo arrivando così a spiegare il principio dell'uomo vitruviano per cui le misure dell'essere umano permettono la perfetta quadratura del cerchio. L'uomo come misura di tutte le cose è il principio ispiratore delle sue opere nelle quali l'autore ricerca l'armonia e l'equilibrio, quel valore senza tempo che, forse, è proprio il segreto del sorriso della Gioconda'' ha concluso Elena Ornaghi.

Sara Ardagna
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