Annone: per una lite in discoteca nel 2014, quattro giovani finiscono davanti al giudice
Una serata di svago trascorsa insieme agli amici, come tante altre, che si è trasformata però in un incubo per un giovane classe 1987 residente nell'oggionese. Il 21 giugno 2014, mentre si trovava nella discoteca Tiara di Annone Brianza, l'avventore era rimasto coinvolto in una rissa e colpito al volto con un pugno. Al centro del grave episodio un dissidio sfociato (sembra) per questioni amorose.
Un'aggressione per la quale - a seguito delle indagini condotte dalle forze dell'ordine - sono stati iscritti sul registro degli indagati quattro coetanei, la cui posizione è finita quest'oggi al vaglio del giudice per le udienze preliminari del tribunale di Lecco, Salvatore Catalano. Due di loro - assistiti da un legale del foro monzese - hanno preferito affrontare il dibattimento e il prossimo 28 gennaio compariranno dinnanzi al giudice monocratico Martina Beggio. Per gli altri invece, il difensore ha avanzato un'istanza di messa alla prova, accolta - al termine della camera di consiglio - dal giudice. I due saranno quindi affidati all'ufficio di esecuzione penale esterna (UEPE) per lo svolgimento di un programma di trattamento che abbia quale fine la pubblica utilità.
Presente in udienza - oltre al sostituto procuratore Giulia Angeleri - anche l'avvocato che assiste il giovane avventore vittima della lite, nei confronti del quale dovrà essere corrisposta una somma in denaro quale forma di risarcimento per i danni patiti.
Un'aggressione per la quale - a seguito delle indagini condotte dalle forze dell'ordine - sono stati iscritti sul registro degli indagati quattro coetanei, la cui posizione è finita quest'oggi al vaglio del giudice per le udienze preliminari del tribunale di Lecco, Salvatore Catalano. Due di loro - assistiti da un legale del foro monzese - hanno preferito affrontare il dibattimento e il prossimo 28 gennaio compariranno dinnanzi al giudice monocratico Martina Beggio. Per gli altri invece, il difensore ha avanzato un'istanza di messa alla prova, accolta - al termine della camera di consiglio - dal giudice. I due saranno quindi affidati all'ufficio di esecuzione penale esterna (UEPE) per lo svolgimento di un programma di trattamento che abbia quale fine la pubblica utilità.
Presente in udienza - oltre al sostituto procuratore Giulia Angeleri - anche l'avvocato che assiste il giovane avventore vittima della lite, nei confronti del quale dovrà essere corrisposta una somma in denaro quale forma di risarcimento per i danni patiti.
G. C.