Casatenovo: il crisantemo fuego la nuova creazione di Antonio Colombo a Galgiana

Nelle serre di Galgiana i nuovi crisantemi. Nascono qui, a due passi dalla Brianza della grande industria,  i “coreani” più intriganti, quelli che Antonio Colombo continua a a sperimentare. Arancione, con venature di rosso e giallo, petali sottilissimi e numerosissimi, quasi identico al sole come lo disegnano i bambini. Colombo, floricoltore, ha scelto invece di chiamarlo “fuego”,  un nome che richiama immagini simili a quelle che, della nostra stella, danno gli scienziati.
Da decenni nelle serre della frazione di Casatenovo, il signoro Antonio crea nuove specie di crisantemi coreani, quelli con le corolle a margherita. Dei quali, negli anni ottanta è stato, peraltro, il primo creatore in Italia.

Antonio Colombo

“Era giallo – sottolinea – adesso ho voluto ricrearlo con circonferenza enorme, di oltre un metro. Da quel lontano giorno del mio primo “coreano” i colori che arricchiscono le nostre serre sono migliaia. Del resto, di sperimentare non ho mai smesso”. E’ vero a tal punto che a Santo Domingo, dove raggiungeva un amico missionario, lo invitavano a tenere lezioni in università. “Quest’anno – aggiunge – ho creato “fuego”. E’ il figlio di Eldorado, ma ho caricato molto con l’arancio. Questo è il risultato”. Col sole che inonda le serre, quel crisantemo sembra accendersi e splendere, esattamente come il fuoco.
“A questo nuova creatura – spiega il floricoltore – sto lavorando da cinque anni. Per ottenere l’effetto splendore, ho creato una corolla semidoppia, con quattro strati di petali, molto compatti. Abbiamo raggiunto una tonalità di rosso-fuoco che sarà probabilmente insuperabile”.

Da quasi mezzo secolo, ovvero da quando con i fratelli Giovanni e Marcello,  ha continuato il lavoro del nonno (che negli anni trenta, nella vicina Villa Lattuada, preparava i fiori per  ricevere Re Umberto) il floricoltore di via San Giacomo, crea nuove specie. Il coreano giallo a circonferenze enorme, è alto 80 centimetri e distribuisce le corolle su 25 rametti, peraltro invisibili. Ma per il 2020, Colombo sta già pensando a qualcosa di diverso.
“A molte nuove specie – spiega – ho sempre dato un nome di donna. Quello arancio era per  mia sorella Lidia, il rosa per mia madre. Per Marylin Monroe, avevo creato un coreano bianco e viola, colori che amava. Non ho mai voluto commerciarlo. Adesso  i coreani bicolore sono richiesti. Ridarò smalto al Marilyn. Ho preparato i semi. Per l’incrocio, accanto al bianco, la madre, come padre ho scelto  un viola molto carico. Vorrei ottenere una corolla viva, brillante, come la grande attrice che abbiamo amato”.
Sergio Perego
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