Oggiono: la piaga della violenza contro le donne in una mostra

Quaranta fotografie per testimoniare il problema della violenza contro le donne. Immagini crude, scattate fra le mura domestiche. Una mostra in bianco e nero, con un colore terzo, il rosso, che compare in alcuni scatti come un "simbolo" che si aggiunge alla monocromia. L'impatto è decisamente forte come, d'altro canto, forte è il tema trattato.

Da sinistra i fotografi Antonella Bonacina, Alessia Sangalli, Stefano Scavino, Riccardo Citterio,
Manuela Venneri con il sindaco Chiara Narcio e l’assessore Giovanni Corti

«Cerchiamo - ha spiegato Manuela Venneri, una dei fotografi - di sensibilizzare rispetto alla questione della violenza sulle donne. Ci siamo concentrati sulla violenza domestica, un argomento difficile da affrontare. Le foto sono ambientate tutte in fra le mura di casa, vogliono esprimere il dolore, l'abbandono e l'estrema violenza che la donna vive in quello che dovrebbe essere un luogo sicuro e che in realtà non è».
Con Manuela, oggionese, sono stati altri quattro i fotografi che hanno partecipato al progetto: Stefano Scavino, Alessia Sangalli, Antonella Bonacina e Riccardo Citterio. Provengo dal Lecco, Calolziocorte e Civate. Le fotografie del loro lavoro collettivo sono esposte nell'atrio di ingresso del Municipio. Cambieranno. Ogni settimana verranno esposte dieci immagini diverse, fino a fine mese quando, in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, l'intera mostra verrà esposta in piazza Manzoni.

«Abbiamo pensato - ha spiegato Giovanni Corti assessore alla cultura - di dedicare tutto il mese alla tematica della violenza sulle donne. Questo per ricordare che non c'è solo un giorno dedicato al tema. È un problema di cui bisognerebbe parlare sempre e non dimenticarlo». L'assessore ha inoltre aggiunto: «Le immagini sono emblematiche, di un violenza che a volte si fatica a comprendere, ma che esiste tutti i giorni e di cui i giornali riportano notizia».

L.A.
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