Monticello: vuoti da anni gli immobili che ospitavano l'Agrati-Garelli e la Grande Casa. In vendita la villa che fu di Aligi Sassu
''Vendesi''. Recita così il cartello affisso da qualche tempo a questa parte all'esterno di Villa Bianchini, a Cortenuova di Monticello. Una struttura storica per la frazione, che per anni ha ospitato la sede della Grande Casa, punto di riferimento sociale per il territorio. Un centro - quello monticellese, all'epoca presieduto da don Virginio Colmegna - che operava come vera e propria comunità alloggio a favore dei giovani affetti da disagio fisico e psichico. Chiusa ormai da oltre dieci anni - con la sede della cooperativa spostatasi nel frattempo a Casatenovo e particolarmente attiva nell'erogare servizi nell'ambito sociale - la struttura è stata recentemente messa in vendita.
Villa Bianchini a Cortenuova di Monticello
Se nel 2008 il PGT (piano di governo del territorio) prevedeva la realizzazione di un volume aggiuntivo rispetto all'esistente, destinato ad una struttura ricettivo-alberghiera, complice probabilmente l'insediamento del centro benessere a poca distanza, l'adozione di una variante allo strumento urbanistico cinque anni più tardi ha di fatto rimescolato le carte in tavola. Eliminata dagli ambiti di trasformazione e inserita fra le previsioni attuabili dal piano delle regole, la scelta dell'allora amministrazione Rigamonti nei confronti della struttura risalente al 1700 era stata quella di limitare l'intervento ad un restauro, con la previsione di destinazioni residenziali e "compatibili''.
A sinistra gli ex uffici dell'Agrati-Garelli in Via Immacolata a Cortenuova
Vuoti da tempo anche gli immobili che ospitavano gli uffici di una storica azienda locale, ormai chiusa da decenni: l'Agrati-Garelli. Un vero e proprio impero, fondato da Carlo Giuseppe Agrati, originario di Cortenuova dove era nato il 23 gennaio 1908. Imprenditore nonchè sindaco di Monticello per alcuni anni, nel 1953 allacciò contatti con la ditta Garelli di Sesto San Giovanni, divenendone il fornitore di telai a motore. Un binomio che diede vita alla produzione di motoveicoli e scooter: dal Capri al Como, solo per citarne un paio che hanno reso il marchio Agrati-Garelli noto in tutto il mondo, dando lavoro a centinaia di persone nel sito produttivo dell'azienda, situato a Cortenuova.
Immagine di repertorio di un presidio dei lavoratori in Via Immacolata
Qualche anno fa il corpo più recente della struttura commerciale situata a pochi passi dal confine con Besana, era stato messo in vendita nell'ambito della procedura di concordato preventivo (la numero 03 del 2006) che riguardava l'ultima società ad essere entrata in possesso dello stabile. Anche l'edificio di Via Immacolata era stato oggetto della variante al PGT (piano di governo) del territorio approvata dal consiglio comunale di Monticello a inizio 2014. Se la precedente versione del documento urbanistico prevedeva la demolizione dell'intero gruppo di edifici commerciali situati in Via Immacolata, la variante offre attualmente la possibilità ai proprietari di realizzare un intervento di ristrutturazione, mantenendo la volumetria esistente. Da ambito di trasformazione l'intervento è stato infatti inserito nel piano delle regole.
Senza occupazione allo stato attuale anche diversi capannoni che sino al 1991 avevano ospitato l'attività dell'Agrati-Garelli, situati nell'area di Via Moneta-Via Italia Unita, alcuni dei quali risultano di proprietà di Seruso spa, la società partecipata di Silea che sino all'inizio degli anni duemila aveva sede proprio a Cortenuova di Monticello.
Senza occupazione allo stato attuale anche diversi capannoni che sino al 1991 avevano ospitato l'attività dell'Agrati-Garelli, situati nell'area di Via Moneta-Via Italia Unita, alcuni dei quali risultano di proprietà di Seruso spa, la società partecipata di Silea che sino all'inizio degli anni duemila aveva sede proprio a Cortenuova di Monticello.
L'ingresso alla villa che fu di Aligi Sassu in Via Sirtori
Spostandoci nel cuore del paese, risulta in vendita anche la villa che fu di proprietà di Aligi Sassu, situata in Via Sirtori a Monticello, a pochi passi dal cimitero. Una dimora in cui l'artista di fama internazionale visse a partire dal 1967. In paese e nell'intero territorio Sassu allacciò rapporti di amicizia con molte persone, integrandosi alla perfezione con la realtà della Brianza. A livello artistico realizzò nella chiesa di S.Agata il dipinto del Crocifisso sull'abside, oltre alle tele che formano la via crucis. Al municipio donò invece il maestoso arazzo La Tonnara. Sassu si spense nel 2000 a Maiorca nel giorno del suo compleanno, lasciando l'amata moglie Helenita.
Aligi Sassu nella sua villa di Monticello con l'amico fotografo Pietro Redaelli
E' ormai un lontano ricordo invece il meraviglioso giardino delle azalee che ogni anno, nel mese di maggio, si poteva visitare nella proprietà della famiglia Sironi tra Torrevilla e Casirago, in prossimità del viale alberato che collega le due località monticellesi. Un vero e proprio fiore all'occhiello creato da Giuseppe Sironi, fiorista venuto a mancare nel 2011; nato e cresciuto in paese si era trasferito negli anni successivi a Milano. La vera svolta nella carriera lavorativa dell'uomo fu riconducibile ad un fiore: l'azalea. Giuseppe iniziò a venderla quando era ancora misconosciuta e grazie alla sua abilità , riuscì a trasmettere ai suoi clienti la passione per quella particolare specie.
L'ingresso alla dimora della famiglia Sironi tra Torrevilla e Casirago
Nel 1990 il monticellese si aggiudicò il premio d'onore nel prestigioso concorso "Le Floralies di Gand'', in Belgio. Le sue azalee conquistarono la giuria e persino la regina Paola, che volle assolutamente portare quei bellissimi esemplari, nel parco della sua residenza. Lo stesso successo lo ottenne a Genova cinque anni dopo. Lavorando a Milano, il monticellese entrò in contatto con alcune personalità di rilievo, che una volta scoperta la meraviglia dei suoi fiori, se ne innamorarono perdutamente: Valentina Cortese, Maria Callas, Grace Kelly di Monaco e Ava Gardner, ma anche Walter Chiari, e i tenori Giuseppe Di Stefano e Placido Domingo. Suo cliente affezionato era anche il generale Della Chiesa, per il quale realizzò il bouquet da sposa in occasione del suo secondo matrimonio, la stessa cosa che il monticellese fece per Umberto Agnelli e per Linda Christian, moglie di Tyron Power.
G. C.