Annone: Avis in festa celebra il 50esimo di fondazione e consegna 110 benemerenze

Da sinistra Laura Ratti, Giorgio Grassi, Angelo Corti, Adriano Cesana, Silvano Vello, Patrizio Sidoti e Gianfranco Erba


Grande festa per i 50 anni di fondazione dell'Avis di Annone Brianza. Nella piovosa mattinata di domenica 17 novembre, si è tenuta la celebrazione con un corteo che ha fatto una sosta al cimitero presso il monumento dedicato agli avisini caduti. Dopo la celebrazione eucaristica in chiesa parrocchiale, i labari associativi preceduti dalle majorettes, hanno raggiunto il salone dell'oratorio dove si è tenuta la cerimonia di consegna delle benemerenze ai soci che hanno raggiunto un certo numero di donazioni. 

Benemerenze in rame

Benemerenze in argento

Ad aprire la giornata, il presidente Angelo Corti: "Avis è nata 50 anni fa per opera di un'azione lungimirante; molte cose cambiate da allora ma non i principi di dono e della solidarietà e l'ideale per cui tutto concorre al bene di tutti. Donare il sangue è una rinascita non solo per chi lo riceve ma anche per se stessi. In questi decenni abbiamo difeso e condiviso i valori fondanti della nostra associazione e questo in una società che fa prevalere l'interesse individuale ed egoistico di chiusura verso gli altri". Il presidente ha anche ricordato il compianto dottor Ceresa, direttore sanitario della sezione per oltre 40 anni e la "moltitudine" di soci donatori che hanno sviluppato l'eredità del 1969. "50 anni non sono una generazione, sono una vita; sono 50 anni di piccoli gesti compiuti da donne e uomini che hanno tracciato la strada di solidarietà e donazione al prossimo, con l'impegno a rendere più accogliente e umana la società e con la diffusione di un modo di pensare positivo e solidale".

Benemerenze in argento dorato

Benemerenze in oro

Poi il presidente ha ricordato i diversi impegni della sezione, nelle scuole, tramite campagne pubblicitarie e occasioni di ritrovo come la festa sociale, allo scopo di far aumentare la sensibilità e ingrossare le fila di donatori. "Il sangue ha un solo colore: è solo rosso, anche se di razze diverse. Ai giovani, sensibili, rivolgo un appello perché entrino a far parte della nuova famiglia di Avis". Alla fine del 2018, Avis di Annone poteva contare su 231 iscritti, di cui 217 donatori attivi. In totale ci sono state 438 donazioni, di cui 401 sangue intero e 37 di plasmaferesi, mentre a fine ottobre di quest'anno sono state contate 404 donazioni, di cui 367 di sangue intero.  Ha poi preso la parola il presidente emerito, Adriano Cesana, presente all'inaugurazione della sezione. Ha ricordato tutte le persone attive in quegli anni e i sindaci che "ci hanno ospitato presso di loro quando non c'era più la sede. Siamo passati dalla sede nell'ex ambulatorio comunale alla portineria di Villa Cabella. Ricordo poi tutti i donatori che sono la linfa della sezione e tutti i volontari grazie al lavoro dei quali la sezione va avanti".

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I saluti poi del sindaco Patrizio Sidoti: "Chi dona fa cosa importante. Noi abbiamo ricevuto un dono e dobbiamo darlo agli altri e voi, con il sangue, donate la vita agli altri: esprimete voi stessi e date un sorriso al prossimo". È seguito l'intervento di don Davide Consonni: "Grazie della vostra testimonianza e delle vostre belle parole che arrivano al cuore. Noi diamo il sangue per la vita terrena ma il primo che ha dato il sangue è Gesù che ce lo ha dato per la vita eterna, mentre noi lo diamo per la vita terrena".  Alla cerimonia era presente anche il presidente provinciale, Giorgio Grassi che ha ricordato l'importante anniversario di questa sezione: "Tutta l'Avis è in grado di dare risposte importante ai bisogni della popolazione. Il traguardo dei 50 anni per voi è la tappa di un percorso che continua nel segno della gratuità, del farci carico. C'è ancora bisogno di affermare la validità della cultura del dono. I valori fondamentali assumono una validità più ampia, educativa per la società spesso chiusa da egoismi, particolarismi. Avis rende più umana la società, contribuendo a sviluppare un modo di agire positivo e solidale e la capacità di aggregare 16.000 avisini in provincia di Lecco e 1.300.000 in tutta Italia rappresenta un fattore significativo". 

Benemerenze in oro con rubino

Gli alfieri

 

Per la dottoressa Laura Ratti, direttore sanitario della sezione, la "donazione è un atto di dono che non conosce barriere e frontiere di religione, cultura, sesso e razza. Donare è anche una responsabilità e dobbiamo essere consapevoli dei nostri comportamenti ed essere sinceri, non provando vergogna a riconoscerlo davanti ai medici".  Gianfranco Erba, ex direttore del centro trasfusionale dell'ospedale Manzoni di Lecco, ha preso parte alla cerimonia: "Il responsabile del centro trasfusionale è custode di un dono e il dovere del centro è di utilizzare al meglio questo dono, senza sprecarlo. Sono contento di sentire che il lavoro fatto in tanti anni continui così, tanto che il centro di Lecco è considerato il migliore in Lombardia".  Silvano Vello, presidente della sezione di Annone Veneto ha aggiunto: "Faccio i complimenti a questa sezione per i numeri perché da noi si assiste a un po' di carenza nella raccolta dopo che alcuni decreti hanno limitato la donazione per garantire il ricevente". 

Foto di gruppo dei relatori intervenuti con gli alfieri

In seguito sono state consegnate 110 benemerenze: 29 in rame, 37 in argento, 15 in argento dorato, 13 in oro, 15 in oro con rubino e 1 in oro con smeraldo. Per concludere un presente a tutti gli alfieri delle varie realtà associative e a tutti i soci fondatori: Giuseppina Redaelli, Luigi Canali, Adriano Colombo, Franco Mauri, Silvano Crippa, Alessandro Bartesaghi, Giuseppe Perego, Luigi Ferrario, Mario Limonta, Giovanni Sala, Camillo Riva, Carlo Brambilla, Luigi Bonacina, Maria Rosa Redaelli, Teresa Bartesaghi, Elio Corti e Bruno Panzeri
M.Mau.
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