Oggiono: l'addizionale Irpef ''a scaglioni'' non piace alle due minoranze
Il ragioniere Corti, l'assessore Crippa, il sindaco Narciso
Nadia Crippa - assessore al bilancio - ha illustrato all'aula i documenti posti in votazione. In larga parte si è trattato di una serie di modifiche minori, salvo nel caso del tributo Irpef il cui sistema di calcolo è stato completamente modificato. Di fronte alle variazioni di bilancio, i gruppi di minoranza hanno richiesto alcuni chiarimento ed espresso alcune perplessità di fronte ad alcuni tagli. Tuttavia, in alcune votazioni le minoranze hanno espresso voto favorevole o di astensione di fronte alle proposte avanzate dalla maggioranza. Le divergenze sono tornate ad emergere in sede di votazione del Documento unico di programmazione (Dup) contenente le linee guida amministrative per gli anni 2019/2021. La minoranza guidata da Lamberto Lietti ha espresso voto di astensione, mentre il consigliere Ferdinando Ceresa - in quota Lega - ha espresso parere negativo.
Il consigliere di minoranza Lamberto Lietti
In tema di fiscalità le aliquote Imu per il 2020 sono state sottoposte all'aula sostanzialmente invariate rispetto al 2019 e approvate all'unanimità. Il tributo Tasi è invece stato approvato con il voto favorevole della maggioranza e dei consiglieri di minoranza Lietti e Acerbi mentre è giunto un voto contrario dalla Lega. Il consigliere del carroccio Ceresa ha infatti criticato ha criticato la riduzione del 50% delle risorse stanziate per la viabilità e infrastrutture.
L'assessore al bilancio Nadia Crippa
I pareri fra maggioranza e minoranze sono stati nettamente opposti di fronte all'approvazione dell'addizionale comunale Irpef per l'anno 2020. La maggioranza ha scelto di introdurre degli scaglioni con un livello di proporzionalità del tributo. Eliminata l'aliquota unica allo 0,6% e è stato introdotto un sistema progressivo che - come ha ricordato l'assessore Crippa - tiene conto «delle disposizioni del principio costituzione di progressività» in tema di tributi.
Le nuove aliquote varieranno dallo 0,55% per chi ha un reddito fino a 15mila euro allo 0,80% per chi percepisce un reddito oltre i 70mila euro. Confermata la soglia di esenzione per i redditi fino a 15mila euro.
Michele Negri - capogruppo della maggioranza di "Insieme per Oggiono" e consigliere con delega alle politiche sociali - ha dichiarato: «Siamo favorevoli a questo provvedimento perché va nella direzione di favorire le classi più deboli. Purtroppo, i vincoli di bilancio non ci anno permesso di fare di più, avevamo pochi spazi di manovra. Vorremmo comunque dare avvio percorso più lungo di intervento a favore delle classi più deboli anche grazie risorse recuperate dai mancati pagamenti dei tributi».
Ferdinando Ceresa della Lega
Entrambe le minoranze hanno espresso forti perplessità di fronte alla proposta. Ferdinando Ceresa, dati alla mano, ha contestato il nuovo sistema segnalando come, di fatto, per le fasce di reddito più basso non cambi nulla.
Lamberto Lietti ha criticato il nuovo sistema di calcolo sottolineando come, a suo giudizio, l'unico modo per favorire le fasce più deboli sia quello di esentarle completamente. Una scelta che, in passato, nel ruolo di assessore al bilancio ha attuato innalzando l'esenzione dagli 8mila euro di reddito iniziali a 15mila euro.
I consiglieri di maggioranza
Le nuove soglie di calcolo dell'Irpef sono quindi state approvate con i voti favorevoli della maggioranza e il parere contrario di entrambe le minoranze.