Bulciago: alla Casa del Presepio quest’anno i protagonisti sono il tema Green e la riscoperta delle opere tradizionali dei nonni

"L'albero di Natale è bello solo quando è finito e quando si possono accendere le luci. Il presepe invece no, il presepe è bello quando lo fai o addirittura quando lo pensi" diceva lo scrittore da poco scomparso Luciano De Crescenzo, riferendosi alla tradizione del presepe e a tutte le possibili rappresentazioni della natalità cristiana.

Angelo Gamba (primo a sinistra) insieme a due collaboratori

E in effetti senza il presepe nelle nostre case verrebbe a mancare uno dei simboli più storici e intergenerazionali che rendono il Natale una festa magica e ricca di ricordi per le nostre famiglie, come quella ad esempio del presepista Angelo Gamba, presidente dell'associazione Casa del Presepio di Bulciago. Anche per quest'anno infatti, il signor Angelo ha aperto le porte di questo museo in occasione della 21° edizione della mostra che ogni anno allestisce per il pubblico, con presepi e rappresentazioni di diversi stili e autori che riflettono le molteplici concezioni del messaggio cristiano, del significato della natalità e del Natale stesso.

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Insieme a tutti gli altri presepisti che collaborano con lui per la realizzazione e l'allestimento della mostra, Carla, Vincenzo, Aleardo e Giovanni, si è infatti creata una dinamica per cui ciascuno è ormai influenzato in modo reciproco dalle opere dei compagni e dalle realizzazioni che provengono da altri paesi e province.

"Quest'anno abbiamo ospitato più di 60 presepi di artisti e presepisti che lavorano nelle province di Como, Lecco e Bergamo" ci ha spiegato Angelo Gamba, accompagnandoci nella visita del museo. "Personalmente ci ho tenuto a ricreare l'atmosfera di una volta, quella che ad esempio io mi sono fatto raccontare dai miei nonni, Carletu e Anéta, che aspettavano il Natale con i tradizionali doni, un "caval de legn, un mandaren e un'aranz" e costruendo un presepe con le statuette in gesso che conservo ancora oggi, con elementi naturali come muschio e legni e con ceppi a piuma. I miei nonni, come tante altre persone in Brianza, nutrivano una forte devozione verso l'allestimento del presepe, che era uno degli elementi immancabili anche cento anni fa per festeggiare con gioia e fede il Natale".

Il signor Angelo ci ha mostrato la saletta che ha allestito al piano sotterraneo in cui sono state posizionate due sagome in polistirolo, che rievocano proprio le figure dei suoi nonni, sedute su una panchetta davanti al camino la sera della viglia di Natale che attendono di uscire per recarsi alla messa della mezzanotte. Una voce narrante poi, accompagna il pubblico in visita ripercorrendo la breve storia dei riti della sera di Natale che i nonni del signor Angelo, come tanti altri del territorio, riproducevano ogni anno mentre un presepe con statuette in movimento meccanico illustrano il percorso dei due coniugi, questa volta in miniatura, dal focolare di casa verso la Chiesa del paese.

Dietro la rappresentazione, le inconfondibili vette del Resegone si stagliano sullo sfondo suggerendo al visitatore il contesto della scena, che potrebbe riferirsi a uno dei tanti paesini della Brianza, offrendo così al pubblico uno spunto d'immedesimazione. I presepi in mostra continuano nelle due salette adiacenti, dove in una sono stati esposti i cosiddetti diorami, presepi sistemati in una teca all'interno delle pareti che offrono all'osservatore una prospettiva più profonda sul paesaggio che permette di allungare l'orizzonte.

Nella seconda sala sono invece stati esposti presepi che rispecchiano il tema "Green", cioè rappresentazioni della natività completamente realizzati con elementi naturali e non inquinanti, per esempio tronchi di legno, funghi solidificati, legni di Betulle, sassi e molto altro ancora da scoprire per chi vorrà recarsi di persona alla mostra e farsi guidare dalle parole del signor Angelo, sempre disponibile per chiarimenti, domande e...curiosità.

Al piano superiore, la prima sala che avvolge il pubblico alla sua entrata è quella che accoglie presepi di stili differenti e sicuramente alternativi rispetto alle tradizionali natività, per esempio quello realizzato con pezzi di spago, quello interamente in carta, in terracotta, in legno, quelli in movimento e a pittura a olio, e infine quelli laici e orientaleggianti. Accanto ai presepi, su una delle pareti della sala hanno trovato posto anche le icone realizzate dalla collaboratrice Carla Riva, che raffigurano la natalità con colori a olio brillanti e vivaci.

La mostra sarà visitabile fino al 26 gennaio 2020 nella frazione di Bulciaghetto a Bulciago, in via Sant'Agostino 21, e può essere magari di spunto per l'dea del prossimo Natale o semplicemente visitabile per riscoprire il valore, la passione e l'impegno che si celano dietro questa lunga tradizione del presepe natalizio.
Martina Besana
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