Oggiono: il 4 febbraio 1954 la tragedia nel lago a Bagnolo

Sono trascorsi 66 anni, ma alcuni anziani di Oggiono ricordano ancora la tragedia del lago, avvenuta il 4 febbraio 1954. Quattro ragazzi di età compresa tra i 12 ed i 14 anni vennero inghiottiti dalle acque mentre giocavano sul ghiaccio che si era formato per la temperatura rigida, in località Bagnolo di Oggiono. Una piccola cappella ricorda la tragedia del lago. I ragazzi erano allievi dell'Istituto dei missionari della Consolata, in località Bevera di Castello Brianza.

Era un gruppo di venti giovanissimi che, accompagnati da un sacerdote, avevano compiuto la gira della domenica pomeriggio, raggiungendo il lago di Oggiono e trovando tragica morte, quando la crosta del ghiaccio cedette al peso sovrastante di coloro che si trovavano sulla superfice. Ad Oggiono ricordano tra i primi soccorritori Giancarlo Longhi, che divenne proprietario della Cà Bianca, il guardiapesca Ignazio Maggi, alcune donne di casa nella frazione Bagnolo e poi i Carabinieri di Oggiono, volontari che lasciarono i ritrovi dl pomeriggio nei bar del centro per correre in aiuto di quanti si erano trovati nella tragedia.
Il sensibile rialzo della temperatura, nel pomeriggio soleggiato, fu all'origine della tragedia: si ruppe così la crosta di ghiaccio che si era formata nei giorni più freddi della "merla", a fine gennaio. Una piccola cappella presso la casa rosa di Bagnolo ricorda i giovanissimi risucchiati nelle acque gelide del lago. Qualcuno annegò, nel tentativo altruistico di salvare compagni in pericolo. Furono vittime del lago Antonio Campana, di Suisio ed Andrea Rinchetti di Cimbergo, entrambi di 14 anni, Giancarlo Colleoni, di Brugherio, di 13 anni, Elio Tobia di Cimbergo, di 12 anni. La tragedia avvenne nel tratto di lago antistante la lapide che è incorporata nel giardino di cinta della casa rosa di Bagnolo.
A.B.
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