Casatenovo: mercato in versione ridotta con i soli banchi alimentari

Poche sono state le persone che oggi si sono recate presso il mercato settimanale di Casatenovo, dove di solito il sabato mattina bancarelle e venditori di ogni tipo sono i protagonisti assoluti del piazzale situato di fronte alla chiesa di San Giorgio.
A causa, infatti, delle disposizioni regionali messe in atto per fa fronte al nuovo COVID-19 e della decisione del comune di permettere il mercato ma solo limitatamente a coloro che vendono prodotti di tipo alimentare, il mercato è apparso insolitamente deserto e intervistando gli unici esercenti presenti si percepisce subito l'umore diffuso durante la mattinata. I pochi venditori a cui è stato permesso di svolgere la propria attività, infatti, hanno comunque subito perdite significative rispetto ai consueti ''affari'' poiché la maggior parte della gente, vedendo il piazzale solo con poche bancarelle ha pensato che il mercato non ci fosse proprio e ha preferito non fermarsi.

Un paio di immagini del mercato casatese in versione ridotta

I venditori presenti ci hanno poi raccontato che sono state tante le persone che passeggiando a piedi, convinte che tutto si svolgesse regolarmente come gli altri sabati mattina, appena messo piede presso la piazza ha subito fatto dietro-front, stupita dalla mancanza di attività. Altri proprietari di bancarelle, ci hanno invece detto che una percentuale di perdite è stata dovuta al fatto che spesso le persone acquistano i propri prodotti alimentari in maniera "collaterale" quando magari il loro scopo è fare acquisti di altro tipo, ma non avendo l'opportunità di passeggiare per le bancherelle, l'occasione di comperare frutta, verdura, formaggi e salumi si è completamente annullata. "Secondo noi è profondamente ingiusta la situazione che si è creata in questi giorni in cui i supermercati hanno continuato indisturbati la loro attività mentre noi siamo stati sottoposti alla decisione arbitraria di ciascun comune, subendo perdite e danni. Nonostante abbiamo avuto la possibilità di essere presenti oggi, la gente ha già fatto scorta nei giorni scorsi quando si è verificata la corsa un po' irrazionale e dettata da una confusa paura verso lo sviluppo della situazione, ai supermercati. Riteniamo che sia ingiusta soprattutto perché, oltre a una sorta di concorrenza sleale nei nostri confronti, la scelta di vietare i mercati in alcuni comuni o di vietarli ad alcune categorie sia anche incomprensibile dato che è un'attività che si svolge all'aperto e quindi meno rischiosa per il contagio rispetto ad un ambiente chiuso come un centro commerciale" ci ha detto uno dei pochi venditori presenti questa mattina, esprimendo perplessità per le misure adottate.

Ai commercianti e ai proprietari delle bancarelle presenti, un argomento che sta comunque a cuore, oltre alle proprie perdite singole, è anche l'andamento complessivo dell'economia della regione e quindi del Paese, che sembra aggravarsi sempre più a causa delle scelte restrittive su certi tipi di attività economica. Fruttivendoli, casari, salumieri e i venditori di altri generi alimentari si sono comunque ritenuti tutto sommato "fortunati" per non aver subito le perdite totali che hanno invece danneggiato i proprietari delle altre bancarelle, che al momento sembrerebbero intenzionati ad assumere delle azioni di concerto con le proprie associazioni di categoria.
M.B.
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