Germano Bosisio: caro signor Alberto Brambilla, può rispondere a queste domande?

da cittadino comune non appartengo certamente come lei alla schiera dei blasonati esperti che inondano i media di forbite analisi circa quello che potrà accadere nel dopo Coronavirus, ma cerco lo stesso di porle alcune considerazioni e qualche esplicito interrogativo. Lo faccio perché da sempre ritengo doveroso, e non presuntuoso, da parte di ogni cittadino approfondire anche materie un po' ostiche come quelle economico-finanziarie senza delegare aprioristicamente a presunti guru l'individuazione delle soluzioni ai problemi ed intrecciando per questo informazioni anche attinte dal circuito fuori dal cosiddetto "coro mediatico", specie televisivo. Partendo dal suo interessante "intervento" dal titolo " Perché la nostra vita nel dopo Covid non sia peggiore del virus" ne rilevo il riassuntivo finale "Accusare chi propone una soluzione per il dopo, di non pensare alla salute è da vili; come da imprevidenti è accumulare debiti che ricadranno tutti sulle nostre spalle perché "lo stato siamo noi". Come non condividere la sua prima pur un po' retorica prima affermazione ! Ma sulla seconda, quella " da imprevidenti" (del resto lei è un esperto in materia "previdenziale"), pur apprezzabile negli intenti, nutro molti dubbi accompagnati da qualche stupore : perché voi esperti vi limitate sempre alla questione del pagamento del Debito ( ipotizzando lei in questo caso una crescita vertiginosa per quest'anno del rapporto debito Pil al 153, 7 %) come se fosse un dogma di fede e non considerate neppure la possibilità di ragionare con logiche diverse , pur con argomentazioni altrettanto razionali ? Perché non prendete neppure in considerazione altri possibili scenari pur percorribili, se ci fosse la volontà politica, in situazioni assai critiche come quelle che stiamo vivendo ? Perché, come molti altri esperti, per uscirne continuate a propinarci la sola ricetta del "lacrime e sangue " ? Sarà un caso ? Ed allora pongo anche a lei alcune domande in cerca di risposte che già evidenziavo in parte in miei precedenti contributi pubblici :
Per poter perlomeno ampliare l'orizzonte delle possibili soluzioni ( strutturali e direi di sistema) evidenzio qui di seguito alcuni contributi di varie fonti. Del resto una maggior consapevolezza non può prescindere da un reale ed a volte faticoso confronto pluralistico che sappia approfondire :
https://www.attac-italia.org/eurogruppo-il-pasto-non-e-gratis-ecco-cosa-sappiamo-ad-oggi/ https://www.youtube.com/watch?v=1f7rfBZ3EZQ
Sull'ultimo articolo : e se certe cose le afferma anche l'assai discutibile Macron ... del resto mi sembra che anche un certo Papa Francesco inviti a percorrere vie innovative ...
Un cordiale saluto e se vorrà argomentare, anche a beneficio dei lettori, ne sarei lieto. Germano Bosisio
Io non sono un guru e tanto meno uno "nel coro".
Se mi pone domande precise cerco, se sono capace, di rispondere.
Grazie
Se mi pone domande precise cerco, se sono capace, di rispondere.
Grazie
Alberto Brambilla
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