Vittorio Arrigoni racconta da Gaza lo shock dopo l'attacco israeliano

Non viaggiava sulla Flottiglia della pace, ma attendeva le imbarcazioni direttamente a Gaza. Vittorio Arrigoni, il trentenne pacifista bulciaghese, è da tempo impegnato laggiù come cooperante. In queste ore, insieme agli altri attivisti del Free Gaza Movement, sta seguendo le sorti della Freedom Flotilla, la spedizione internazionale intenzionata a rompere l'assedio su Gaza e assaltata la notte scorsa dalla marina israeliana.
"La missione aveva uno scopo esclusivamente umanitario - racconta il bulciaghese in un'intervista audio che sta circolando in rete - niente a che vedere con la sicurezza interna israeliana anche perchè navigavano in acque internazionali".
Dalla Striscia, Arrigoni ha raccontato le prime sensazioni su quanto è successo, lo shock degli attivisti che hanno voluto forzare il blocco israeliano per portare gli aiuti alla popolazione civile.
"Siamo in costante collegamento con le imbarcazioni che si trovano ancora a Cipro, in attesa di partire per Gaza, ma non è possibile parlare con coloro che si trovano a bordo delle imbarcazioni sequestrate, e portate nel porto di Ashdod", ha affermato. ''Attenzione però. Ci sono altre due imbarcazioni del Free Gaza Movement in viaggio per Gaza. Una di queste è la Rachel Corrie, il cargo che ricorda la giovane attivista statunitense uccisa da un bulldozer israeliano a Rafah, nel 2003. Non si fermeranno per nessuna ragione al mondo e sono pronti a tutto per arrivare qua''.