Bevera: è boom nella vendita di bici. Lo conferma Spreafico

Maurizio Spreafico
Con la fine del lockdown siamo tornati ad apprezzare un mezzo di trasporto che, per molti di noi, occupava probabilmente solo uno spazio buio e polveroso dei nostri garage. In questi tre mesi di pandemia gli italiani infatti hanno riscoperto la potenzialità della bicicletta, uno strumento versatile per spostarsi che può essere utile sia per la mobilità cittadina, come sicura alternativa al trasporto pubblico, sia per pedalate fuori porta per un weekend all'insegna della natura.
In realtà, la nuova apertura del Paese e il “bonus bici” hanno semplicemente accentuato una crescita già riscontrabile durante lo scorso anno. Certo è che il mese di maggio ha segnato un importante incremento delle vendite come sottolinea la Confindustria Ancma, l'associazione nazionale ciclo motociclo accessori, che ha registrato “un +60% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso” e ha stimato “un aumento di circa 200mila pezzi venduti nel solo mese di maggio sul 2019”. Come si legge nel comunicato dell’Ancma, la crescita riguarda tutto il territorio nazionale con “circa 540mila biciclette acquistate dagli italiani dopo il periodo di lockdown in tutti i punti vendita presenti sul territorio”.
Anche il territorio lecchese ha conosciuto un incremento delle vendite, come ci ha confermato uno dei negozianti più noti del territorio. “In questi giorni siamo veramente pieni di lavoro: abbiamo tante richieste'' ha spiegato Maurizio Spreafico, titolare del negozio “Cicli Spreafico” di Bevera di Sirtori. ''In 30 anni non mi era mai capitato di avere così tante prenotazioni. Montiamo bici dalle 8 di mattina alle 11 di sera. Abbiamo già venduto tutte le biciclette di fascia media, dai 500 ai 2mila euro. Spesso abbiamo anche la fila fuori dalla porta”.


Tante le facce nuove, mai viste in negozio. Secondo Sperafico questo aumento delle vendite non è dovuto solo al “bonus”, che scadrà a fine anno e che è limitato a chi risiede in città, ma a un rinnovato interesse per la bicicletta. Tuttavia il negoziante ha sollevato il problema delle piste ciclabili sul nostro territorio e, in generale, in Italia. “Nel nostro Paese, anche per conformazione geografica, non arriveremo mai ad una rete di ciclabili soddisfacente. Sono 40 anni che vado in bicicletta, ma la situazione è sempre la stessa. Quello che dico ai miei clienti è di avere rispetto per gli automobilisti: è necessario convivere e seguire le regole della strada. Ciò che mi preoccupa di più è la distrazione di alcuni, che alla guida continuano ad usare il cellulare. Come ciclisti dobbiamo essere sempre attenti e vigili. Ad ogni modo, sono contento per questo entusiasmo ritrovato che spero continui anche nei prossimi mesi”.
B.V.
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