Bevera: alla Consolata un progetto per dieci famiglie delle 'nuove emergenze’

Un luogo di accoglienza per famiglie bisognose, con particolare attenzione alle donne. È quanto si sta realizzando alla Missione Consolata di Bevera, nell'area di proprietà dei padri missionari in via Romitaggio a Castello di Brianza.

La palazzina con gli uffici (ex seminario) e futura sede del progetto

Una superficie piuttosto estesa che comprende, oltre alle aree esterne e verdi, la casa dei padri, la palazzina che in passato ha ospitato fino a 150 seminaristi (a Castello c'era il seminario minore, dalla quinta elementare al ginnasio, mentre, per frequentare il liceo, gli aspiranti missionari andavano a Varallo Sesia), una sede che oggi è occupata da Kore, una scuola di stampo steineriano e una cappella del 1960 dove fino a qualche anno fa si svolgevano funzioni aperte al pubblico.

Un bagno e una camera singola

In via Romitaggio rimangono oggi solo nove padri: "La crisi di vocazione, soprattutto in Europa e America, si fa sentire ma come istituto siamo sugli stessi numeri di un tempo perché abbiamo quasi 400 padri africani" hanno spiegato i missionari.
Nella palazzina centrale di quattro piani, che oggi ospita gli uffici, troverà sede un nuovo progetto. Si tratta di un luogo che originariamente, nel 1960, era l'appartamento dove vivevano dieci suore della Missione e che, fino a pochi anni fa, ha ospitato otto ragazzi africani che facevano parte del progetto di accoglienza (Sprar) della Provincia (in collaborazione con La grande casa), poi trasferiti a Barzanò.

Ora questo stesso spazio è in fase di ristrutturazione per poter partire, forse con l'avvento dell'autunno, con il nuovo progetto. "Il progetto sarà gestito in collaborazione con i comuni tramite la nostra associazione di volontariato Namasté. Non ospiteremo più ragazzi, ma ospiteremo famiglie bisognose (ci sarà un appartamento per una famiglia) e alcune stanze per donne singole. Sono le nuove "emergenze" segnalate anche dai comuni, che sovente ci hanno chiesto aiuto in situazioni difficili" hanno dichiarato i padri missionari. "È un progetto piccolo, ma che può rispondere alle nuove emergenze che emergono nelle famiglie di immigrati già inseriti nei nostri comuni".

La scuola Kobe

La residenza dei missionari

Namasté, negli spazi della Consolata, è già attiva con diversi progetti destinati agli stranieri: vengono infatti promossi corsi di lingue, istruzioni per la patente, un corso con approcci alla meccanica, lo sportello dei documenti. I volontari dell'associazione si stanno anche occupando, prevalentemente nel fine settimana quando sono liberi dagli impegni lavorativi, di allestire gli spazi, aiutando alcuni professionisti.

L’interno della cappella

In questo luogo ci saranno al massimo dieci persone e sono previsti due bagni, oltre a un paio di spazi comuni. Attualmente si stanno completando i lavori di tinteggiatura delle pareti e di allestimento delle piastrelle nei bagni. Una volta completato l'arredamento, le famiglie che prenderanno parte al progetto potranno entrare.
Michela Mauri
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