Sirtori: volare da Como a Taranto..senza motore. Il più volte campione del mondo Leo Brigliadori si racconta
Volare attraversando l'intera Penisola, partendo da Como e raggiungendo Taranto. Il tutto senza l'ausilio di alcun motore, ma sfruttando unicamente le correnti climatiche.
Un'impresa che sa di impossibile, ma che è stata invece realizzata da Leonardo (Leo) Brigliadori, ora 71enne residente a Sirtori e attuale presidente della federazione italiana di volo a vela.
Leonardo Brigliadori
Brigliadori ci ha aperto le porte della sua casa per raccontarci un'intera vita trascorsa sugli alianti. Una carriera la sua, caratterizzata da svariati successi e per la seconda parte, condivisa con il figlio Riccardo che ha seguito le orme del padre e ora si appresta a partecipare ai prossimi campionati del mondo in Ungheria.
La passione di Leonardo Brigliadori per gli alianti è iniziata quando era poco più che un adolescente, portato sui campi di volo dal fratello Riccardo. Un feeling che scattò subito e che consentì ad un appena 14enne Brigliadori di volare per la prima volta, sfruttando un buco nella legislazione del volo a vela, che non riportava un limite di età minimo per poter gareggiare.
Originario di Milano, i campi di volo calcati da Brigliadori furono quelli di Bresso. "Il cielo milanese aveva dei forti limiti - ci ha spiegato - dovuti alla presenza degli aeroporti che, a causa dell'intenso traffico aereo dei voli commerciali, rendeva ridottissimo lo spazio a disposizione degli alianti".
Il gruppo di volovelisti si spostò dunque ad Alzate Brianza, dove proprio in quegli anni, fu realizzato un campo di volo nella frazione di Verzago, grazie agli sforzi economici di una cooperativa. Era la fine degli anni Sessanta. Il nuovo impianto divenne ben presto attrattiva di un centinaio di amanti di quello sport, ma col passare degli anni, i soci entrarono in conflitto tra loro.
Una parte di essi emigrò a Missaglia, nella frazione di Contra, dove fu realizzato un nuovo aeroporto, mentre gli altri (tra cui Brigliadori) rimasero ad Alzate, fondando un nuovo gruppo nel 1992, l'Aeroclub Volovelistico Lariano che attualmente conta più di cento iscritti.
Tornando alla carriera di Leonardo Brigliadori, come accennavamo, fu caratterizzata da enormi successi, testimoniati dai numerosi trofei che fanno bella mostra nella sua abitazione di Sirtori, dove si trasferì nel 1982 con la famiglia per dedicarsi al suo ruolo manageriale presso l'azienda Tenax di Viganò.
Brigliadori fu campione del mondo di volo a vela nel 1985, campione europeo nel 1982, due volte vice campione mondiale. 17 volte campione italiano, detiene tuttora il record per il volo più lungo su territorio italiano, compiuto da Porlezza a Taranto nel 1992.
Riccardo e Leonardo Brigliadori su un campo di volo
Nel 2008 ha diretto i campionati italiani di volo a vela, ospitati nel campo di volo della città di Rieti ed ha partecipato insieme al figlio Riccardo a numerose competizioni. I due sono inoltre autori di alcune pubblicazioni sul mondo degli alianti.
"Guidare un aliante - ci ha spiegato Brigliadori - oltre a rappresentare un divertimento, ti consente di ottenere un senso di conquista dell'intero territorio che sorvoli. E' uno sport molto difficile, io dico sempre che è uno sport per manager perchè alla base del risultato vi è la decisione. Non essendoci il motore, il pilota deve essere in grado di sfruttare le correnti termiche e le condizioni climatiche, per raggiungere lunghe distanze nel minor tempo possibile. Ovviamente le condizioni meteo devono essere favorevoli, infatti il periodo migliore per il volo a vela è quello primaverile compreso tra marzo e maggio".
Il decollo può avvenire in vari modi, per esempio al traino di un aereo a motore oppure grazie alla trazione esercitata, tramite un cavo lungo anche 1000 metri, da un potente verricello fisso al suolo. Una volta in volo l'aliante, lentamente ma inesorabilmente, scende. L'energia potenziale dovuta alla quota viene infatti usata per vincere la resistenza aerodinamica e planare alla ricerca di energia.
Insomma, una carriera davvero brillante quella di Leonardo Brigliadori, sostenuta dai due figli e dalla moglie Adriana, scomparsa lo scorso anno. Oltre agli impegni sportivi Brigliadori è attivo nell'associazionismo locale. Da un mese circa è infatti il presidente del sodalizio "Amici Miei" creato a sostegno della Casa di riposo di Viganò, dove la moglie era impegnata come consigliere del CdA.
Gloria Crippa