Bosisio, Nostra Famiglia: incontro in curia per i sindacati per cercare una mediazione
Un cartello appeso in una delle proteste alla Nostra Famiglia
Lo scorso 28 novembre le segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil avevano scritto una lettera direttamente all'arcivescovo di Milano Mario Delpini: l'obiettivo era portare alla luce del rappresentante della curia ambrosiana della situazione che sta coinvolgendo migliaia di lavoratori in tutte le regioni d'Italia in cui opera l'associazione.
La vertenza si era aperta a febbraio con l'adozione del contratto nazionale di lavoro specifico per i centri di riabilitazione. La questione della differenziazione del contratto nazionale di lavoro è emersa in seconda battuta e, all'esito dell'ultimo incontro tra le parti, la trattativa è purtroppo sfumata.
L'Associazione aveva presentato una proposta in base alla quale i lavoratori sarebbero stati divisi in due categorie: ai dipendenti (circa 400) che operano direttamente nell'attività di cura e di ricerca afferenti all'istituto scientifico "Eugenio Medea" dovrebbe essere applicato il contratto nazionale case di cura; per circa 1600 dipendenti che operano nei centri di riabilitazione, nelle direzioni centrali e regionali verrebbe invece confermata l'applicazione del contratto nazionale centri di riabilitazione. E qui, la trattativa è giunta a un punto fermo, tanto che si sono inserite le lettere appello delle sigle sindacali.
A ieri invece, risale la convocazione per un colloquio con due esponenti della curia ambrosiana, don Walter Magnoni e Monsignor Luca Bressan.
"Durante l'incontro abbiamo rappresentato innanzitutto un breve resoconto delle lunghe e complesse trattative intercorse tra Nostra Famiglia e le organizzazioni sindacali. Abbiamo sottolineato, tra le varie difficoltà della situazione, la disaffezione dei lavoratori nei confronti dell'associazione, delusi ed amareggiati dalle prese di posizione della Nostra Famiglia" hanno riferito Catello Tramparulo per la Cgil, Franca Bodega per Cisl e Vincenzo Falanga per Uil. "Abbiamo inoltre ribadito che le organizzazioni sindacali non hanno mai chiuso la porta del dialogo e che siamo disponibili al confronto con l'associazione per trovare una soluzione alla vertenza, al di fuori delle aule di tribunale, ma che abbia come presupposto imprescindibile il contratto di sanità privata per tutti".
Dopo aver ascoltato le ragioni presentate dai rappresentanti dei lavoratori, "i due prelati si sono impegnati a relazionare all'arcivescovo Mons.Delpini, fortemente interessato alla vicenda, quanto riferito dalle segreterie sindacali e a interpellare il consiglio di amministrazione di Nostra Famiglia per tentare una mediazione".
Le parti sono lasciate, accordandosi per un nuovo incontro dopo l'Epifania in modo da potersi tenere aggiornati sugli esiti dell'interlocuzione con l'Associazione.
M.Mau.